“I lavori di restauro – spiegano dalla Contrada -, condotti con la supervisione della Sovrintendenza ai Monumenti, sono stati eseguiti magistralmente dalla ditta Andrea Fedeli di Firenze, mentre il calco della lupa e la realizzazione della copia sono opera dei restauratori Marco Bacci e Francesco Paci; senza dimenticare tutti quei nicchaioli che, con la loro professionalità e il loro volontario impegno, hanno attivamente contribuito all’impresa.
La Nobile Contrada del Nicchio ringrazia i tecnici della Sovrintendenza ai Monumenti e del Comune che, ciascuno per le proprie competenze, hanno reso possibile questa importante realizzazione.
L’iniziativa del Nicchio è motivata dal fatto che, delle tre colonne cittadine, il monumento in questione è l’unico specificamente attribuito al territorio di una Contrada dal Bando di Violante di Baviera. Essa è anche la prova che le Contrade non si limitano ad animare il Palio, ma, raccogliendo l’eredità delle antiche articolazioni della città-stato senese, avertono la necessità di guardare oltre i confini del proprio territorio, e, in un particolare momento di crisi, venire in soccorso della loro madre comune.
La partecipazione all’iniziativa della Onlus di Contrada è poi la prova tangibile dell’utilità e della modernità di questo nuovo strumento, di cui il Nicchio ha saputo dotarsi.
Speriamo che tutto questo, lungi da rappresentare un precedente imbarazzante o polemiche meschine, sia invece visto da tutti i senesi e in particolare dalle autorità cittadine come un esempio positivo da imitare con entusiasmo”.