Un saluto particolare va a tutto il personale della Polizia di Stato e dell’amministrazione civile dell’interno presente, e, tramite i loro dirigenti, a tutti coloro che non sono potuti intervenire perché impegnati in servizi essenziali, non suscettibili di interruzione, nonché ai loro familiari.
Un saluto alle organizzazioni sindacali dello stesso personale che con la loro opera attenta e continua, talvolta anche serrata, forniscono un contributo importante per il buon funzionamento della nostra amministrazione.
Un saluto ed un ringraziamento va a Bruno Valentini, sindaco del Comune di Siena, ente proprietario di questa splendida Caserma Piave, bisognosa di importanti opere di manutenzione, per l’intervento che avendo ripristinato il decoro e salubrità di quest’ala, ci ha reso possibile l’odierno uso di questo salone.
Un saluto a Fabrizio Nepi, presidente dell’Amministrazione provinciale, ente proprietario dell’edificio sede della Questura, anch’esso necessitante di similari, auspicati interventi.
Diversamente dagli anni precedenti, quando la cerimonia si svolgeva un venerdi nella capitale e nel giorno successivo nelle restanti province, questa volta la cerimonia si svolge in una giornata unica in tutto il paese, salvo pochissime eccezioni, ed all’interno di strutture della Polizia di Stato o comunque istituzionali, ispirata ad un concetto di sobrietà.
Voglio premettere che in questo breve intervento intendo rifuggire dalla sistematicità nella esposizione dei dati relativi ai precedenti dodici mesi, che sono stati già diffusi e riportati dagli organi di comunicazione, che sono in parte qui presenti e che saluto, e seguire invece una esposizione per tematiche.
Il tema celebrativo di questo anno continua ad essere quello dell’anno precedente, “Esserci sempre”, a sottolinearne il significato di continuità temporale, con evidente riferimento anche alla generalità delle situazioni in cui si possono concretizzare le necessità in termini di sicurezza.
L’accoglimento, quindi, quasi di una sfida rispetto ai tempi, ai rapidi cambiamenti che impongono sia al settore pubblico che a quello privato, l’adeguamento continuo della propria opera, e quindi dell’organizzazione che ne sta a monte, per il soddisfacimento di quei bisogni primari della società che costituiscono i fini istituzionali della nostra amministrazione.
Continuità temporale, quindi, saldamente basati sul passato, ma tesi e proiettati nel futuro.
Per consentire a tutti voi di poter dare un’occhiata su quello che è il nostro passato, il dipartimento della PS ha accolto una mia richiesta e potete ammirare, nel cortile della caserma alcune autovetture storiche – a suo tempo ben performanti nello specifico settore di impiego -, nonché alcune uniformi utilizzate nel secolo scorso ed una nel periodo immediatamente successivo all’unificazione del paese.
Tornando al futuro ed ai mutamenti…, anche la nostra provincia sta cambiando, in quadro di cambiamento generale che sta interessando l’intero paese e che, dopo anni di recessione e contrazione del PIL, vede sia pur, direi, con una certa lentezza, quell’inversione di tendenza tanto auspicata e ricercata a prezzo di gravi, ma necessari sacrifici.
L’ammodernamento ed l’implementazione di nuove tecnologie hanno interessato anche la nostra amministrazione, sia per aspetti interni, sia, cosa ancor più importante, con il fine di ampliare e migliorare i servizi resi ai cittadini.
Nell’ambito dell’UPGSP, sono stati recentemente attivati:
– il servizio “sos sordi”, sulla base di un protocollo sottoscritto a livello regionale, di cui alcune ulteriori funzioni saranno implementate entro breve tempo.
– da alcuni mesi e stato altresì attivato il servizio “sms contro il bullismo”, diretto principalmente agli alunni delle scuole elementari e delle medie inferiori e superiori, per prevenire, e se del caso reprimere, riprovevoli condotte che si affacciano nel mondo giovanile, e che hanno interessato anche la provincia di siena, sia pur in un numero di casi molto limitato.
