Si è tenuta questa mattina a Monteroni d’Arbia, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, nonché di molti cittadini, la Commemorazione del 41O anniversario dell’uccisione dei Carabinieri Euro Tarsilli e Giuseppe Savastano, colpiti a morte il 21 gennaio 1982 da un gruppo di terroristi appartenenti all’organizzazione Prima Linea che, dopo una rapina in una banca alle porte di Siena erano saliti su un autobus della linea Siena-Montalcino fermato poi ad un posto di blocco disposto dai Carabinieri presso la zona industriale a sud di Monteroni d’Arbia.
Proprio nel corso di tale operazione uno dei terroristi sparò contro i Carabinieri in servizio numerosi colpi d’arma da fuoco. I due carabinieri ausiliari, Savastano e Tarsilli, morirono sul colpo, il Maresciallo Capo Augusto Barna, Comandante della stazione dei Carabinieri di Murlo, sebbene ferito rispose al fuoco in direzione dei malviventi colpendone mortalmente uno e ferendone un altro. Nel corso delle ricerche organizzate a seguito dell’evento delittuoso e delle relative indagini vennero arrestati sei componenti del gruppo terroristico, tutti appartenenti al gruppo denominato Prima Linea e successivamente condannati.
Erano presenti, stamattina, anche i familiari dei due Carabinieri che rimasero uccisi, Tarsilli e Savastano, oltre del Maresciallo Capo Augusto Barna, ed i ragazzi della Scuola Media R. Fucini di Monteroni d’Arbia, con i quali l’Amministrazione comunale e l’Arma dei Carabinieri avevano già tenuto un incontro all’insegna della memoria nella giornata di venerdì scorso.
“Alle volte a me sembra che si perda il senso della realtà, sembra di discutere del nulla – ha dichiarato il Sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni – addirittura si assiste al tentativo di taluni di mettere in contrapposizione i diritti personali al bene comune vale a dire la libertà con la sua essenza. Questo tipo di contrapposizioni ci riportano a quel 1982, quando attraverso il terrore alcuni cercavano di dividere le nostre comunità. Insieme abbiamo vinto allora e dobbiamo tenerlo presente anche oggi. Dobbiamo ricordarci che nulla è acquisito per sempre.”
Una piccola comunità, quella monteronese, ma in continua crescita, che mostrò unità e senso civico quaranta anni fa stretta nella paura e nel terrore, e che ancora oggi, di fronte ai pericoli latenti che possono minacciare la nostra sicurezza e la nostra democrazia, sente il bisogno di non dimenticare quei tragici momenti.
“Oggi il nostro Paese e l’intera Europa sono ancora minacciati dal terrorismo, ma siamo tutti più consapevoli di cosa voglia dire contrastarlo e lo siamo anche grazie al sacrifico di Euro e Giuseppe.”
Una giornata all’insegna della memoria, quest’anno come ogni anno da quel lontano gennaio del 1982, che allo stesso tempo ha ricordato a tutti quanto siano ancora attuali i temi affrontati, quali libertà, democrazia, rispetto degli altri e delle istituzioni.
“Dobbiamo stare uniti – ha concluso il Sindaco Berni – dobbiamo sentirci vicini e parte di una comunità. Dobbiamo mettere al centro il rispetto degli altri, di noi stessi e credere nelle competenze che le istituzioni ci consegnano. Noi dobbiamo e vogliamo restare uniti e lo dichiariamo oggi, ricordando Euro e Giuseppe, assieme alle autorità ed ai loro colleghi, li ricordiamo come italiani che si sono esposti in prima persona per il progresso dei valori civili e della libertà. Sta a noi dare continuità e futuro a quel Paese libero e sano che hanno provato a costruire e che ci hanno consegnato.”
Dopo la Santa Messa celebrata nella Parrocchia dei SS. Giusto e Donato in Monteroni d’Arbia, la cerimonia si è conclusa con la deposizione delle corone presso il Monumento realizzato anni fa in memoria dei Carabinieri caduti in quel tragico attentato del 1982, proprio sul luogo della disgrazia.