12) IN CONSIGLIO GLI AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE IN VIA DEL CAPITANO E AL SANTA MARIA DELLA SCALA PER LA ROTTURA DEL TUBO DELL’ACQUEDOTTO
L’assessore Mazzini ha fornito un quadro complessivo in risposta all’interrogazione urgente di Giuseppe Giordano
La rottura del tubo della rete idrica in via del Capitano, avvenuta ieri mattina, è stata oggetto di un’interrogazione orale urgente presentata nella seduta consiliare da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta anche dal collega di gruppo Eugenio Neri, da Marco Falorni (Impegno per Siena), Pietro Staderini e Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) e Massimo Bianchini (Nero su Bianco).
Alla richiesta di “aggiornare l’aula sulla frana in via del Capitano – come recita il documento – e sull’allagamento di una parte del Santa Maria della Scala” ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini.
“Si tratta di una rottura completa di un tubo, probabilmente dovuta alla vetustà delle condotte – ha detto Mazzini – e non di una semplice perforazione. I tecnici dell’Acquedotto del Fiora hanno interrotto l’erogazione dell’acqua per poter intervenire e ripristinare il servizio entro stasera (ieri, ndr). Ancora è difficile stimare quanta acqua si sia sversata nel sottosuolo”.
Per quanto riguarda la viabilità, come ha specificato l’assessore, “via del Capitano resterà interdetta alla circolazione dei veicoli fino al ripristino delle tubature, del sottofondo stradale e della pavimentazione in pietra serena. Immaginiamo, pertanto, alcune settimane di chiusura”.
“Il Santa Maria della Scala – ha aggiunto Mazzini – ha subito un parziale allagamento in alcune sezioni, a causa dell’afflusso di acqua, ma verosimilmente senza alcun danno alle strutture e al patrimonio artistico e museale. Le opere più esposte sono state messe subito e accuratamente al riparo con teli plastici. Una volta che sarà tolta e asciugata l’acqua, verificheremo meglio la situazione, anche per quanto riguarda la funzionalità degli impianti di sicurezza, e valuteremo la tempistica di riapertura del complesso che domani (oggi, ndr) dovrà, inevitabilmente, restare chiuso per facilitare le operazioni di emergenza”.
“La situazione è comunque monitorata – ha concluso Mazzini – grazie al pronto intervento dei nostri tecnici che stanno effettuando sopralluoghi anche sugli edifici circostanti. Ciò che emerge in maniera forte da questa vicenda, comunque, è la necessità di attuare con l’Acquedotto del Fiora la sostituzione graduale delle parti più vetuste della nostra rete idrica”.
Giordano ha ringraziato per il quadro puntuale e auspicato che “dopo questo infausto episodio, si possa davvero pensare alla rimodulazione dell’impianto delle condutture con l’intervento dei tecnici del Fiora. In tale prospettiva, chiedo all’assessore, una volta che avrà incontrato i dirigenti della società, di riferire in Consiglio sui tempi nei quali il Fiora provvederà alla modernizzazione della rete idrica”.
“Invito anche a verificare – ha concluso Giordano – quanto emerso su alcuni social, in merito alla possibilità che la causa della frana in via del Capitano possa essere imputabile al passaggio di un mezzo pesante”.
11) ADESIONE DEL COMUNE DI SIENA ALLA “CARTA DI AVVISO PUBBLICO”
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità, dopo un lungo dibattito, l’adesione alla “Carta di Avviso Pubblico – Codice etico per la buona politica”, già adottata anche dalla Giunta.
La Carta, che si propone di favorire e tutelare la legalità democratica e rendere trasparente l’azione amministrativa delle istituzioni pubbliche, è stata predisposta da “Avviso Pubblico”, un’associazione di enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie, a cui il Comune ha già aderito in nome della lotta alla corruzione, al malaffare e alla cattiva amministrazione.
Uno strumento, quindi, che punta sull’impegno civile condiviso di amministratori pubblici e cittadini allo scopo di difendere e diffondere la buona politica e la buona amministrazione.
