Molteplici erano state le richieste di aiuto pervenute ai Carabinieri della locale Stazione che avevano immediatamente iniziato un’attività info-investigativa finalizzata ad individuarne i responsabili. La raffica di furti era stata da tale da indurre un grave allarme sociale al quale non si poteva non dare una risposta efficace.
Le serrate attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, hanno così permesso di arrestare due persone su ordine di custodia cautelare per la restrizione agli arresti domiciliari emesso dal G.I.P. del Tribunale di Siena per il reato di ricettazione dei beni asportati in dieci episodi di furto, tutti consumati ai danni di anziani domiciliati nel comune di Rapolano Terme.
È stato dimostrato che gli arrestati smerciavano i gioielli rubati vendendoli a compro oro situati anche fuori provincia, proprio per cercare di eludere eventuali controlli da parte degli organi investigativi dell’Arma.
In questo contesto è stato inoltre denunciato in stato di libertà il titolare di un compro oro che falsificava la documentazione amministrativa proprio per occultare la provenienza illecita dei preziosi.
Durante le indagini è stata rinvenuta ingente refurtiva, arnesi atti allo scasso e indumenti per il travisamento. I dettagli dell’operazione sono stati forniti nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina, sabato 6 giugno alle 10.30, presso il Comando provinciale Carabinieri di Siena alla presenza del Pubblico Ministero, Niccolò Ludovici.
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