E’ accaduto qualche giorno fa a Siena. Un esercente del centro storico di Siena ha richiesto un intervento al 113 in quanto si è visto accusare dalla titolare di una rivendita di kebab di aver pagato la consegna di un pasto a domicilio, effettuata la sera prima attraverso un servizio di consegna on-line, con una banconota falsa di 100 euro.
La donna si è presentata personalmente presso il luogo di lavoro, cercando con insistenza di farsi sostituire la falsa banconota. L’uomo però, disconoscendo di aver pagato proprio con quella banconota e temendo un raggiro, anche in considerazione dell’insistenza della donna, ha richiesto l’intervento della Polizia.
Sul posto, gli agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno da subito constatato la falsità della banconota, poiché non presentava i classici profili di sicurezza previsti dalla Banca Centrale Europea. Hanno poi accertato che la donna aveva anche ricevuto indicazioni dal gestore del servizio di consegna cibi a domicilio di contattare immediatamente le autorità per denunciare l’accaduto ed interrompere così la circolazione della banconota.
Disattendendo le raccomandazioni, si è invece recata dal titolare del bar per consegnargliela e per ottenerne il risarcimento commettendo così di fatto il reato di spendita di banconote falsificate.
Gli agenti hanno quindi sequestrato la banconota falsa, inviata successivamente per le opportune verifiche all’ufficio apposito della Banca d’Italia, ed hanno inoltre denunciato alla Procura della Repubblica la donna per non aver interrotto la circolazione illegale della stessa.
La Polizia raccomanda molta attenzione e, nel caso di dubbi sull’autenticità delle banconote, di contattare immediatamente le forze dell’ordine per fare in modo che quest’ultime possano intervenire efficacemente.