Sul mercato monetario, in ribasso l’Euribor su tutte le scadenze eccetto l’1M stabile al -0,008%; il 3M fissa allo 0,025%, il 6M allo 0,105% e l’Euribor a 1Y allo 0,222%. In ribasso il tasso overnight Eonia che ieri quotava al -0,064%.
In ribasso la curva dei rendimenti dei treasury americani e degli omologhi europei. Si abbassa la curva dei rendimenti dei titoli di Stato italiani con il decennale all’1,28%. Lo spread Btp10Y-Bund sale intorno a quota 97 p.b. In ribasso il cds portoghese. Il tesoro francese colloca bond a 6M per €1,395 Mld e a 1Y per €1,809 Mld con yield in rialzo rispettivamente al -0,131% e al -0,14%. La Germania emette bond zero-coupon a 6M per €1,885 Mld con rendimenti in ribasso al -0,2202%. Nell’Area Euro, a marzo, migliora ulteriormente l’indice Sentix, che misura la fiducia degli investitori, attestandosi a 18,6 p. (da 12,4 p.) e battendo le attese degli analisti (15 p.). Sul fronte ellenico la lista di riforme che la Grecia ha inviato alla Ue, in vista dell’Eurogruppo, è stata giudicata lontana dall’essere completa così nessuna tranche di aiuti verrà versata nel mese di marzo. In Germania, calano a gennaio sia le esportazioni (-2,1% m/m) sia le importazioni (-0,3% m/m); il surplus della bilancia commerciale scende, rispetto al mese precedente, a €15,9 Mld (da €21,6) deludendo il consensus (€19,5 Mld). In Francia, a febbraio, si registra un peggioramento dell’indice della Bca relativo alla fiducia degli investitori (a 96 p. da 98p.). Nel 4Q 2014, il Giappone registra una crescita dell’1,5% su base annua, dato rivisto in calo rispetto alla stima preliminare che prevedeva un miglioramento del 2,2%; inoltre, a gennaio, il surplus delle partite correnti cala a ¥61,4 Mld da ¥187,2 Mld.
Tra le valute, euro in deprezzamento generalizzato per l’effetto del QE e alla luce del probabile rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti; il cross €/$ quota intorno alla pari.
Tra le commodity, scende Brent (-0,8%) sulla scia della forza del dollaro e della crescita delle scorte mondiali di petrolio ai massimi storici per effetto dell’eccesso di offerta a livello globale. In forte calo il gas naturale (-4,8%).
FTSE Mib: 0,57%
I migliori del FTSE Mib: SAIPEM 4,09% B P EMILIA 3,65% ATLANTIA 2,33% I peggiori del FTSE Mib: TOD’S -1,39% MONCLER -2,09% TELECOM ITALIA -2,21% I competitors sul listino: BMPS 1,61% BANCOPopolare -0,58% INTESA 0,88% BPM 1,73% UNICREDIT 0,25% B P EMILIA 3,65% UBI BANCA 0,28%