Martedì scorso, 17 dicembre, alle 12.30 la Sala Operativa della Questura ha ricevuto una chiamata di soccorso, da parte di un addetto alla vigilanza del centro commerciale “Porta Siena” il quale stava inseguendo due persone lungo le scale mobili.
In costante raccordo con la sala operativa, il vigilande ha riferito che uno dei due sembrava essere l’autore di un furto consumato, alcuni giorni prima, in un negozio di elettronica posto all’interno del centro commerciale.
Gli agenti delle Volanti intervenuti hanno bloccato i due soggetti, che nel frattempo si erano allontanati in una via limitrofa e li hanno controllati e perquisiti trovando addosso di loro diversi arnesi per lo scasso, oggetti idonei ad essere utilizzati come armi improprie e svariati monili femminili d’oro dei quali i due non sono riusciti a fornire alcuna giustificazione sul possesso.
Condotti in Questura, sono stati sottoposti ai previsti accertamenti della Scientifica e, al termine, è venuto fuori che entrambi sono gravati da numerosi precedenti, in particolar modo per furto e per reati della stessa natura.
Uno dei due, un rumeno di 25 anni, senza fissa dimora, ha a suo carico ha numerose denunce per furti, ricettazione, porto di oggetti atti ad offendere oltre che una misura cautelare emessa dal Tribunale di Firenze, peraltro disattesa, e svariati provvedimenti di allontanamento emessi da Questure della Toscana; l’altro, un italiano 31enne, anche lui senza fissa dimora, annovera diverse denunce per furto e per possesso ingiustificato di chiavi alterate, oltre che per altri reati, ed anche lui vari allontanamenti da comuni toscani dove, anche in coppia con l’amico complice, ha commesso tali reati.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno così effettuato immediatamente le indagini: sia dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza che dalle testimonianze raccolte, è così emercso con assoluta certezza che i due avevano rubato, qualche giorno addietro, all’interno di due diversi negozi dello stesso centro commerciale, un monopattino elettrico e un telefono cellulare.
Al termine dell’attività di accertamento entrambi sono stati, quindi, deferiti alla locale Procura della Repubblica per i reati di furto, di ricettazione dei monili d’orto, per porto di armi ed oggetti idonei ad offendere e di arnesi idonei allo scasso. I monili d’oro, di probabile provenienza furtiva, sono stati sequestrati per i successivi approfondimenti sull’origine degli stessi.
Nei confronti dei due soggetti, inoltre, si procederà anche con l’adozione, da parte del Questore, di una idonea misura di prevenzione.