Questo l’inizio di una nota del Circolo Città Domani-Sinistra per Siena.
“Il provvedimento emesso dalla Magistratura – prosegue la nota – è grave e deve certamente indurre una riflessione politica da parte di Valentini e dell’intero Consiglio Comunale di Siena.
Noi non vogliamo emettere sentenze e sarà la Magistratura ad accertare le responsabilità penali di Valentini. Tuttavia ciò che sta accadendo dimostra in primo luogo l’incapacità amministrativa e l’inaffidabilità del Sindaco di Siena, che ha gestito uno dei settori più importanti dell’attività amministrativa di un Comune, come l’urbanistica, in maniera se non altro distratta, delegando ai costruttori l’iniziativa e limitandosi a contrattare. Siamo preoccupati che la stessa inerzia e incapacità di avere una visione dell’urbanistica nell’interesse di tutti i cittadini, possa ripetersi a Siena.
Il capogruppo di Sinistra per Siena in Consiglio Comunale, Ernesto Campanini, ha già presentato un’interrogazione urgente sull’argomento – che non venne discussa nella precedente seduta del Consiglio perché Valentini si dilungò ben oltre il tempo massimo nella precedente risposta – mettendo in evidenza le gravi mancanze che ora sono diventate oggetto dell’avviso di garanzia: la scomparsa del documento relativo Regolamento Urbanistico del Comune di Monteriggioni, il sequestro di 23 appartamenti in via di costruzione in zona soggetta a vincoli, e molte altre irregolarità.
Al Consiglio Comunale di martedì prossimo, il Sindaco – la cui autorevolezza è ormai compromessa dall’avviso di garanzia – dovrà dare una risposta anche a questa interrogazione, comunicando le sue intenzioni.
Ci chiediamo inoltre come potrà un Sindaco, dimostratosi già debole e arrendevole verso tutte le richieste delle vecchie correnti che contraddistinguono il PD e tutte le forze di maggioranza, governare nei prossimi anni in maniera autonoma senza l’ulteriore pressione di questa vicenda.
Valentini dovrebbe, quindi, fare un passo indietro – conclude Sinistra per Siena – e dimettersi per non continuare a trascinare la nostra città nelle logiche di ricatti e aggrovigliamenti che hanno compromesso la vita democratica della città e lo sviluppo delle sue migliori energie intellettuali ed economiche”.