Ma anche all’interno della divisione di Polizia Anticrimine è stata completata l’opera di informatizzazione dei cartellini di archivio mentre a breve sarà avviata una fase sperimentale della digitalizzazione dei fascicoli.
Nel campo della Polizia Amministrativa, ormai da tempo è completamente informatizzata la procedura per il rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno.
Analogamente per le procedure inerenti i passaporti, snellite anche attraverso un sistema di prenotazioni, e per le quali è prevista la possibilità di acquisire le istanze presso le dimore delle persone che versino nella impossibilità di muoversi agevolmente.
Nel corso dell’anno sono state distribuite nuove uniformi operative, esclusivamente destinate agli addetti ai servizi di controllo del territorio: della Questura, dei Commissariati distaccati di pubblica sicurezza, ma anche dei Reparti prevenzione crimine, dislocati di norma a livello regionale, le quali hanno caratteristiche di funzionalità ed ergonomicità superiori a quelle delle divise ordinarie e, per quel taglio esteriore meno formale che le caratterizza, tendono a trasmettere sia un’idea di efficienza che quella di facile contattabilità.
Nella giornata odierna, nel corso della cerimonia che si tiene a Roma, in contemporanea a questa qui in atto, saranno presentate le nuove autovetture appositamente allestite per i servizi di controllo del territorio, delle Seat Leon, acquisite all’esito di una procedura di gara, unica per conseguire maggior contenimento degli impegni di spesa, destinata a soddisfare sia le esigenze della Polizia di Stato che dell’Arma dei Carabinieri.
Ad analoghi criteri saranno improntati i futuri approvvigionamenti, mettendo a frutto le migliori competenze che i vari corpi interessati hanno nel tempo sviluppato a livello di eccellenza.
Parlando di cambiamenti procedurali, devo menzionarne alcuni interessanti la competenza della divisione di Polizia Amministrativa, Sociale e dell’Immigrazione: fra questi quello della revisione del possesso dei requisiti psico-fisici per i detentori di armi da fuoco.
Al riguardo, sinora, a fronte di un ridotto numero di soggetti che ha provveduto agli adempimenti previsti, ed essendo ormai in avvio la fase delle diffide che sarà sviluppata dagli uffici della Polizia o dell’Arma dei Carabinieri che hanno ricevuto le relative denunce, si è registrato un incremento delle richieste di porto di fucile per caccia o per attività sportiva, non trascurabile e pari ad oltre l’8%.
Relativamente alla materia dei porti d’arma, pur nell’incremento registratosi, particolare attenzione è stata prestata per prevenire o reprimere possibilità di abusi, con l’adozione di 50 provvedimenti di revoca o rifiuto.
La suddetta divisione PASI, unitamente ad altri uffici fra cui in primis l’UPGSP, ha proceduto altresì alla contestazione di 87 sanzioni amministrative (circa + 30%) oltre a numerosi controlli a titolari di licenze di competenza di questa autorità, fra cui 9 a sale giochi/vlt, riguardo a cui, proprio nei giorni scorsi in Poggibonsi, è stato eseguito il sequestro, disposto dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, dei locali di un esercizio pubblico e degli apparati informatici ed elettronici per la trasmissione di dati di scommesse, ivi installati, che operava illecitamente in collegamento transfrontaliero con un allibratore maltese, motivo per cui quattro persone sono state indagate.
Da segnalare, in tema di esercizi pubblici, la chiusura di un locale di somministrazione bevande – un bar – in Sinalunga, per la durata di 30 giorni, disposta ai sensi dell’art. 100 del Tulps, essendo risultato non solo frequentato da persone pericolose per la sicurezza pubblica, ma addirittura luogo ove avveniva attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
Come non menzionare poi l’attività dell’Ufficio Immigrazione, direttamente interessato anche in relazione all’accoglienza ed alle pratiche inerenti i migranti?
