In occasione dell’apertura della Casa Museo, è stato anche inaugurato Cortemporanea, il progetto che trasforma la corte dello storico edificio in un luogo espositivo dedicato a lavori site-specific di artisti italiani e internazionali chiamati da Flavio Misciattelli ad interpretare liberamente lo spazio, con l’opera dell’artista Pietro Ruffo, NEVER TOO YOUNG TO MAKE A DIFFERENCE, dedicata alle giovani generazioni e al loro impegno per il cambiamento delle politiche sociali e ambientali da parte dei governi mondiali.
Flavio Misciattelli con le sorelle Sveva e Gaia e la madre, Marchesa Marzia Sergardi Biringucci, hanno accolto i numerosi ospiti, insieme all’artista Pietro Ruffo e a Gianni Tozzi, direttore artistico della Casa Museo.
Più di 300 persone hanno percorso i saloni di Palazzo Chigi Zondadari nelle due serate di inaugurazione, venerdì 6 e sabato 7 maggio, che hanno visto avvicendarsi le istituzioni cittadine ed esponenti della cultura e dell’arte.
Venerdì 6 maggio, all’inaugurazione dedicata alla città hanno partecipato il sindaco di Siena Luigi De Mossi, l’assessore alla Cultura Pasquale Colella, l’assessore al Turismo Stefania Fattorini, l’ex sindaco Pierluigi Piccini, l’ex assessore alla Cultura Alberto Tirelli e il vicepresidente di Confindustria, Fabrizio Landi.
Numerose le presenze delle contrade cittadine, fra cui segnaliamo il capitano e il priore della Civetta, Nicola Lorenzetti e Andrea Bonacci; il capitano e il priore dell’Istrice, Gianluca Testa ed Emanuele Squarci; il capitano e il priore dell’Aquila, i dottori Marco Antonio Lorenzini e Francesco Squillace; il priore della Chiocciola Marco Grandi, vicepresidente del consorzio per la tutela del Palio di Siena, ed infine il correttore della Civetta, don Enrico Grassini.
Sabato 7 maggio, durante la serata dedicata agli amici e ai sostenitori della Fondazione, sono intervenuti tra gli altri, Giannandrea Barabino Zondadari, il Principe Flavio Chigi Della Rovere Duca di Ariccia, Giovanni Gaetani dell’Aquila d’Aragona, Flaminia Orsini, lo scenografo Paolo Micciché, il critico e curatore Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere di Roma, la restauratrice Isabella Villafranca Soissons.
Ad allietare le serate, le due violiniste di QArt, Marialuce Cecconi e Julia Joy, che hanno suonato una selezione di colonne sonore di Ennio Morricone, Hans Zimmer e altri, e il controtenore Hugo Perina che ha cantato arie d’opera. Il catering è stato offerto del famoso ristorante Le Logge di Mirco Vigni.