Giovedì 12 gennaio alle 15:00 a Posta (Rieti), nell’edificio denominato “scuolette”, verrà consegnato un contributo alle famiglie interessate, già incontrate nelle scorse settimane: due di Amatrice, due di Cascia, una di Norcia, una di Accumoli. “Un piccolo segno che ci piace immaginare come regalo dei nostri ragazzi ai loro amici più sfortunati” spiega Giancarlo Barbieri, membro del consiglio direttivo dell’associazione senese. Perché gli sia data visibilità, ricevano l’aiuto che meritano e non siano più sole. Alla cerimonia è annunciata la presenza delle istituzioni locali e regionali.
La ‘Sindrome dello Spettro Autistico’ è la disabilità più diffusa al mondo, ma non se ne parla se non saltuariamente, e chi ne soffre è di solito a casa coi genitori, solo, emarginato, dimenticato. Gli adulti autistici, da quando compiendo 18 anni concludono la Scuola dell’obbligo, non hanno più alcun sostegno, nessuna occasione di socializzazione, nessuna possibilità di continuare esperienze formative o che li inseriscano nel mondo del lavoro. Nulla. Nemmeno si vedono in giro. Le famiglie, lasciate sole nella propria disperazione, smettono presto anche di farli uscire di casa, costringendosi ad una vita da reclusi, allontanandosi da tutto e da tutti.
Consapevole di questo l’Associazione Autismo Siena-Piccolo Principe (www.autismosiena.it) si adopera da anni per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni affinché l’Autismo venga considerato ed affrontato, sia dal punto di vista sanitario che sociale. L’Associazione ha anche lavorato per avere una propria sede presso le Volte Alte (SI), e in questi primi giorni dell’anno si sta attrezzando per accogliere persone autistiche di ogni età e familiari per giornate di gioco, relax, formazione, aiutati da volontari e da altre associazioni che nel frattempo hanno conosciuto questa realtà fino a pochi anni fa del tutto invisibile, e che nella stragrande maggioranza dei casi è ancora nascosta.
Nel territorio senese esiste un Centro Asl riabilitativo per minori autistici, che non ha però ancora iniziato attività terapeutiche per i ragazzi maggiorenni; e nonostante l’impegno e l’approccio costruttivo che ha caratterizzato il dialogo tra Associazione e istituzioni, i Comuni non hanno ancora un progetto unitario e definito per far sì che questi ragazzi possano stare in compagnia dei coetanei ‘normodotati’.
Uno degli scopi dell’Associazione è far nascere una struttura di eccellenza per la riabilitazione e l’assistenza dei ragazzi autistici più grandi, dove possano fare amicizia, aumentare la propria autonomia, iniziare un percorso lavorativo che migliori la loro qualità di vita e che valorizzi i loro numerosi talenti. E che infine possa accoglierli per un ‘dopo di noi’ dignitoso e sereno. Perché la loro maggiore età sia un punto di svolta e non uno stop.
Il confronto continuo fra genitori e volontari dell’Associazione con le realtà locali (Comuni, Asl, Regione, altre benemerite istituzioni), la determinazione dei politici e il favore legislativo (recenti Leggi sull’Autismo e sul Dopo di noi) devono comunque convincerci ad essere ottimisti, che questo progetto, ambizioso ma assolutamente necessario, si realizzi prima possibile con l’aiuto di tutti.
Con questo proposito nel cuore, da quattro anni a Natale numerosi prestigiosi chef toscani si mettono a disposizione gratuitamente per una Cena-evento di raccolta fondi da destinare proprio alla realizzazione di questa struttura.
Il 2016 è stato però l’anno del terremoto in centro Italia; l’Associazione si è interrogata ed ha deciso di rinunciare alle donazioni raccolte a Novembre e con la cena per devolverli a sostegno delle famiglie di ragazzi autistici delle zone così pesantemente colpite. Così che i ragazzi autistici del senese, pur tanto bisognosi, possano aiutare i ragazzi autistici terremotati; agevolando materialmente le famiglie e dando loro la visibilità che meritano affinché, chi deve, possa aiutarli oggi ed in futuro. E perché nessuno resti più solo.
Perciò giovedì 12 Gennaio una rappresentanza dell’Associazione si recherà nelle zone colpite dal sisma per consegnare il proprio contributo (frutto delle donazioni ricevute durante la ‘Cena degli Auguri’ e di quelle raccolte nel mese di Novembre e Dicembre 2016) direttamente nelle mani di sei famiglie con persone autistiche (individuate grazie al supporto delle locali amministrazioni comunali, che saranno presenti alla cerimonia), per conoscerle e poter passare insieme qualche ora in serenità. Sperando che il legame instaurato con Siena non si affievolisca, e che anche fra queste famiglie possa nascere una relazione e una associazione che diffonda la sensibilità verso le persone autistiche.
L’Associazione Autismo Siena-Piccolo Principe ci tiene a ringraziare tutti coloro che hanno a cuore la vita dei più deboli.