L’adesione a questo codice etico di comportamento, che integra e sostituisce la “Carta di Pisa” approvata dal Consiglio nell’ottobre 2013, rafforza le regole e gli impegni di trasparenza e di responsabilità degli amministratori pubblici, introducendo anche nuovi obblighi per il sindaco, i consiglieri, gli assessori, i dirigenti comunali e chiunque eserciti un mandato mediante nomina o designazione del primo cittadino.
Il documento, composto da 23 articoli, indica concretamente come un amministratore pubblico possa, nella propria attività quotidiana, declinare i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore, previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione, e rappresenta anche uno strumento utile per esercitare un controllo democratico dei rappresentanti eletti in un ente pubblico.
10) NOMINATI I RAPPRESENTANTI CONSILIARI NELLE COMMISSIONI MENSA DEGLI ASILI NIDO E DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIE
A seguito dell’approvazione, nello scorso mese di ottobre, del nuovo regolamento per le Commissioni mensa degli asili nido e delle scuole dell’infanzia e primarie il Consiglio comunale ha proceduto alla nomina dei suoi rappresentanti per entrambi gli organismi.
L’aula ha nominato Gianni Porcellotti e Andrea Corsi, designati rispettivamente dai gruppi di maggioranza e di opposizione.
9) IN CONSIGLIO UNA RIFLESSIONE SULL’ATTUALITA’ DELL’ATTO DI INDIRIZZO NEI CONFRONTI DI FONDAZIONE MPS
Sia il sindaco Valentini sia il consigliere Corsi, con la sua interrogazione, hanno riconosciuto la necessità di aggiornare la forma delle relazioni con Palazzo Sansedoni
Il rapporto tra il Consiglio comunale e Palazzo Sansedoni ha costituito il tema dell’interrogazione presentata da Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) e sottoscritta anche da Massimo Bianchini (Nero su Bianco) e Marco Falorni (Impegno per Siena).
Il consigliere ha sottolineato “come, per i rinvii dovuti alla maggioranza, il Consiglio non abbia ancora approvato l’atto di indirizzo per i membri della Fondazione MPS di nomina comunale, in evidente contrasto con le necessità emergenti” e stigmatizzato la scelta del presidente Marcello Clarich “di non intervenire nell’aula consiliare – ha proseguito Corsi – per un confronto pubblico con i rappresentanti eletti dalla cittadinanza senese, rimarcando così l’attuale marginalità delle competenze di Palazzo Pubblico sulla Fondazione”.
Il consigliere ha, quindi, chiesto al sindaco “se ritenga che l’atto di indirizzo sia ormai uno strumento obsoleto, oppure meriti ancora di essere discusso e approvato dall’assise”.
Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato come l’approvazione del nuovo statuto di Fondazione MPS, avvenuta nel giugno 2013 durante il periodo commissariale di Palazzo Pubblico, “abbia consegnato, di fatto, alla Fondazione stessa – ha detto – una maggiore autonomia: un elemento spesso dimenticato dai consiglieri di opposizione, che continuano a chiedere un ruolo e un rapporto della Fondazione che appartiene al passato”.
“Pur avendolo subito – ha specificato Valentini – dobbiamo prenderne atto: oggi la Fondazione è un ente autonomo patrimonialmente e giuridicamente dagli enti che ne nominano la Deputazione. Una trasformazione pensata per scongiurare l’eccessiva ingerenza della politica, che a suo tempo ha prodotto una serie di storture e di effetti che abbiamo pagato e pagheremo a lungo”.
“E’ chiaro, quindi, che come Consiglio comunale – ha proseguito il sindaco – dobbiamo interrogarci sull’attualità e sull’efficacia dello strumento d’indirizzo nei confronti di Palazzo Sansedoni, che risale ai tempi nei quali potevamo considerare la Fondazione MPS più o meno come una “controllata” del Comune. Ripensare, quindi, l’atto d’indirizzo in qualcosa di più attualizzato, che permetta alla nostra azione di avere ancora valore e incisività”.
“Pur ricordando – ha aggiunto Valentini – come dalla validità del nostro atto d’indirizzo siano scaturite molte delle cose buone fatte dalla Fondazione in questo ultimo periodo, abbiamo evidentemente bisogno di uno strumento che parta dal rispetto della reciproca autonomia istituzionale e che consenta a questo Consiglio di orientare, stimolare e giudicare l’operato della Deputazione”.