Sulle motivazioni del fenomeno non ritengo di dovermi dilungare, rilevando soltanto che qualcosa si è mosso recentemente nell’Unione europea, dopo la tragica morte di oltre 800 migranti e nel futuro questi soggetti dovrebbero ripartiti fra i vari paesi dell’UE, mentre sino ad oggi se ne doveva far carico solo il nostro paese, con pianificazioni nazionali e regionali, e specifici piani di riparto che, nella nostra provincia hanno comportato 52 operazioni di ricezione e sistemazione, in collaborazione stretta con l’Arma dei Carabinieri, in un quadro generale di organizzazione predisposto dalla locale Prefettura.
L’ufficio immigrazione così, oltre ai circa 9000 permessi di soggiorno per gli stranieri già soggiornanti sul territorio (+ 3,6%), ha provveduto alla ricezione di 320 richieste di asilo, a fronte delle 45 dell’analogo periodo precedente (+ 600 %); non è stata tuttavia trascurata la incisività nelle verifiche del rispetto delle condizioni di legge ed i permessi di soggiorno rifiutati, invece, ammontano a 243 (circa il 48% in più).
La distribuzione sul territorio delle strutture convenzionate per l’accoglienza dei migranti qui assegnati, ha mitigato l’impatto della loro presenza ed il bisogno di sicurezza talvolta espresso dalle comunità locali, più percepito che reale, è stato soddisfatto con l’apporto di tutte le forze dell’ordine nazionali e locali, in un quadro di coordinamento e collaborazione.
In questo senso la Polizia di Stato nella provincia di Siena, nel periodo che va dal maggio 2014 all’aprile 2015, ha operato con impegno, grazie all’apporto di tutte le sue componenti, in stretta sinergia con le altre forze dell’ordine, in primis l’Arma dei Carabinieri, con la Guardia di Finanza ed il Corpo Forestale dello Stato, nonchè con la Polizia provinciale e quelle municipali, in una collaborazione basata sul reciproco rispetto delle competenze e delle singole peculiarità.
èanche grazie a questa situazione che la provincia di Siena si mantiene ai primissimi posti per qualità della vita e per i più bassi indici di criminalità, il cui andamento fa registrare un ulteriore leggero miglioramento.
Tale situazione, costantemente attualizzata, anche attraverso il sapiente coordinamento delle forze dell’ordine, attuato dal prefetto Renato Saccone, cui va il mio sentito ringraziamento per l’attenzione con cui segue le esigenze di tutte le forze di polizia e la maestria con cui finalizza adeguatamente la concorrenza di intenti che accomuna gli apporti dei vari soggetti la cui opera, a vario titolo, può incidere sulla sicurezza pubblica.
In questo campo anche il mondo delle contrade, ricco di storia, tradizioni, ma anche alti valori morali, costituisce un presidio ed un argine verso possibilità di devianza cui sono esposti prevalentemente i giovani.
L’impegno profuso su più piani ha reso necessario calibrare la distribuzione degli sforzi sia sul piano della prevenzione che su quello più propriamente repressivo.
Per quanto attiene alla prevenzione, mentre da un lato non si è trascurata alcuna possibilità per incrementare la collaborazione da parte dei cittadini nel segnalare situazioni sospette o comunque degne di approfondimento, dall’altro si e proceduto ad attivare interventi mirati e ripetuti in quelle zone della città o della provincia in cui se ne era palesata la necessità, facendo ampio uso delle aliquote di personale dei reparti prevenzione crimine, poste a disposizione dal Dipartimento della PS, che proprio a questo fine ha nell’anno trascorso, ne ha proceduto al sensibile potenziamento.
è stato così possibile attuare, con tale concorso, ben 54 servizi straordinari di controllo del territorio, che hanno interessato, oltre al comune capoluogo, anche altri 11 nella provincia.
Decine e decine sono poi i servizi attuati in collaborazione con le altre forze dell’ordine nazionali e locali, soprattutto per il contrasto di quelle situazioni di degrado urbano suscettibili di facilitare l’insorgere di fenomeni di vandalismo e microcriminalità, che hanno favorito il ritorno ad una normalità nelle zone interessate.
