Lunedì 29 luglio, alle 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino a Siena, il Chigiana International Festival celebra il settantesimo compleanno di due fautori dell’avanguardia musicale italiana, attivi sia nel XX secolo che nel XXI: Alvise Vidolin, musicista, regista del suono ed esperto di informatica musicale, autore della realizzazione elettronica e della regia del suono di opere di Claudio Ambrosini, Giorgio Battistelli, Luciano Berio, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino e Roberto Fabbriciani, flautista di caratura internazionale, grande innovatore della tecnica strumentale, di cui ha moltiplicato con la ricerca personale le possibilità sonore, e a sua volta “musa” e collaboratore di innumerevoli compositori del nostro tempo, molti dei quali gli hanno dedicato numerose ed importanti opere, come Luigi Nono, Luigi Maderna, Pierrre Boulez, Geörgy Kurtág, Salvatore Sciarrino, Györy Ligeti, Karlheinz Stockhausen e molti altri.
Partecipano alla compagine d’interpreti in scena, oltre a Nicola Bernardini (partner di lunga data di Vidolin, al suo fianco in ciascuna delle loro nuove creazioni musicali chigiane, che si avvalgono sempre della collaborazione con il Laboratorio SaMPL del Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova), il mezzo soprano Monica Bacelli, reduce del grande successo del suo recente recital liederistico al Chigiana International Festival e il trombonista svedese, compositore e grande promotore della nuova musica, Ivo Nilsson.
Il programma contempla composizioni di Xenakis, come Keren, basato sui risultati ottenuti da un modello che identifica le similarità melodiche in base alle similarità di contorno dei segmenti melodici, di Luciano Berio, con Altra Voce, dove – partendo dalle premesse del “dialogo amoroso di voci”, Cronaca del Luogo – Berio isola dall’insieme una voce di mezzo-soprano e uno strumento, il flauto alto e ne sviluppa l’autonomia e le premesse armoniche, anche – ma non solo – attraverso l’impiego di tecnologie informatizzate. Si arriva quindi all’opera dello stesso Roberto Fabbriciani che ha mostrato, fin dall’inizio della sua carriera, un interesse particolare per l’elettronica. In quest’ambito, Fabbriciani presente Zeus joueur de flûtes (2006-08), per flauto, nastro magnetico e live electronics, composto assieme al compositore Henri Pousseur, esponente di spicco dell’avanguarde belga. Il migliore omaggio di Nicola Bernardini a Roberto Fabbriciani è Concertino, che viene presentato per la prima volta in questa occasione speciale. Già nel 1998 il compositore aveva rivolto la propria attenzione verso il flauto, con Intermezzo I per flauto dolce basso e percussioni.
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giovedì, 30 Novembre 2023