“Il sindaco De Mossi ha convocato istituzioni, Contrade, autorità e associazioni per domani 3 ottobre ‘Tutti uniti contro la crisi’, per un confronto su come muoversi come Amministrazione per destinare a famiglie ed imprese il fondo da un milione 340 mila euro, stanziato con la variazione di bilancio approvata nell’ultimo Consiglio comunale. Questa manovra è stata propagandata per il caro energia, senza specificarne regole e beneficiari, perché si sapeva che sarebbe arrivato un grande intervento del Governo, com’è accaduto quasi in contemporanea con nuovi bonus famiglie e crediti d’imposta per le imprese.” Così interviene Alessandro Masi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale.
“La posizione del Gruppo consiliare e del Partito Democratico sul punto è stata chiara – prosegue Masi -: in una fase di crisi cicliche sempre più frequenti, le famiglie e le imprese si aiutano non solo con le agevolazioni, ma prima di tutto con meno tasse e più servizi. Come hanno dimostrato i quasi 40 milioni di risorse aggiuntive statali negli anni del Covid al Comune di Siena, le agevolazioni risolvono il bisogno di oggi, ma non costruiscono soluzioni di medio e lungo periodo. Sul caro energia, ad esempio, il Comune sostenga la costruzione di comunità energetiche di quartiere e di aree produttive o di servizi.
“Comunque, dato che su questo tema la voce dell’opposizione non cambia la scelta dell’Amministrazione, almeno si tenga conto che oltre alle famiglie e alle imprese è in sofferenza anche il terzo settore della città, la cosiddetta sussidiarietà, che a Siena, invece, dimostra spesso un ruolo primario e decisivo nella risposta ai nuovi bisogni, soprattutto di questi ultimi anni.
Si pensi, ad esempio, alle associazioni che hanno in carico il trasporto sanitario: tra Covid e caro carburante Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa non ce la fanno più, nonostante le risorse stanziate dalla Regione Toscana già a luglio e l’emendamento presentato da Simone Bezzini alla Conferenza Stato-Regioni per il Governo e il Parlamento in fase di conversione del decreto Aiuti ter per i ristori al terzo settore. Patiscono anche le organizzazioni impegnate nel sociale: la Caritas raccontava giorni fa del caro bollette ed alimenti. E poi le associazioni impegnate sul versante della non autosufficienza e nell’auto-aiuto, nell’ambito culturale e ricreativo a quello sportivo: ci ha colpito tutti l’appello del presidente UISP Simone Pacciani per sostenere il funzionamento della piscina dell’Acquacalda. Dopo il Covid, infatti, tutte le azioni che promuovono la socialità sono importanti, soprattutto per i giovanissimi.
Così, pensare anche al terzo settore – conclude Alessandro Masi – significa sorreggere un tessuto connettivo della città che, insieme alle Contrade, a sua volta aiuta la vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese”