“Questa la formula usata dai garanti – riferisce l’Associazione Confronti di Siena – per definire la votazione che aveva escluso Ricci dalla rosa dei nomi. Si riparte dunque dalle autocandidature valide presentate da Piero Ricci, Bezzini, Scaramelli, Spinelli e Raspanti sulle quali la direzione regionale convocata per sabato prossimo dovrà trovare una sintesi, così come prescritto dai garanti che nel verbale sottolineano: “lasciamo ogni valutazione alla Direzione Regionale, unico Organismo che, ai sensi del regolamento, deve approvare la lista dei candidati”.
“Adesso – spiega l’associazione Confronti . sarà proprio l’organismo regionale che si troverà davanti ad un bivio: candidare Ricci e rispettare la pluralità come principio di democrazia che sta alla base del PD. Il caso del Monte dei Paschi è una vergogna che rappresenta lo scandalo finanziario più grande di tutti i tempi, che ha messo in ginocchio l’economia di Siena e della Toscana, portando alla chiusura di imprese e alla perdita del posto di lavoro per migliaia di persone. Bezzini è stato segretario dei DS e del PD negli anni della “distruzione” del Monte dei Paschi. La scelta della direzione regionale chiarirà il legame tra la vicenda Monte dei Paschi e il PD. Siamo certi – conclude l’Associazione Confronti di Siena – che il Pd della Toscana farà una scelta diversa da quella di Siena. Parrini si è candidato per cambiare verso al PD della Toscana e oggi rappresenta per Siena l’ultima speranza per evitare il ritorno di un passato fallimentare e per chiudere definitivamente a un gruppo di potere che ha usato la più importante risorsa di questa comunità per arricchirsi con imbrogli e malaffare.”