Il 2 Luglio 1928 il famosissimo fantino Picino montava la cavalla Lina per l’Oca e tentò di neutralizzare il favorito cavallo della Civetta, inviandogli un “killer” a bloccarlo con il nerbo, il collega Randellone, e poi ingaggiò altri due fantini per proteggere la sua corsa. Così l’Oca vinse il Palio ma il bizzosissimo mossiere fece condannare Randellone alla sospensione a vita dal Palio, a Picino invece fu imposto il blocco per quattro Palii. Quest’ultimo si imbestialì al punto di scrivere al Re Vittorio Emanuele Terzo, grande appassionato di Palio. Il quale rispose che non avrebbe potuto far nulla in suo aiuto perché al Palio il giudice di Siena contava più di un Sovrano.
Altro mossiere famoso, ma per motivi diversi, fu Paolo Casilli che nel ’57 si presentò a Siena dal Valdarno con un cappellone da cow boy, qualificandosi esperto “datore di mosse”. Fu messo sul verrocchio da dove subito arringò i fantini: “Guardate la mi’ mana”. Voleva dire che al momento della partenza avrebbe abbassato la mano per facilitare “la scappata” a tutti i concorrenti. Così fece varie volte.
Palio di luglio 1959. Alla quarta prova Paolo Casilli il texano abbassò la mano, ma si dimenticò di abbassare il canape. I cavalli sbatterono il petto e il famoso fantino Saro Pecoraro detto Tristezza fece il “capitombolo”- come si dice – e andò a sbattere disastrosamente col volto sul tufo.
Il texano fu immediatamente convocato in Comune e sostituito da un altro mossiere dotato di frustino: Carlo Andrea Fagnani (pare fosse parente dell’altro frustatore Benvenuti) il quale invalidò tutte le mosse che non erano eseguite a puntino.
Si dovette estrarre una seconda lista con un nuovo ordine di partenza. Tristezza, con la faccia piena di cerotti, è al primo posto al canape e si lancia con Salomè alla riscossa. Inutile la concorrenza di Uberta de Mores, cavallina sorella (ma meno veloce). Quella volta Salomè e Tristezza per l’Aquila volarono più in alto di tutti…
Il cow boy del Valdarno non cavalcò più verso il Palio. Oggi al nuovo mossiere dunque “occhio” e tanti auguri.