“Ora non veniteci a dire che non lo sapevate, e che vi siete comportati da risanatori. Non potevate non sapere: lo dice chiaramente Montomoli nella sua prima intervista a La Nazione. “Quando si aprirono i templi massonici ai cittadini – racconta Montomoli – io spiegai cosa eravamo e cosa facevamo”. Così interviene Pierluigi Piccini, consigliere comunale capogruppo di Per Siena.
“Non siete dei risanatori perché avete gestito tutto con leggerezza – prosegue Piccini -, senza tenere conto delle regole che voi stessi vi siete dati. Forse speravate che tutto rimanesse nel detto, non detto a livello locale perché non riuscivate a trovare un candidato credibile e Montomoli è stata la scelta dettata dall’angoscia di rintracciare il rappresentante del centrodestra.
Facendo così avete messo in difficoltà i vostri alleati, gli stessi elettori che fanno riferimento a Fratelli d’Italia e non solo. Qualcuno potrebbe pensare che tutto ciò ci dovrebbe fare piacere.
Non è così: a noi interessa un confronto vero tra avversari che hanno a cuore il bene e il futuro della città, che abbiano la credibilità necessaria. Una credibilità che, per quanto vi riguarda, è stata messa in forse da una gestione a dir poco dilettantistica.
Ed è un atteggiamento che sta penalizzando le stesse istituzioni, che Fazzi con le sue dimissioni ha messo drammaticamente in evidenza. Le istituzioni non appartengono solo a una parte, ma a tutti i cittadini.
L’appoggio che state dando a De Mossi stravolge il voto del 2018, per far diventare il Comune lo strumento di una campagna elettorale a pieno vantaggio dei vostri avversari. Non avendo neppure la sensibilità politica di staccare la spina.”