Così interviene l’associazione In Campo.
“Continuiamo a pensare che non sia così. Al contrario riteniamo che una simile divisione, fra tre assessori, delle attività collegate ai lavori pubblici non abbia nulla di razionale a meno di una grande capacità di dialogo e coordinamento tra i tre assessorati coinvolti, che per ora non abbiamo proprio visto. Ma quello che ci ha colpito ancor più negativamente è il passaggio della delega alla Protezione civile all’assessore Appolloni.
Quale coerenza abbia la nuova delega con sanità, servizi sociali e politiche della casa ci sfugge. Chi si occupa di protezione civile deve avere come primo obiettivo la sicurezza della città e dei cittadini, con un particolare riguardo alla prevenzione, previsione e mitigazione dei rischi oltre alla gestione delle emergenze. Il rapporto con la struttura amministrativa e tecnica dei lavori pubblici è strettissimo e lo è stato nei tre anni di questa Giunta. Nonostante questo il piano di Protezione civile, approvato il 24 aprile 2018, deve ancora avere attuazione.
Con questo ennesimo cambio il rischio è che tutto rimanga lettera morta ancora per lungo tempo, proprio in un periodo in cui tanti sono gli eventi naturali e non per cui si deve intervenire con competenza e rapidità.”