Esprimiamo i nostri più vivi complimenti per la sensibilità dimostrata”. Così un intervento del Club Unesco di Siena.
“La Maestà di Simone è l’opera artistica massima, con il Buongoverno, nel Palazzo del Comune, e il palio d’agosto è storicamente del Comune per la Madonna.
Il Comune che ha il privilegio di averla, bellissima, nel proprio palazzo più bello e tradizionale, non deve cogliere l’occasione dell’attenzione mondiale sull’Italia nei prossimi mesi per diffonderla come messaggio di bellezza e di pace a tutti nel mondo?
La dedicazione all’Expo ci sembra troppo ‘ovvia’, in questo momento, assumendo il senso di agganciarsi al carro del momento per togliersi un problema, senza nessuna originalità e rispetto per il patrimonio di civiltà schiettamente senese.
Da quando è che Siena fa le cose ovvie? E’ ben noto a tutti che già da ora la Toscana (anche con idee e soldi di Siena) sta investendo molto sull’Expo. Che senso ha accodarsi anche con il drappellone, facendo noi già parte del progetto regionale?
Si può aggiungere un altro punto – prosegue il Club Unesco Siena -: siamo sicuri che bisogna fare accorrere altri turisti a Siena in agosto? Non è l’unico mese che non pone problemi da questo punto di vista?
Se mai, se proprio si volesse sottilizzare ed essere contrari alla Maestà perché il palio d’agosto è già tradizionalmente dell’Assunta, si potrebbe pensare ad esaltare l’agroalimentare del nostro territorio cui ha già pensato opportunamente il sindaco. E allora si proceda con la dedicazione agli ‘Effetti del Buongoverno in campagna’, dipinto sempre nel Palazzo del Comune e sempre notissimo e unico a livello mondiale. C’è la fertile campagna del nostro olio e dei nostri vini, distesa fino al mare, con una visione d’assieme del territorio storico di Siena: che c’è di meglio per preparare una larga attenzione alla mostra sul Lorenzetti che si spera possa coprire tutti i mesi invernali e primaverili prossimi venturi?
E’ soluzione ugualmente plausibile, rispettosa della grande cultura artistica senese e non ovvia (e un po’ commerciale, lo si consenta) come l’Expo. Ribadiamo però che la Maestà solo arbitrariamente può ritenersi ‘annullata’ dall’Assunta: non è soltanto un altro modo di declinare la stessa devozione?
Una sola cosa ci sembra sommessamente da sottolineare: tra Maestà e Buongoverno del territorio non c’è spazio per un competitore congiunturale: ‘tertium non datur’.”