“In ultima istanza – ha concluso il sindaco – rispondo all’interrogazione con una sollecitazione al Consiglio, al suo presidente e al presidente della Commissione consiliare competente. Poniamoci tutti insieme il tema di come aggiornare la forma delle relazioni tra Comune e Fondazione MPS, perché lo strumento attuale d’indirizzo appartiene al passato”.
Corsi si è dichiarato parzialmente soddisfatto “perché il sindaco – ha specificato – ha riconosciuto l’attualità del tema e la necessità di affrontarlo. Pur prendendo atto della nostra marginalità come Consiglio, non possiamo diventare una nullità assoluta nei rapporti con Palazzo Sansedoni”. “Propongo pertanto – ha concluso Corsi – di tenere degli incontri con i nostri quattro nominati, anche ogni quattro o sei mesi, per ridare centralità a quest’aula e ricostruire un rapporto di fiducia con la cittadinanza”.
8) IN CONSIGLIO IL TEMA DELLA TRASPARENZA SUL RECENTE PASSATO DI BANCA E FONDAZIONE MPS
Il sindaco Valentini ha risposto a un’interrogazione di Andrea Corsi
Un libro bianco per un’operazione di verità sulle vicende di Banca e Fondazione MPS. Facendo riferimento a quanto annunciato dall’amministrazione nel settembre 2013, in sede consiliare, circa la realizzazione di un documento sulla storia più recente di MPS, Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra), con un’interrogazione sottoscritta anche da Massimo Bianchini (Nero su Bianco) e Marco Falorni (Impegno per Siena), ha chiesto al sindaco “a che punto sia la redazione del documento, a chi sia stata affidata e quando sarà presentato, in modo da restituire al Consiglio e alla città la possibilità di capire quanto accaduto”.
Il sindaco Bruno Valentini ha accolto l’interrogazione “con favore, perché permette di spiegare, ancora una volta – ha specificato – alcuni punti fondamentali su un elemento portante del nostro operare amministrativo: quello della trasparenza. Fin dal nostro insediamento, infatti, ci siamo posti l’obiettivo di fare chiarezza sul recente passato di Banca e Fondazione MPS per capire com’è possibile che siano stati compiuti certi errori e chi siano stati i responsabili. Un’operazione da affiancare, chiaramente, all’ottimo lavoro che sta svolgendo la Magistratura, tra l’altro già pervenuta ad alcune sentenze”.
“La nostra iniziativa – ha proseguito il sindaco – andava proprio nella direzione di un percorso di verità e trasparenza. Un obiettivo che possiamo dire di aver già in parte raggiunto grazie alla determinazione con cui abbiamo scritto, il 10 ottobre 2013, agli altri enti nominanti la Deputazione per giungere ufficialmente alla richiesta, nei confronti di Palazzo Sansedoni, di far luce sulle eventuali responsabilità amministrative degli organi uscenti e precedenti”.
“I quattro deputati di nomina comunale – ha aggiunto Valentini – sono stati contestualmente invitati ad aprire un percorso di ricerca di responsabilità. Anche a seguito di questa nostra azione, la Fondazione MPS ha quindi deciso, con grande coraggio e sensibilità, di attivare un’azione di responsabilità finalizzata a rispondere alla legittima domanda di giustizia della comunità senese”.
“In sostanza – ha continuato Valentini – gli obiettivi di trasparenza e chiarezza, che ci ponevamo in riferimento al cosiddetto “libro bianco”, possano essere raggiunti più efficacemente grazie alla doppia azione di responsabilità e di risarcimento sollecitata dalla maggioranza consiliare e dall’amministrazione comunale: sia nei confronti dei precedenti amministratori di Fondazione MPS, sia nei confronti dei soggetti bancari e finanziari che quelle operazioni hanno permesso. E questo non è un elemento da trascurare, perché segna un vero distacco tra gli amministratori di ieri e di oggi di Palazzo Sansedoni”.
“Su questo – ha concluso il sindaco – voglio essere chiaro: non mi darò pace fino a che non sarà fatta luce su tutte le responsabilità degli enormi danni subiti dalla comunità senese”.
