il Partito Democratico e il Paese si trovano in una situazione delicata, nella quale, nonostante il PD al governo abbia realizzato tante cose buone, il populismo e suggestioni di destra si stanno facendo strada nella testa di molti italiani. La fuga silenziosa degli iscritti e il malcontento degli elettori ci preoccupano, e parecchio, e dimostrano che si è persa la capacità di essere in sintonia con la base del Partito e con ampi settori della società, fino ad isolarsi e non saper più leggere i segnali che arrivano dagli italiani e dalle italiane”. Così l’inizio dell’appello al voto del Comitato Siena per Orlando.
“Il 30 aprile sarà una battaglia decisiva sui valori fondativi e sulle prospettive storiche del Partito Democratico. La candidatura di Andrea Orlando rappresenta un progetto collettivo, propone una strada da percorrere uniti, spalla a spalla, non con il “leader” avanti e tutti dietro (e i troppi che sgomitano per stare in prima fila). Una strada fatta di unità, dentro il PD, nel centrosinistra e nella società italiana: una strada per tornare ad ascoltare, ricucire, sanare le fratture create da una guida del PD inutilmente muscolare e arrogante.
C’è bisogno di unire le forze democratiche e del centrosinistra per sconfiggere le risposte sbrigative e populiste della destra e dei “movimenti” che hanno sempre un padrone che alla fine decide per tutti. Per fermarli, in Italia come in Europa, serve un grande PD, un soggetto riformatore per governare l’Italia con una coalizione di centrosinistra, un PD che non si isoli e anzi parli a tutto il Paese, smettendo di dividere il paese e di litigare con tutti: perché anche questo è avvenuto, purtroppo, in questi ultimi anni, e il 4 dicembre abbiamo raccolto lo scontento seminato. E un PD che dica chiaramente “BASTA” alla stagione delle “larghe intese”.
Con Andrea Orlando questo è possibile, perché dice senza ambiguità che questa è la funzione storica del Partito Democratico: lottare contro le disuguaglianze per la giustizia sociale, sconfiggere la povertà per restituire dignità alle persone, ridisegnare il sistema del welfare e della tassazione per dare certezze a tutti e speranze ai giovani.
“Alziamo la voce per chi la voce non ce l’ha” dice Andrea Orlando, e propone un Partito Democratico rinnovato, che coinvolga realmente iscritti ed elettori del PD, anche attraverso strumenti nuovi (referendum di indirizzo e consultazioni online), affermando ad ogni livello la distinzione tra partito e governo come scelta politica: il partito non è un comitato elettorale permanente, come invece lo si è fatto diventare, la politica non è solo potere e governo.
Per questo è importante sostenere Andrea Orlando, facendo una croce sul suo nome, domenica 30 aprile dalle 08.00 alle 20.00.”