Così interviene l’assessore del Comune di Siena, Sara Pugliese, in replica a quanto dichiarato dalla vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni. (vai all’articolo)
“Si fa notare che l’Ordinanza n. 26 del 06 Aprile 2020 parla di “consegna ai nuclei familiari… ripartendo il quantitativo assegnato in proporzione al numero degli abitanti” e prevede come termine finale per la consegna il 13 aprile. Da nessuna parte si parla di domiciliati o studenti fuori sede che non sono evidentemente nuclei familiari.
Vorrei inoltre aggiungere che, a seguito di un confronto con la Protezione Civile della Provincia di Siena è stato esplicitamente messo nero su bianco che “la consegna agli studenti universitari fuori sede sarebbe stata a carico dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e che la Protezione Civile Regionale avrebbe fornito direttamente all’ARDSU le mascherine da consegnare”, escludendo qualunque obbligo da parte dei Comuni.
Per altro verso il Comune di Siena, per fugare ogni dubbio, ha inviato, con email datata 8 aprile, un quesito alla Regione Toscana del seguente tenore: “Con riferimento all’Ordinanza in oggetto (n. 26 del 06/04/2020) si chiede cortesemente di conoscere se la disposizione riguardante la consegna delle mascherine fornite dalla Regione Toscana ai nuclei familiari, sia estensibile anche nei riguardi degli studenti e dei lavoratori domiciliati sul territorio di Siena.” Nessuna risposta è giunta da parte della Regione Toscana.
In aggiunta mi preme sottolineare che il sindaco di Firenze Dario Nardella, in data 8 aprile, ha dichiarato che “le mascherine arriveranno a tutti i residenti, in un secondo momento anche agli altri”, quindi non comprendendo gli studenti fuori sede e i domiciliati.
Inoltre il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha affermato il 5 aprile: “Abbiamo deciso di distribuire tramite i comuni 10 milioni di mascherine gratuitamente ai cittadini della Toscana”, che non sono gli studenti e i domiciliati.
Senza alcuno spirito polemico ritengo che quando si rilasciano dichiarazioni è bene informarsi e confrontarsi con i propri uffici e le istituzioni. Il lavoro ammirevole che ha fatto Firenze non appare diverso quello svolto da Siena che ha, inoltre, distribuito in autonomia anche proprie mascherine a vantaggio degli studenti domiciliati e fuori sede e lavoratori non residenti ma domiciliati non previsti da questa ordinanza.
Merita, infine, evidenziare che la Regione Toscana ha deciso di prorogare il termine ultimo per la consegna delle mascherine al 19 aprile (Ordinanza n.35 del 14/04/2020) “tenuto conto delle difficoltà comunicate dai comuni del territorio Toscano nel completare l’attività di distribuzione delle mascherine fornite dal Sistema Regionale di protezione Civile”. Evidentemente altri comuni non sono stati così solleciti come quello di Siena. Ogni ulteriore commento è superfluo.”