Invariati, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie e riporta l’Ansa, i capi d’accusa già presenti negli avvisi conclusione indagini notificati a febbraio di quest’anno. Rimangono dunque 33 i reati contestati a vario titolo: dall’associazione a delinquere al riciclaggio e alla ricettazione, frode fiscale, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa denuncia, false comunicazioni sociali e ricorso abusivo al credito. La deposizione delle richieste di rinvio a giudizio all’ufficio del Gup è stata effettuata dal pm Antonino Nastasi che ha condotto le indagini con l’ausilio della guardia di finanza. Secondo l’accusa, attraverso la collaborazione tra la Mens Sana Basket, la Essedue Promotion e la Brand Management di Rimini e la Best Solution di Siena, sarebbe stato messo in piedi un complesso meccanismo che avrebbe consentito, anche con pagamento in nero su conti esteri e false fatturazioni, di remunerare i giocatori, alterare i bilanci e trarre profitto personale.
Mens Sana Basket, inchiesta ”Time Out”: richiesta di rinvio a giudizio per i 14 indagati
1 Min Read