Corsi ha ringraziato per la risposta “pur ritenendola non puntuale – ha detto il consigliere – ed espressione di un progetto politico da avversare, non rispondente alla ricerca della verità, che porta a pensare che il libro resterà bianco proprio perché senza pagine scritte”. “Ho piuttosto la sensazione – ha concluso il consigliere – che la verità resterà sepolta dentro Palazzo Sansedoni, come dimostra la grande assenza dei deputati di nomina comunale e del presidente Clarich, i quali non sono mai venuti a misurarsi in Consiglio”.
7) QUANTO HA SPESO IL COMUNE NEL 2014 PER IL PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO?
L’assessore Balani ha risposto a Bianchini, Falorni e Corsi
“Dal sito governativo – ha introdotto Massimo Bianchini (Nero su Bianco) si apprende che nel 2014 il Comune ha speso 14milioni e 186mila euro per il personale a tempo indeterminato. In rapporto alla sua popolazione è la spesa maggiore tra i capoluoghi toscani”. Parametrando a 100 in rapporto ai cittadini, ha detto il consigliere, firmatario dell’interrogazione insieme a Marco Falorni (Impegno per Siena) e Andrea Corsi (Moderati di centrodestra) “l’Ente meno costoso è Prato perché Siena sostiene un costo pari a 251, Arezzo si attesta a 121, Pisa a 165 e Firenze a 169”. “Come si spiega – ha chiesto – questo costo abnorme, e come rendere sostenibile per il 2015 una tale spesa in relazione alla fiscalità locale, già altissima, a carico dei cittadini?”.
“La cifra – ha risposto l’assessore al Personale Mauro Balani – rilevata dal consigliere sul sito governativo si trova sotto il codice SIOPE 1101, un codice che non fa distinzione fra compensi relativi all’anno di competenza o anni precedenti; quindi occorre molta cautela ad assumere tale dato quale indicatore di costo”.
Balani nell’evidenziare che l’Amministrazione senese sostiene una spesa di personale, rispetto ai suoi abitanti, più alta perché la città offre servizi non solo ai residenti, ma anche a turisti e studenti universitari, ha sottolineato “L’altissimo divario fra frequenza e residenza che va letto anche in considerazione della presenza del polo ospedaliero, e sul fatto che molti servizi sono strutturati sulla frequenza media e non sulla residenza”.
“Circoscritto il quadro di riferimento – ha proseguito – il problema ne esce sicuramente ridimensionato ma non per questo inesistente tenuto conto, anche, della contratta capacità di spesa degli Enti locali. Merita, però, ricordare che la voce di costo per il personale a tempo indeterminato discende da un capitolo di spesa strutturale dove i margini di intervento sono limitati, tranne in fase di dissesto. Inoltre le recenti riforme pensionistiche non hanno certo agevolato il compito degli amministratori”. Al di là degli effetti mediatici che possono produrre i valori assoluti l’assessore ha ricordato le iniziative intraprese per il contenimento della spesa. “la più importante è stata la dichiarazione di esubero su alcuni profili e il relativo programma di pensionamento in deroga alla normativa vigente ricorrendo ai requisiti antecedenti la riforma Fornero a fronte di un impegno dell’Amministrazione alla mancata copertura, per almeno due anni, dei 39 posti lasciati liberi”.
Il quadro della spesa negli ultimi quattro anni ha infatti registrato una diminuzione che dal 2014 al 2010 ha prodotto un risparmio di 4milioni e 156mila euro pari a -14,25%; dal 2014 al 2012 -980mila euro pari a -3,77% e con una proiezione del 2015 sul 2014 di -563mila euro (-2,25%).
Balani ha infine sottolineato come “il personale non sia solo ascrivibile alla voce di costo, perché può essere anche fonte di entrate per servizi resi ad altre autonomie locali, o di economie nel caso si receda da esternalizzazioni di attività”. “L’altra direzione che stiamo seguendo è quella dell’ottimizzazione dell’attività di alcuni uffici dove sono presenti adeguate dotazioni organiche e competenze”.
