che nella loro vita privata non si attengono alla dottrina della Chiesa.” Così l’inizio di un intervento della coordinatrice del Circolo Uaar di Siena, Barbara Guttuso, a seguito della pubblicazione, il 29 marzo scorso, dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione Cattolica “L’identità della Scuola Cattolica per una cultura del dialogo”.
“Visto che non risulta che il sindaco Luigi de Mossi abbia preso posizione rispetto a queste discriminatorie statuizioni – prosegue Barbara Guttuso -, gli abbiamo inviato una lettera e chiesto che vengano interrotti i finanziamenti comunali e revocate le convenzioni con le scuole private paritarie che non metteranno per iscritto l’impegno a non discriminare dipendenti sulla base di scelte di vita non coerenti con il catechismo ma pienamente libere e legittime in una democrazia liberale, come ad esempio convivere felicemente con una persona dello stesso sesso, sostenere l’accesso all’aborto e alla contraccezione o esercitare il diritto all’apostasia formale
Niente di sorprendente, sia chiaro – precisa Guttuso -, ma è inaccettabile che tali scuole ricevano oltre tredici milioni e ottocentomila l’anno (riferito a Regione Toscana, per la Provincia di Siena euro 447.278, anno 2020-2021) da parte delle Amministrazioni comunali. L’interruzione immediata dei finanziamenti e la revoca delle convenzioni a tutte le scuole private paritarie sarebbe il minimo sindacale da parte di un Comune che ha reinterpretato in maniera fantasiosa e clericale il concetto “senza oneri per lo Stato” stabilito all’art. 33 della Costituzione».