A seguito di un litigio fra due famiglie di condomini, spesso in dissidio tra loro e che sembra si sfociato anche in qualche mano alzata di troppo, una chiamata al 112 ha fatto intervenire la gazzella dei Carabinieri nel casale, che è suddiviso in tre unità abitative.
Giunti sul posto e ascoltate le rimostranze del chiamante, i militari si sono rivolti all’altra parte riportandone le contro contestazioni, che però non si sono limitate al caso specifico ma sono sfociate in un: “Proprio loro chiamano i carabinieri, loro che coltivano la canapa indiana nell’orto!”.
A questo punto i carabinieri, recatisi nell’orto incriminato, hanno rinvenuto cinque piante di cannabis, delle quali però, coloro che li avevano chiamati, hanno negato la paternità affermando come quella parte dell’orto non fosse quello di loro proprietà.
Infatti, il coltivatore delle piante è risultato essere essere, per sua esplicita ammissione, il terzo condomino, estraneo ai litigi tra gli altri due.
Le piante sono state quindi sradicate e sequestrate per le successive analisi ed il tutto è stato riferito dai Carabinieri all’autorità giudiziaria.