In effetti la convenzione con l’Anci, per la gestione di settori specialistici come la previdenza in favore di piccoli comuni della bassa Toscana, che non hanno professionalità specifiche per questa materia costituirà un’entrata economica a beneficio delle casse comunali; così come la gestione degli incassi in house dei tributi TARI e TASI, ricondotta nell’ordinaria operatività degli uffici. Un beneficio, questo, stimabile in almeno 300mila euro.
Il consigliere Bianchini nel far notare che i dati pubblicati sul sito governativo non corrispondono a quanto dichiarato dall’assessore ha informato che ripresenterà una nuova interrogazione così da avere una risposta esaustiva su quanto richiesto.
6) ADESIONE DEL COMUNE DI SIENA AL “PATTO DEI SINDACI – COVENANT OF MAYORS” IN TEMA DI ENERGIA SOSTENIBILE
Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha dato mandato al sindaco Bruno Valentini di firmare il “Patto dei Sindaci – Covenant of Mayors”, aderendo alle iniziative della Commissione Europea in tema di clima ed energia sostenibile, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 20% entro il 2020 e di aumentare, nel contempo, l’efficientamento energetico. Il documento prevede, prima di tutto, l’impegno da parte delle amministrazioni comunali di dotarsi di un “Piano di azione per l’energia sostenibile” (PAES), che individui e programmi, nel dettaglio, le azioni specifiche per la riduzione dei consumi e delle emissioni climalteranti e per l’efficientamento energetico nel proprio territorio di competenza.
Con l’adesione al Patto il Comune, entro un anno dalla firma, dovrà predisporre e approvare il PAES contenente anche l’Inventario base delle Emissioni (IBE), sul quale saranno individuati e calcolati gli obiettivi e le modalità di riduzione. Ogni due anni dalla presentazione del Piano dovrà essere presentata una relazione di attuazione per la valutazione, monitoraggio e verifica dei risultati.
L’Ente si impegna, inoltre, a organizzare le giornate dell’energia, in collaborazione con la Commissione Europea, permettendo ai cittadini di beneficiare direttamente delle opportunità e dei vantaggi offerti da un uso più intelligente dell’energia, e a partecipare e contribuire alla conferenza annuale dei sindaci dell’Unione Europea.
Le ricadute positive riguarderanno non solo l’ambiente e la salute dei cittadini, ma anche gli obiettivi concreti di risparmio energetico (a partire dall’illuminazione pubblica) e dunque di bilancio comunale, così come la migliore vivibilità della città (mobilità sostenibile) e la riqualificazione energetica, da parte anche dei cittadini, del patrimonio immobiliare.
5) L’ASSESSORE FERRETTI RISPONDE SUI TEMPI DI ATTESA PER LE VISITE LOGOPEDISTICHE
Giuseppe Giordano ed Eugenio Neri (Siena Rinasce) partendo da un articolo uscito sulla stampa locale, nel quale si denunciavano sette mesi di attesa per la visita di un bimbo da parte di neuropsichiatra, hanno presentato un’interrogazione per avere informazioni da parte dalla ASL 7 sui tempi di attesa per colloqui e visite logopedistiche. Giordano nell’evidenziare come “tempi di attesa così lunghi siano inammissibili soprattutto quando si tratta di bambini per i quali, come nel caso di specie, cure e terapie immediate sono essenziali per l’apprendimento e la crescita psico-fisica”, ha chiesto “se il caso in questione risponde ad un episodio isolato e per quali circostanze si è verificato”.
L’assessore alla sanità Anna Ferretti nel dare lettura di quanto risposto dal Direttore sanitario Simona Dei ha informato che la nuova direzione USL, da poco insediata, ha già preso in esame la questione sia per le visite con neuropsichiatra infantile sia per le valutazioni/trattamenti di logopedia e neuropsicomotricità. “Consapevoli dei disagi – ha detto l’assessore – l’Azienda, come comunicato dalla Dei, sta provvedendo a integrare le risorse professionali, così da dare risposte in tempi ragionevoli e rivedere tutti gli appuntamenti fissati a lungo termine. Mentre il bambino segnalato nell’articolo uscito il 18 novembre ha potuto effettuare l’incontro per la diagnosi lo scorso 28 novembre”. L’assessore ha inoltre comunicato che “per l’inclusione scolastica dei minori con riconoscimento della L. 104/92, che implica l’impiego di molte risorse, la Salute Mentale Infanzia e Adolescenza della USL7 sta provvedendo, in accordo con l’Ufficio Scolastico territoriale, ad aggiornare i dirigenti scolastici sulle modalità di invio ai servizi sanitari, in modo da ridurre uno dei fattori che fanno aumentare le liste di attesa”.
