Dopo il palio di luglio, per il Nicchio si presenta la seconda opportunità del 2015. Sarete infatti nuovamente presenti in Piazza ed ancora una volta insieme alla rivale. Che palio sarà?
“Un palio con coefficiente di difficoltà altissimo. Purtroppo l’estrazione ha consentito anche alla nostra avversaria di partecipare alla carriera, aumentando le difficoltà sia dirette che indirette. Per questo motivo si tratta di un palio ancor più complicato, ma nel quale cercheremo comunque di mettere in atto le strategie più adatte”.
A luglio si parlava di palio difficile per la presenza di 7 rivali. Adesso le nemiche sono ben 9. In questo senso che tipo di palio ti aspetti?
“Come dicevo prima, una carriera difficile, resa ancor più complicata dalle tante rivali. Molte contrade, tra le quali anche la nostra, nutrono un forte senso di rivalsa e quasi tutti si trovano costretti ad impostare una strategia doppia, pensando al proprio palio ed a quello della rivale, con una difficoltà ulteriore nel far convergere gli interessi”.
Con Giovanni Atzeni si è creato un rapporto forte, costruito soprattutto nell’inverno. Il Nicchio riparte da lui anche ad agosto?
“Sicuramente il rapporto con Giovanni è forte, parte da lontano e lo abbiamo ricostruito al 100%. Dopo il palio di luglio il legame si è consolidato maggiormente ed il Nicchio è sicuramente una possibilità concreta per Giovanni, ovviamente non l’unica perché la concorrenza è ampia. Valuteremo le varie possibilità in base all’assegnazione, ma devo dire che il rapporto con Giovanni è forte, e non solo con lui”.
Come alternative si fanno i nomi di Luigi Bruschelli e Sebastiano Murtas…
“Sì, sono due nomi buoni. Come ho sempre detto il nostro orientamento va verso quei fantini che hanno già indossato il giubbetto del Nicchio, poi sarà l’assegnazione a fare la differenza. Con Gigi abbiamo un buonissimo rapporto ed anche l’altro nome che hai fatto è certamente alla nostra attenzione, così come lo sono anche altri”.
Parlando di cavalli, dalle voci che si rincorrono in questi giorni sembra che dopo il lotto altissimo di luglio, questa volta l’assenza di alcuni big potrebbe far cambiare l’indirizzo dei capitani. E’ così?
“Credo che in assenza di alcuni big, sia quasi automatica la scelta verso un lotto livellato, perché la presenza di due-tre cavalli più forti degli altri creerebbe troppa disparità. Per adesso si parla di voci, vediamo dopo le previsite e le prove di notte quali saranno i cavalli che saranno presenti la mattina del 13. Se ci saranno tutti i big si potrà comporre un lotto alto come a luglio, altrimenti andremo verso un lotto livellato”.
Riguardo invece all’argomento mossiere, pensi che Bartolo Ambrosione rappresenti una garanzia per la Festa e come valuti la mossa di luglio?
“Il mossiere dà sicuramente ampie garanzie. Riguardo a luglio, con i pochi strumenti in suo possesso ha cercato per quanto possibile di mantenere l’ordine. Ciò non è stato possibile vista la scelta di cambiare posto di un fantino in particolare, ma anche per altre situazioni complicate che si sono venute a creare. Ambrosione ha usato l’arma dei richiami e delle uscite, ma è rimasto impotente di fronte alla volontà della nostra rivale. Da alcune interessanti ricostruzioni, si evince che in 66 minuti di mossa, la nostra rivale è rimasta al suo posto solamente 1’36’’, con Ambrosione che ha provato a gestire la situazione usando tantissimi richiami. Forse c’è stata qualche uscita dai canapi di troppo, magari si poteva ricercare un migliore allineamento, ma devo dire che complessivamente il mossiere ha fatto quello che poteva, usando il polso in una situazione non certo facile”.