Il gestore di un’attività commerciale, insospettito dalla presenza di un oggetto metallico di forma rettangolare, apposto nella fessura del dispositivo, ha immediatamente avvisato la Polizia che giunta sul posto ha avuto modo di constatare che era stata inserita un’apparecchiatura, denominata skimmer, utilizzata, per la clonazione delle carte di credito/bancomat, attiva e funzionante.
Gli agenti hanno individuato un meccanismo in plastica incollato alla fessura dell’ingresso delle carte magnetiche dello sportello ATM ed una piastra in metallo con fissate all’interno delle batterie collegate con fili ad un altro dispositivo di archiviazione dati (con scheda micro SD da 32 giga) con annessa una microcamera. Dopo averla rimossa, gli agenti della Questura l’hanno sequestrata anche per poter ora svolgere le opportune indagini per il rintraccio dei responsabili.
Tale sistema viene, purtroppo, utilizzato da esperti malfattori specializzati nella clonazione dei dati delle carte di credito, che vengono poi utilizzati per cospicui e fraudolenti prelievi ai danni degli ignari intestatari delle carte.
“Poiché a Siena, purtroppo, non è la prima volta che la Polizia effettua sequestri di apparecchiature analoghe su apparati per il prelievo di denaro – spiegano dalla Questura di Siena -, occorre sensibilizzare sia i gestori di tali apparecchiature Atm che la cittadinanza a prestare particolare attenzione in caso di utilizzo di tali sistemi.”