“Vorrei segnalare – ha concluso – anche lo sportello autismo, frutto della sinergia tra l’Ufficio scolastico e la Salute Mentale Infanzia e Adolescenza”.
Giuseppe Giordano si è dichiarato soddisfatto per la risposta ricevuta dalla ASL 7 “franca e non burocratica” e “per l’impegno dimostrato dall’assessore, di cui non avevo dubbi, a vigilare affinché il problema non si ripresenti”. “Delusione e amarezza rimane, invece, per il fatto che necessiti un articolo di giornale per ridurre l’attesa di una visita. Circostanza che conferma la necessità di denunciare, anche in Consiglio comunale, episodi di cattiva gestione affinché gli stessi non si ripetano”.
4) L’USO DELLA FORTEZZA MEDICEA AL CENTRO DI UN’INTERROGAZIONE PRESENTATA DA BIANCHINI, STADERINI E GIORDANO
Sull’uso della Fortezza Medicea, in occasione dei festeggiamenti per l’ultimo dell’anno, l’interrogazione presentata oggi da Massimo Bianchini (Nero su Bianco), Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra) e Giuseppe Giordano (Siena Rinasce).
Nello specifico il consigliere Bianchini, dopo aver elencato i vari appuntamenti musicali che nella sera del 31 dicembre si sono susseguiti fino alle 5 del mattino successivo, sotto il tendone allestito all’interno della Fortezza, ha chiesto se “è possibile organizzare una qualsiasi manifestazione pubblica in un ambiente che non ha i requisiti di sicurezza; se era stato richiesto il parere della Commissione vigilanza sui pubblici spettacoli , e quali le prescrizioni fornite”.
L’assessore ai lavori pubblici Paolo Mazzini nel confermare che effettivamente alla data del 31 dicembre i lavori per la messa in sicurezza dei bastioni e delle cortine rettilinee non erano stati ancora effettuati, visto che la gara si è appena svolta e gli interventi saranno realizzati nei prossimi mesi, ha informato che come negli anni passati la Fortezza abbia ospitato manifestazioni pubbliche come la Festa de l’Unità. “Le Commissioni di Vigilanza sul pubblico spettacolo – ha detto Mazzini – hanno sempre prescritto che i tratti più bassi: quello soprastante il parcheggio del Pallone, fosse recintato e inaccessibile. Nel caso in oggetto la Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha esaminato la richiesta dei committenti il 23 e 29 dicembre scorsi, con un sopralluogo finale il 31. Tra le varie prescrizioni fornite, non era prevista quella relativa alla sistemazione dei parapetti perimetrali, in quanto l’accesso ai viali soprastanti l’arena centrale era interdetto per tutta la durata della manifestazione attraverso cancellature presidiate da personale qualificato, così come da documentazione presentata”. L’assessore, ha, inoltre, informato che i ristoranti aperti all’interno dei bastioni avevano messo a disposizione le loro uscite di sicurezza.
“Mi dichiaro parzialmente soddisfatto – ha detto Massimo Bianchini – perché l’assessore ha risposto solo ad una delle due domande, eludendo quella dove si chiedeva se era possibile organizzare manifestazioni pubbliche senza i requisiti di sicurezza”.
3) NERI E GIORDANO CHIEDONO INFORMAZIONI SULLA EX SCUOLA ALFIERI E SULLA TOZZI
Con una specifica interrogazione i consiglieri Giuseppe Giordano e Eugenio Neri (Siena Rinasce), hanno chiesto se è stato tolto il vincolo di destinazione d’uso alla ex scuola Alfieri, vista l’intenzione della Giunta comunale di utilizzare la struttura per trasferirci la Coop di Uncinello.