Le attività descritte sono anche alla base di una efficace opera di prevenzione, perseguita sviluppando efficacemente i risultati derivanti dal controllo del territorio – che nell’anno trascorso ha fatto registrare il totale complessivo di quasi 39.000 persone identificate da parte degli uffici della polizia di stato – ed integrandoli con quelli derivanti dalle altre attività di istituto, per l’irrogazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa vigente.
Nell’anno decorso, a fronte di una leggera diminuzione degli avvisi orali, irrogati attraverso la divisione di polizia anticrimine che cura lo specifico settore, si registra un forte incremento per quanto attiene ai fogli di via obbligatori, emessi in numero di 303 con incremento dell’87% rispetto all’anno precedente, con azione tesa anche a contrastare il fenomeno dei rave party che molto allarme suscita nelle zone rurali della provincia.
Per quanto attiene, invece, ai provvedimenti di DASPO, con l’impegno della squadra tifoserie della Digos, ed il basilare concorso tecnico del gabinetto provinciale di Polizia Scientifica, sono stati perseguiti con equilibrata fermezza, i reati e le violazioni della normativa di settore, commessi prevalentemente da persone di fuori provincia -15 -, mentre solo 7 sono della provincia, per un totale di 22, (a fronte dei 13 dell’anno precedente), situazione che denota comunque una sostanziale correttezza delle tifoserie che seguono le diverse compagini sportive presenti nella provincia.
Quando tuttavia l’attività di prevenzione non ha effetto e sì è in presenza di condotte antigiuridiche, allora scatta, una ferma ed incisiva attività repressiva, nei modi e con i mezzi necessari.
Tale attività di contrasto alla criminalità vede sempre impegnata in prima linea la squadra mobile con impegno e tenacia che gli hanno permesso di conseguire importanti risultati, sia nel campo della lotta agli stupefacenti, con il sequestro di 3.317 grammi di tali sostanze (segnando un + 30%, rispetto al periodo precedente) sia con l’arresto di 17 persone e con la denuncia in stato di libertà di altre 221 persone, (a fronte di 147).
Fra le operazioni di rilievo, svolte sotto la dinamica, accorta e competente direzione delle indagini, del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena Salvatore Vitello che è qui con noi e che saluto molto cordialmente, ritengo dover menzionare l’ultima, non certo in ordine di importanza, conclusasi nella notte fra il 30 aprile ed il primo maggio u.s., quando, sull’autostrada A1, in provincia di Terni, personale della squadra mobile e della polizia stradale, traeva in arresto in flagranza di reato, 4 giovani pregiudicati, di nazionalità rumena e moldava gravitanti nella capitale, i quali poco prima avevano sottratto sei costose autovetture da una concessionaria Mercedes nella provincia di Perugia, che venivano recuperate e restituite al legittimo proprietario. l’operazione si inquadrava in indagini attuate, sotto la direzione della locale procura della repubblica presso il tribunale, a seguito del furto di una decina di autovetture consumato un paio di mesi prima nel comune di Monteriggioni e che erano in parte state recuperate successivamente nella capitale. altri membri del sodalizio venivano poi denunciati in stato di libertà.
Le particolarità, dei tempi, dei luoghi e le modalità dell’operazione ne lasciano facilmente intuire la sua complessità.
Fra le altre sono da menzionare:
– nel maggio 2014 l’arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, di un cinquantunenne della provincia di Siena, responsabile di violenza sessuale ai danni della nipote undicenne.
– nel maggio 2014 l’arresto di un trentaduenne di origini greche, trovato in possesso di 1.105 grammi di marijuana, di hashish, l’occorrente per il confezionamento dello stupefacente in dosi ed un’ingente somma di denaro, anche in Pesos, frutto dell’attività di spaccio.
– nel maggio 2014 la denuncia di cinque giovani, di cui due minorenni, responsabili dei reati di sequestro di persona, estorsione, rapina, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, all’esito di indagini seguite al “pestaggio” di un minorenne, giunto in ospedale con gravi lesioni, alcuni mesi prima, episodio che aveva suscitato un certo clamore.
