Anche la Fondazione Monte dei Paschi di Siena ha voluto rispondere all’appello lanciato dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, per sostenere, in vista del Natale, le persone arrivate in Italia in fuga dai loro Paesi.
È stato infatti previsto un contributo importante che verrà devoluto alla Caritas diocesana, così da sostenere i richiedenti asilo che ogni giorno vengono accolti per mangiare e dormire in varie strutture: a Rencine, ad Arbia e a Siena, in particolare presso il centro di via Mascagni dove sono in corso i lavori per l’istallazione di un sistema di riscaldamento nuovo e più efficiente.
“Siamo da sempre attenti alle varie emergenze della comunità e contribuiamo concretamente ai bisogni territoriali per l’accoglienza di persone, fra cui spesso minori, costrette a fuggire dalla propria terra. Nel corso del 2022 abbiamo sostenuto Caritas, e altre realtà locali del terzo settore, con una serie di interventi a carattere umanitario, sanitario e sociale. – afferma Carlo Rossi, presidente Fondazione Mps -. Complessivamente sono state finanziate iniziative per oltre centocinquantamila euro per fronteggiare le emergenze, da ultimo dei migranti pachistani, ma, in particolare, dei profughi provenienti dall’Ucraina, sostenendo, a livello locale, l’accoglienza di studenti, docenti e ricercatori ucraini e russi e favorendo l’organizzazione dei campi estivi per bambini ucraini. La nostra Fondazione, inoltre, ha aderito, a livello nazionale, all’iniziativa per l’emergenza Ucraina promossa da ACRI.”
“Al momento – spiega Anna Ferretti, dell’equipe Caritas – sono 50 le persone che stiamo ospitando per la notte, ma sappiamo che altre sono costrette a dormire alla stazione. Ogni giorno, invece, sono circa 80 i pasti che distribuiamo. Ringraziamo davvero – aggiunge Ferretti – la Fondazione, perché ci permetterà di portare avanti il nostro impegno, sia per quanto riguarda l’accoglienza notturna, sia per i pasti e per la possibilità di offrire a queste persone indumenti puliti con cui cambiarsi. Vogliamo che l’accoglienza che offriamo sia dignitosa e anche corretta da un punto di vista igienico sanitario. È da maggio – conclude – che siamo impegnati su questi fronti, e noi come le altre realtà di volontariato con cui collaboriamo, siamo provati da questo impegno. Questo contributo ci darà modo di proseguire l’impegno, a noi come Caritas ma anche ad altre tre associazioni, la Corte dei Miracoli, Auser Siena e Misericordia, perché da soli non possiamo fare niente, mentre insieme riusciamo a raggiungere risultati importanti”.