“La normativa che regola il lavoro dell’Ufficio comunicazione dovrebbe essere la legge 150 del 2000 che disciplina l’attività di comunicazione e informazione della pubblica amministrazione e quindi anche del Comune di Siena. Viene così chiarito il ruolo delle attività di comunicazione e di informazione e viene evidenziata la loro importanza per il funzionamento delle stesse amministrazioni pubbliche nel rapporto con i soggetti interni ed esterni.” Così interviene il consigliere comunale di Sena Civitas, Pietro Staderini.
“Lo scopo – prosegue Staderini -è quello di favorire la conoscenza delle leggi al fine di facilitarne l’applicazione, favorire l’accesso ai servizi pubblici promuovendone la conoscenza, favorire la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi, sensibilizzare su temi di interesse pubblico e sociale, illustrare le attività e il funzionamento dell’istituzione, promuovere l’immagine dell’Amministrazione dando visibilità a eventi di importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale. Tra i punti individuati quello il file rouge è quello di dare massima importanza alla trasparenza e quindi, abbattimento delle barriere di qualunque tipo tra i cittadini e l’Istituzione.
In periodo elettorale (dall’indizione dei comizi fino al giorno delle elezioni) un’altra legge (n. 28/2000) regola l’attività di comunicazione delle Amministrazioni pubbliche, vietandola a eccezione di quelle comunicazioni effettuate in forma impersonale e indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
Martedì scorso si è svolto il Consiglio comunale consesso nel quale si affrontano i temi strettamente legati alla vita della città e dei cittadini ma l’Ufficio stampa di fresca ristrutturazione non ha ritenuto opportuno dare comunicazione dei lavori e dei temi affrontati per paura della legge 28/2000 di cui sopra.
Le interpellanze che i Consiglieri presentano all’Amministrazione nascono dalle sollecitazioni dei cittadini e argomenti di interesse generale ne sono stati trattati moltissimi ma tutto è passato sotto silenzio se non per mano dei giornalisti presenti che non lo sono potuti essere per tutta la durata del Consiglio. Questo non sarà neppure recuperato negli archivi delle news del sito internet del Comune di Siena.
Possibile che tutto debba passare sottotraccia? Nel passato l’attività dell’Ufficio stampa è sempre stata efficace e comunque rispettosa delle norme. Questa volta no! Eppure, era una prima e doveva funzionare bene.
Già il disamoramento che le persone hanno della politica è sotto gli occhi di tutti – conclude Staderini – se ne paventiamo un disinteresse specie per quell’attività che più preme loro, il cocktail è servito.”