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SIENA

Siena, presentato il calendario dei Carabinieri 2016 – IMMAGINI – VIDEO

10 Novembre 20158 minuti di lettura
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Nell’anno in cui la bandiera del corpo è stata decorata dalla Medaglia d’Oro ai benemeriti della cultura e dell’arte, per l’opera svolta a salvaguardia del patrimonio culturale italiano e internazionale, il calendario dell’Arma presenta una rivisitazione di alcuni capolavori dei grandi rappresentanti della pittura italiana ed europea, da Modigliani a De Chirico, da Monet a Dalì, da Toulouse Lautrec a Van Gogh, attraverso l’inserimento nelle opere di carabinieri e simboli legati all’Arma.

Giunto alla 84esima edizione, il calendario avrà quest’anno una tiratura di un milione e 200mila copie, di cui ottomila in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco).

Contestualmente alla presentazione presso il Comando senese, nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla presenza del ministro della difesa senatore Roberta Pinotti e del comandante generale dell’Arma Tullio del Sette, si è svolta la cerimonia nazionale di presentazione.

Il notevole interesse da parte del cittadino verso il Calendario Storico dell’Arma, quest’anno con una tiratura di 1.200.000 copie, di cui 8.000 in lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e tedesco), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita, sia della profondità di significato dei suoi contenuti, che ne fanno un oggetto apprezzato, ambito e presente tanto nelle abitazioni quanto nei luoghi di lavoro, quasi a testimonianza del fatto che “in ogni famiglia c’è un Carabiniere”.

Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949, la pubblicazione del Calendario venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Il Calendario ha una rilevanza importante per la famiglia dell’Arma, momento di coesione ed unità attorno ad un oggetto semplice, ma ispirato da grandi valori comuni, nel quale si riconoscono tutti i carabinieri e i loro comandanti, dalle grandi città ai più piccoli paesi.

calendariocarabinieri2016_5Le tavole artistiche dell’edizione 2016 del Calendario Storico, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, e l’Agenda sono state presentate al pubblico da Massimo Giletti.
Presenti in qualità di relatori Mario Calabresi, Aldo Cazzullo, Philippe Louis Daverio e Ferruccio De Bortoli.
La presentazione ha avuto inizio con il saluto del Generale Del Sette alle autorità presenti e ai gentili ospiti, cui ha fatto seguito un breve excursus sul Calendario Storico e sull’Agenda.

Il Generale del Sette ha in particolare sottolineato come l’annuale presentazione abbia “ormai raggiunto il fascino e la valenza di una tradizione… giunta alla 71ª edizione”. “Il primo calendario – ha proseguito – vide la luce a Firenze nel 1928” rievocando le “tante immagini susseguitesi nel tempo sulle sue pagine dalle opere d’arte recuperate alle imprese sportive dei carabinieri atleti; dai giovani alle donne; dalla storia alla Bandiera dell’Arma, dalle missioni all’estero alle manifestazioni d’epoca…”. Ha evidenziato come nell’anno del Centenario della prima guerra mondiale e nel settantennale della liberazione si sia “voluto rendere omaggio all’Arma e all’arte pittorica, inserendo in alcuni capolavori di grandi pittori italiani ed europei immagini di carabinieri che risaltano nella bellezza e nella originalità di tali opere” grazie “alla tecnica sopraffina di pittura digitale di Silvia Di Paolo”. Il Generale Del Sette ha sottolineato come il percorso celebrativo delle due importanti ricorrenze storiche sia proseguito ”in maniera più esplicita e approfondita con le immagini e i testi“ dell’Agenda.

Scuccessivamente è stato proiettato un video di presentazione del Calendario al termine del quale Giletti ha coinvolto De Bortoli e Daverio, che hanno fornito il loro prezioso contributo con riflessioni sul rapporto tra i Carabinieri e l’arte. DìAverio ha poi commentato le tavole che compongono l’opera.

Descrizione del Calendario Storico dell’Arma 2016

Il filo conduttore che lega i mesi dell’anno è costituito dal tema “Il Carabiniere e le Arti”.

calendariocarabinieri2016_3Il calendario, “nell’anno in cui la Bandiera dell’Arma dei Carabinieri è stata decorata dalla Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura e dell’Arte, per la meritoria opera svolta a salvaguardia del Patrimonio Culturale Italiano e internazionale”, rende omaggio all’Arma “rivisitando alcuni capolavori di sommi rappresentanti della pittura italiana ed europea che hanno preceduto, accompagnato e immediatamente seguito il periodo delle immani tragedie delle due guerre mondiali, in un percorso immaginario lungo gli oltre duecento anni di storia dell’Arma”.

Il tema del calendario è stato ispirato “dalla celeberrima opera impressionista di Claude Monet “I papaveri”; è bastato inserire una pattuglia di Carabinieri nel paesaggio solare immaginato dal pittore francese per infondere quel profondo senso di sicurezza e serenità che la vigilanza dell’Arma da sempre trasmette alle nostre comunità. E’ così che, ricevuto dagli enti preposti il necessario assenso a reinterpretare le immagini delle opere prescelte con la tecnica della pittura digitale, ha preso forma questo progetto culturale, coerente con la finalità della pubblicazione di contribuire a diffondere la conoscenza dell’Arte e del Carabiniere nella sua evoluzione storica e nella sua dimensione umana e sociale “..