Neri nel chiedere “se erano previste altre forme di utilizzazione e, nel caso, il perché delle non trasformazioni”, ha domandando inoltre “per quali motivi non si è ricorso ai fondi per l’edilizia scolastica, così da effettuare il recupero del plesso e soddisfare le esigenze della scuola primaria, secondaria di primo grado e dell’asilo di Petriccio-Belriguardo; e se all’interno della elementare F. Tozzi si trovino dei locali destinati ad altra funzione e per quale motivo”.
“Per quanto concerne l’edificio della ex scuola Alfieri – ha risposto l’assessore all’Urbanistica Stefano Maggi – gli uffici hanno predisposto la variante urbanistica in quanto la destinazione a distretto sanitario e poliambulatorio, prevista dal vigente Regolamento Urbanistico, non è più di interesse dell’USL 7. La destinazione prevista dalla variante adottata dal Consiglio lo scorso 10 febbraio prevede destinazione commerciale e pubblici esercizi, artigianato di servizio e residenziale, con esclusione del piano terra, oltre alla possibilità di ospitare servizi sociali e ricreativi”. “Inoltre – ha fatto presente l’assessore – la superficie utile lorda complessiva, prevista dalla variante non supererà quella esistente. Verrà emanato un bando per la vendita di questo edificio. Mentre gli spazi della scuola Tozzi sono tutti utilizzati dall’istituto scolastico, solo precedentemente uno spazio all’interno dell’immobile ha ospitato un centro civico di quartiere”.
Eugenio Neri, nel ringraziare per la chiarezza della risposta, si è dispiaciuto nel prendere atto che il Comune aveva un immobile di un certo valore architettonico, risultato mal tenuto da chi l’aveva presa in uso: l’USL. “Il Comune – ha evidenziato – per la parte immobiliare, ha lasciato dei beni a chi non lo meritava. Lo dimostrano i fatti. Mi auguro che questo ci serva da monito per gli anni futuri perché, a parte il caso particolare, dispiace vedere, come ha detto l’assessore, che sarà destinato a opere di uso sociale, ma cosa c’è di più sociale di una scuola all’interno di un quartiere? Diventa sociale un centro commerciale? Dal nostro punto di vista no”.
2) A CHE PUNTO E’ IL REGOLAMENTO URBANISTICO?
L’assessore Maggi risponde all’interrogazione di Siena Rinasce
“A che punto è – hanno chiesto Giuseppe Giordano ed Eugenio Neri (Siena Rinasce) – lo stato di attuazione delle previsioni contenute nel Regolamento Urbanistico approvato del 2011, soprattutto per quanto riguarda le richieste presentate dai cittadini compatibili con il suddetto Regolamento?”
L’assessore all’Urbanistica Stefano Maggi, nel ricordare l’articolata normativa che dal 2005 a oggi ha interessato l’urbanistica, soprattutto per quanto concerne il monitoraggio che i Comuni devono effettuare sugli effetti dei propri strumenti di pianificazione territoriale ha informato che “gli uffici hanno predisposto una procedura informatizzata tramite il SIT (Sistema Informativo Territoriale) per il rilevamento e aggiornamento dei dati utili all’analisi del monitoraggio, derivanti dalle pratiche edilizie presentate”. “Il sistema informatizzato predisposto – ha proseguito Maggi – che consente di avere un database implementabile e sempre aggiornato, ha già prodotto i primi dati comunicati all’Amministrazione lo scorso novembre. Per quanto riguarda le nuove previsioni siano poco oltre il 6%, mentre sul recupero abbiamo superato il 50%, simbolo del fatto che si sta finalmente affermando una cultura del riuso”.
Giordano è intervenuto chiedendo ulteriori specificazioni. “Permane un dubbio: perché le nuove previsioni urbanistiche sono ferme al 6% e il recupero dell’esistente si attesta oltre il 50%? Dipende dalle carenze di istanze o da richieste avanzate dai cittadini che non hanno avuto seguito?”.
