I due si erano recati presso un negozio di strumenti musicali facendo finta di non conoscersi, entrando quasi simultaneamente nell’esercizio pubblico. Si erano però scambiati un bacio prima di entrare in azione, e questo aspetto li avrebbe associati nel seguito della vicenda. Mentre la ragazza si sbizzarriva in una raffica di domande per distrarre la commessa, acquistando poi degli accessori per 129 euro, il suo complice, con fare distratto, aveva individuato l’oggetto da sottrarre e se ne era impossessato repentinamente infilandolo dentro il proprio giaccone.
L’abile manovra era stata pero’ immortalata dall’impianto di video-sorveglianza interno. Dalle immagini raccolte, i Carabinieri non avevano riconosciuto nessun volto noto. La ragazza aveva però pagato con una carta di credito che risultava essere cittadina americana. Da quel documento i militari dell’Arma sono potuti risalire ad un nome ed a un passaporto, dalla cui foto la ragazza veniva riconosciuta dai testimoni del fatto.
La ragazza è stata quindi convocata e ricevuta nella stazione Carabinieri del luogo di residenza. Vistasi persa, la ragazza ha ammesso tutto e – spiegano i Carabinieri – non sarà certo un problema restituire il maltolto e forse, far rimettere la querela, tramite magari un ricco risarcimento per la parte lesa. Resta da comprendere perché l’abbia fatto, visto che di problemi economici in famiglia non ne ha mai avuti. Viene da pensare che, in condizioni di abbondanza, è talvolta la noia a condurre a comportamenti assolutamente irrazionali.