per mercoledì 15 dicembre alle 15.00, presso l’Accademia dei Fisiocritici in piazzetta Silvio Gigli a Siena.
Dopo 5 secoli dalla sua scomparsa dal territorio toscano il Castoro è riapparso nella nostra provincia nel 2021. Grazie alla segnalazione di due agenti della Polizia Provinciale di Siena, due esperti faunisti, Chiara Pucci e Davide Senserini, hanno fototrappolato alcuni individui di castoro a cavallo tra le province di Siena e Grosseto.
Al convegno, i due tecnici ed i ricercatori con i quali hanno collaborato, Emiliano Mori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Giuseppe Mazza del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA), esporranno i primi risultati ottenuti in questi mesi di studio.
Il castoro ha abitato la nostra regione, sino a quando l’eccessiva caccia, la progressiva avanzata degli insediamenti urbani e l’estendersi dei progetti territoriali di bonifica delle aree umide, non hanno determinato la sua progressiva riduzione e infine la scomparsa verso il concludersi dell’epoca medievale, periodo in cui veniva mangiato anche durante la quaresima poiché considerato come pesce, data la sua coda e la sua abitudine a stare nell’acqua.
La ricomparsa del castoro suscita interesse e preoccupazione: specie “chiave di volta” e possibile volano per un turismo sostenibile oppure specie impattante per l’ambiente e la sicurezza idrogeologica dei corsi d’acqua?
Al Convegno parteciperanno oltre a Chiara Pucci, Davide Senserini, Emiliano Mori e Giuseppe Mazza anche Riccardo Clemente, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Siena, il professor Francesco Ferretti del Dipartimento di Scienze della Vita – Università di Siena, il professor Federico Preti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali (DAGRI) – Università di Firenze e il dottor Andrea Viviano del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).