L’attività era mirata da un lato alla verifica della possibile presenza di lavoratori impiegati in nero, dall’altro a verificare le condizioni di lavoro degli operatori e la correttezza delle procedure di gestione del presidio socio sanitario, in ragione delle vigenti norme di legge e regolamentari, regionali e nazionali.
Di fatto non è stato constatato l’impiego di lavoratori in nero, ma sono state osservate altre criticità. In particolare alcune delle stanze destinate agli anziani non rispettavano dei parametri minimi, non erano dotate cioè di sistemi di chiamata per allarme, che gli anziani potessero adoperare nel caso si fossero sentiti male, in particolare nei momenti nei quali la vigilanza fosse stata ridotta, come nelle ore notturne.
Due ulteriori problematiche sono state verificate dai militari del NAS nell’area destinata alla preparazione degli alimenti, vale a dire:
– la mancata attuazione delle procedure in autocontrollo H.A.C.C.P. degli alimenti, per quanto attiene alla costante verifica delle temperature dei frigoriferi a garanzia della salubrità dei prodotti alimentari stessi, che risultava essere stata prevista ma attuata poi con poco zelo;
– le cattive condizioni dell’intonaco, in larga parte screpolato, nel locale destinato alla lavorazione delle derrate alimentari, con pericolo di contaminazione degli alimenti.
È stata contestata una sanzione amministrativa pecuniaria di 2.000 euro e richiesta all’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est l’adozione di un provvedimento prescrittivo finalizzato alla risoluzione delle non conformità.