Il sessantenne di origine campana G.A., ormai radicato in Val d’Elsa, ricevuta la notizia dell’arrivo di un operatore dell’Enel presso l’abitazione di cui è ospite, nella quale vive un corregionale coetaneo, S.A., (entrambi noti alle forze di Polizia per vari precedenti), ha avvisato l’amico. E’ nata così una lite tra S.A. e il tecnico della società elettrica incaricato del controllo con lo stesso S.A. che ha richiesto l’intervento di una pattuglia della Polizia ritenendo ingiusto il distacco della fornitura di energia elettrica nell’appartamento dove da poco è ritornato a vivere con la moglie.
Gli agenti di Polizia del Commissariato P.S. di Poggibonsi, diretto dal vice questore aggiunto Gianluigi Manganelli, si sono così attivati per svolgere una accurata indagine utile a far luce sulla vicenda.
Il tecnico dell’Enel, a seguito di segnalazione di utenti della zona che non avevano più energia elettrica, era stato incaricato di verificare il problema e, sul posto, si era accorto subito della manomissione di un contatore già disattivato per morosità sul quale era stato effettuato un allaccio del tutto abusivo a monte del contatore stesso.
Nella articolata indagine sono stati ascoltati oltre al proprietario, anche la titolare del contratto di affitto V.N, ex compagna di S.A., e tutte le persone che potevano essere a conoscenza del fatto.
Si è potuto così apprendere che la titolare del contratto non aveva mai autorizzato G.A. a restare nell’abitazione, ed aveva incaricato gli affittuari di provvedere al pagamento del canone di energia elettrica, cosa non avvenuta, per cui l’Enel aveva provveduto al distacco.
Sulla base dell’indagine, la Polizia ha denunciato G.A. per il reato di furto di energia elettrica. Il tecnico della società elettrica ha provveduto a verbalizzare e sequestrare il contatore che ovviamente era rimasto sugli stessi numeri da molto tempo.