Nel pomeriggio di ieri, venerdì 6 febbraio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siena hanno arrestato, a Pisa, in esecuzione di decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Siena, due fratelli albanesi ritenuti responsabili di rapina e numerosi furti in abitazione commessi a Monteroni d’Arbia, Sovicille, San Quirico d’Orcia, Murlo, Rapolano Terme, Asciano e Castel del Piano nello scorso mese di gennaio, per un danno complessivo di circa 50mila euro.
Le indagini, svolte attraverso servizi di pedinamento uniti ad attività investigative basate anche sugli identikit forniti da alcuni testimoni, hanno permesso di individuare un affiatato duetto, che effettuava dei veri e propri raid ai danni di quartieri o abitazioni più isolate, asportando dalle case monili in oro, capi di abbigliamento griffati e contanti, per darsi poi alla fuga attraverso auto “pulite”, parcheggiate in posizioni piuttosto distanti dagli obiettivi presi di mira.
In una occasione, verificatosi in data 9 gennaio a Monteroni d’Arbia, dopo essersi introdotti all’interno dell’abitazione dopo l’effrazione della finestra posta al piano terra, erano stati sorpresi dal proprietario che rientrava in casa. In tale frangente, nonostante scoperti, si erano impossessati comunque di alcuni oggetti in oro e, nella fuga, avevano colpito il malcapitato alla testa dileguandosi nelle campagne antistanti. La vittima era stata poi soccorsa e medicata dal personale del 118 intervenuto sul posto.
I due, le cui iniziali sono F.N. 24enne e A.N. 20enne, erano soliti dimorare nel comune di Monteriggioni, ma ieri, dopo aver fatto le valigie al cui interno avevano celato della refurtiva asportata negli ultimi furti in abitazione, si erano recati presso l’aeroporto di Pisa per fare rientro in Albania. I militari del Nucleo Investigativo, intuite le loro intenzioni, sono riusciti in extremis a fermarli poco prima dell’imbarco sull’aereo di linea e a recuperare la refurtiva contenuta nei loro borsoni, peraltro già stivati all’interno dell’aeromobile.
Il due fratelli si trovano ora ristretti nel carcere di Pisa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Siena. Le attività di investigazioni sono state coordinate dal Procuratore Capo dr. Salvatore Vitello e dal Sostituto Procuratore Dr. Nicola Marini.