“Riguardo alle previsioni del 2011 – ha specificato l’assessore Maggi – emerge che a Siena sono presenti 41mila le unità immobili su 54mila residenti, un numero enorme rispetto ai cittadini, quindi il dato del 6% in parte deriva da questo. C’è un invenduto molto forte sull’usato, e abbastanza alto sul nuovo, quindi la previsione di espansione fatta nel 2011 non è più legata alla realtà attuale. Inoltre molte richieste avanzate dai cittadini non hanno avuto seguito perché riguardanti interessi contrastanti su terreni in comproprietà”.
“Troppo semplice dichiararsi insoddisfatti – è esordito Giordano – non per la disponibilità e la risposta dell’assessore, bensì per la continuità politica data negli anni dalle varie amministrazioni. Ai cittadini non è stata data la possibilità di capire dove stavano i problemi. L’auspicio è che il prossimo Regolamento sia profondamente diverso”.
1) IL SINDACO VALENTINI RISPONDE SULLE SPESE PER INCARICHI ESTERNI
“Il milione e 826mila euro sono spese impegnate prima che questa amministrazione si insediasse, non si riferiscono a consulenze esterne, bensì a investimenti per la riqualificazione urbana e lo sviluppo provinciale del territorio”
Marco Falorni (Impegno per Siena), Massimo Bianchini (Nero su Bianco) e Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra), durante la seduta consiliare di oggi hanno chiesto informazioni in merito alle spese per incarichi professionali esterni pagate dal Comune.
Falorni durante l’esposizione dell’interrogazione ha fatto notare che, come appare sul sito governativo, lo scorso anno l’Amministrazione ha pagato 1milione e 826mila euro, con un aumento di 431mila euro rispetto al 2013 “confliggendo con la politica di austerità promessa e annunciata dal Comune”. Il consigliere, nel riportare i costi di altre realtà locali: Poggibonsi 4.772 euro nel 2014 e 12.820 nel 2013, Colle Val d’Elsa 9.516 a fronte dei 16.878 dell’anno precedente, così come quelli di altri capoluoghi come Matera e Arezzo che nello stesso arco temporale le hanno ridotte, rispettivamente, del 54% e del 57%, ha chiesto al Sindaco di “giustificare l’abnorme spesa sostenuta e di conoscere quali sono state le voci principali voci che l’hanno determinata”.
“I pagamenti effettuati dal Comune – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – sono spese impegnate precedentemente al 2013, prima dell’insediamento di questa Amministrazione. Non si tratta di spese per consulenza, ma di spese per investimenti come evidente dal primo numero del codice SIOPE che identifica il titolo “2” (spese in conto capitale). Fanno riferimento al PRUSST (Programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio) promossi dall’allora Ministero dei Lavori Pubblici, con l’obiettivo di ampliare e riqualificare le infrastrutture della provincia di Siena”.
In effetti i finanziamenti PRUSST, stanziati dieci anni fa, riguardarono i costi di progettazione di nuove opere e, successivamente, sono stati destinati al trasferimento di cofinanziamenti ad altri Enti, tra i quali la Provincia di Siena e al Comune di Monteriggioni per la realizzazione di opere di viabilità come gli svincoli di Maltraverso e di Montarioso.
“Il sito governativo – ha proseguito il sindaco – utilizza da alcuni mesi i dati SIOPE per dare la sintesi delle spese delle pubbliche amministrazioni secondo una prospettiva di open data. Una lettura che, specie in prima fase, stimola l’interesse pubblico, ma si presta, anche, a molte colorite interpretazioni, in verità non sempre puntali, per questo i nostri uffici contabili stanno attuando una nuova verifica delle codifiche SIOPE apposte sui titoli di spesa, non limitandosi all’abbinamento semiautomatico fornito dalla procedura, ma verificando l’attualità della codifica rispetto alle spese che si vanno di volta in volta a pagare”. “Comunque – ha concluso il primo cittadino – le nostre spese per consulenze sono assolutamente contenute e modeste, riferite prevalentemente ai costi delle attività veterinarie relative al protocollo equino di selezione dei cavalli per il Palio”.
Marco Falorni nel dichiararsi insoddisfatto, perché dalla risposta ottenuta non ha avuto indicazioni relative alle principali voci di spesa sostenute dal Comune, ha ribadito come “90-100mila euro siano comunque troppi rispetto a quanto spendono altri capoluoghi”.
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