Ma la pandemia ha acuito i veri problemi della scuola italiana: la classe docente più precaria e più vecchia d’Europa, bloccata fino a oltre 67 anni dalla legge Fornero, e l’edilizia scolastica. Tema quest’ultimo dimenticato da tutti in questi giorni di dibattito sulla riapertura” così Sabrina Pirri, ex preside del Piccolomini e candidata alle elezioni regionali con Toscana a Sinistra per Fattori presidente.
“Nei centri storici, Siena compresa, le scuole han spesso sedi più adatte a esser musei che a ospitar corpi vivi e giovani, con tutti i conseguenti problemi relativi ai trasporti – prosegue Pirri -. Costruire nuove scuole, o ristrutturare quelle esistenti costa, ma dovrebbe esser la priorità di un paese civile. Mentre i banchi sono uno specchietto per le allodole.
La provincia di Siena ha fruito di interventi più recenti di edilizia scolastica, tutti ai margini dei centri storici: il Roncalli a Poggibonsi, il nuovo Artusi a Chianciano, il nuovo Poliziano a Montepulciano, l’ampliamento del Volta a Colle – puntualizza la candidata di Toscana a sinistra -. Mentre a Siena ora si parla di spostare il liceo delle scienze umane nell’ex seminario di Montarioso e il Monna Agnese nei locali del mai inaugurato edificio della provincia. Tutti interventi che non saranno certo brevi come invece la situazione richiederebbe”.
“La Regione, per noi di Toscana a Sinistra, dovrebbe investire in un piano speciale per l’edilizia scolastica pubblica, con fondi propri da sommare a quelli di derivazione ministeriale ed europea. I soldi ci sono, ma servono scelte politiche chiare: ogni euro pubblico deve andare a sostegno della scuola pubblica. Questa è la nostra proposta di governo” aggiungono Fiorenza Bettini, Roberto Fondelli, Michele Pinassi, Lia Valentini, Michele Vittori, Lia Valentini, Michele Pinassi, candidate e candidati di Toscana a Sinistra, insieme a Sabrina Pirri, per Fattori presidente.