In copertina, “l’emblematico segno distintivo dei Carabinieri – la fiamma – si staglia tra le volute geometriche e nitide d’ispirazione futurista, segno della solidità istituzionale nel tempo, riprese da un’opera di Giacomo Balla, nei colori che contraddistinguono la Bandiera italiana – il verde, il bianco e il rosso – l’Arma dei Carabinieri – il blu e ancora il rosso – l’azzurro del vessillo europeo e il celeste dell’ONU”.

Nella II di copertina troviamo due commenti all’opera, di Ferruccio De Bortoli, che sottolinea come “non stupisce vedere” i Carabinieri “in nessuna situazione, sono i nostri insostituibili compagni di viaggio, anche nell’arte come nella letteratura, nei racconti di Sciascia, di Soldati, di Carofiglio e tanti altri” e di Philippe Louis Daverio che evidenzia come l’Arma, in questa edizione, abbia “deciso di dialogare con il mondo dell’arte…con un intento ben preciso, quello di trasmettere il messaggio d’una sensibilità per il mondo delle arti che dell’Italia è un fondamento imprescindibili”.

calendariocarabinieri2016_2“Il percorso immaginario delle tavole del Calendario interpreta l’evoluzione dell’Arma dei Carabinieri nel tempo, disancorato dalla rigidità cronologica delle opere. Parte da Giovanni Boldini, con una composizione intima, evocativa di un momento storico ottocentesco, nella quale, alla giovane donna e al figlio dipinti dall’artista, si affianca la figura caratteristica di un Carabiniere, marito e padre, espressione di eleganza e di composta proprietà formale. Con Amedeo Modigliani, l’operazione assume dimensioni quotidiane: le sue figure esili e allungate, che esaltano tutti i valori umani, ci riconducono alla bellezza e alla semplicità delle forme tipiche dell’arte rinascimentale. Nelle tinte forti di Henri de Toulouse-Lautrec è stato incastonato l’elemento uniformologico più caratterizzante del Carabiniere, il mantello foderato di rosso, coincidente con una lettura fatta già negli anni ‘20 del secolo scorso dalla rivista “L’Arma Fedele”: nella cornice di una riunione mondana il Carabiniere assiste impassibile alla coinvolgente festosità. La figura del Maresciallo, attento e paterno tutore del territorio, con i colori intensi della campagna e i protagonisti della serena vita di provincia, caratterizza invece i personaggi e le atmosfere di Vincent Van Gogh. Ecco, poi, il musicante visto col candore arcaico di Henri Rousseau. Quindi, la pattuglia che vigila sul tranquillo pomeriggio festivo della gente, come concepito da Georges Seurat.

calendariocarabinieri2016_4Per Giorgio De Chirico, una scelta che certo sarebbe piaciuta anche a lui: nelle vesti di un Generale dei Carabinieri dell’800 è lo stesso pittore in sella ad uno dei suoi cavalli riccioluti, un autoritratto virtuale che va ad aggiungersi ai tanti da lui dipinti nel corso degli anni, in costume da torero o da gentiluomo del settecento. Nella doppia pagina centrale la già citata opera “I papaveri” di Monet, uno dei massimi rappresentanti dell’Impressionismo, è rivisitata, come detto, con la semplice aggiunta di una pattuglia di Carabinieri, la cui presenza appare protettiva e rasserenante. Con Salvador Dalì solleviamo i piedi da terra e ci portiamo con la fantasia al livello del Surrealismo; la pittura del grande artista spagnolo è sembrata la più valida a essere coniugata, nella chiave delle sue invenzioni oniriche, con la figura del Carabiniere sposata al concetto dell’eroismo a difesa dei cittadini. A seguire, una serie di tavole ispirate alle opere degli eredi della Scapigliatura, i Futuristi, che si proponevano di adeguare ogni espressione d’arte al dinamico divenire della civiltà industriale e delle sue città. Il “trionfante progresso delle scienze” ha trovato la sollecita risposta dell’Arma dei Carabinieri che, da allora, ha ancor più dato slancio allo sviluppo delle proprie strutture, con l’adozione di sempre nuovi procedimenti, strumenti e mezzi operativi. Il vivace dinamismo è rievocato, in queste pagine, con le successive interpretazioni dell’aderenza e della tempestività dell’azione dell’Arma. Ecco, quindi, la caotica realtà metropolitana di Umberto Boccioni che, nella rivisitazione, si svolge sotto lo sguardo amico, protettivo e vigile di due Carabinieri, cui seguono le immagini, dipinte nel tipico stile futurista, di un’autoradio e di un Carabiniere motociclista, tratte da un’altra opera di Balla e da una di Mario Guido Dal Monte. Conclude Carlo Carrà, il più ermetico, ma anche il più discretamente simbolista della pittura italiana: al suo stile è affidata l’evocazione di un’Arma che, dotata dei mezzi della modernità, opera nel presente e guarda al domani con il saldo spirito di sempre”.

calendariocarabinieri2016_6“Infine, il sereno e sognante surrealismo di René Magritte onora, con l’immagine più alta, l’Arma e i suoi Decorati: attraverso una porta sospesa nello spazio, una pattuglia di Carabinieri procede serena verso il futuro nell’adempimento del proprio dovere. E’ leggera e sicura, perché trae forza e determinazione dall’esempio di tutti quegli Eroi con gli stessi alamari che, evocati dalle decorazioni indicate nel cielo etereo, hanno tanto contribuito a dare lustro all’Arma e sicurezza agli italiani”.

Il video del Calendario Storico 2016 dell’Arma dei Carabinieri

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