– nell’ottobre 2014 la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena di undici persone, responsabili di vari reati inerenti le sostanze stupefacenti, facendo piena luce su un vasto giro di droga – soprattutto cocaina – nel capoluogo e comuni limitrofi. nel corso delle indagini, venivano attuati vari arresti, nella flagranza di reato, e contestuali sequestri di sostanze stupefacenti.
– nel novembre 2014 l’arresto, in esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare in carcere, di un noto pregiudicato di cinquantacinque anni, individuato quale responsabile di un ingente furto alla cassa di un distributore di carburante self-service alle porte di Siena, nonché di una analoga serie di furti, nei quali si era specializzato, attuata anche in numerose altre località del territorio nazionale.
– nel febbraio 2015 finalizzando un’attività investigativa promossa per contrastare atti vandalici e lo spaccio di stupefacenti nella zona di vicolo della palla a corda, venivano denunciati tre giovani “writers”, di cui un minorenne, quali responsabili dei fatti e che successivamente ammettevano le proprie responsabilità, mentre le rispettive famiglie provvedevano a risarcire i danni. nel corso delle indagini, veniva anche tratto in arresto uno studente minorenne, per detenzione di stupefacenti a fine di spaccio.
– nel febbraio 2015 denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, di sette persone, quali responsabili a vario titolo di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di giovani donne di colore, per lo più di nazionalità nigeriana, nonché di altri reati collegati, quali riciclaggio, reimpiego illecito di denaro, ricettazione, ed altro.
Oltre a quanto sin qui esposto devo menzionare l’importante apporto derivante dalle sinergiche attività sia a fini preventivi che repressivi, svolta dai presidi della specialità presenti sul territorio della provincia.
la Polizia Stradale ha contribuito in modo determinante a garantire la vigilanza e la sicurezza sui maggiori assi viari, procedendo al controllo di quasi 9.000 persone e contestando oltre 3.250 violazioni al Cds, con il ritiro di 146 carte di circolazione e 49 patenti per guida in stato di ebbrezza. Nel corso delle attività ha tratto in arresto 2 persone denunciandole in stato di libertà altre 58 ed assicurando servizi di scorta e viabilità a tutte le più importanti manifestazioni svoltesi su strada sia di carattere sportivo che di altro tipo.
la Polizia Ferroviaria ha garantito, nell’area di competenza, la regolarità dell’esercizio ferroviario con servizi di presenziamento in stazione e lungo linea, questi ultimi prevalentemente finalizzati a prevenire furti di rame, fenomeno criminoso che determina gravi ripercussioni sul funzionamento del sistema ferroviario. Con i posti Polfer di Siena e Chiusi ha proceduto al controllo di oltre 5.500 persone svolgendo oltre 230 servizi di scorta a convogli ferroviari e contestando 21 violazioni al regolamento di polizia ferroviaria od al codice della strada.
Mi avvio a concludere con la menzione delle attività svolte dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, che, operando nello specifico settore di competenza, ha fornito il proprio prezioso apporto in indagini impiantate da altri uffici della polizia di stato ovvero, su delega dell’AG competente, anche di altre forze dell’ordine, consentendo un efficace contrasto alle attività criminose che si svolgono in rete e che risultano particolarmente insidiose, perché spesso rivolte nei confronti di soggetti giovani o deboli, e difficili da contrastare perché frequentemente realizzate avvalendosi di server ubicati in paesi esteri.
Nel corso di tali attività ha direttamente tratto in arresto una persona procedendo alla denuncia di altre 28.
Ha fornito al contempo un validissimo contributo per la formazione dei giovani ad un uso dei mezzi informatici, e dei social network corretto e scevro da pericoli.
Sento infine il dovere di ringraziare tutti i funzionari della Questura e dei Commissariati, includendo idealmente anche la Dirigente della Sezione Polstrada, che costituiscono un’ottima squadra affiatata, nonché i più stretti collaboratori dell’area di Gabinetto e, più in generale, tutti coloro che non ho menzionato, il cui apporto è stato comunque significativo e prezioso.