E’ ritornata l’ora legale: alle 02.00 della scorsa notte le lancette degli orologi sono state spostate avanti di un’ora.
L’ora legale sarà invigore fino al 27 ottobre. e pone fine al periodo di ora solare, che ci accompagna per cinque mesi invernali, con l’obiettivo di recuperare un’ora di luce in più a fine giornata.
Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 510 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie.
Considerando che un kilowattora costa in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte (secondo l’ultimo aggiornamento dell’ARERA a partire dal 1° aprile 2019), la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2019 è pari a circa 100 milioni di euro. Dal punto di vista ambientale, Terna stima minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera pari a 250 mila tonnellate.
Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre che complessivamente, con circa 350 milioni di kilowattora, rappresentano i due terzi del risparmio totale. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, invece, poiché le giornate sono già più “lunghe” rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. Va inoltre ricordato che la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi più caldi è dovuta all’utilizzo dei condizionatori d’aria, ed è quindi indipendente dall’ora legale, poiché legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale.
L’ora solare verrà ripristinata nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2019. Con riferimento alla decisione di abolire i cambi di ora semestrali nell’UE a partire dal 2021, presa dal Parlamento europeo il 26 marzo 2019, Terna ha effettuato un’accurata analisi sulle ricadute per il sistema elettrico italiano in termini di sicurezza e adeguatezza. Il gestore di rete ha preso in esame sia lo scenario attuale sia lo scenario previsionale, simulando l’effetto dei diversi regimi orari (ovvero ora legale tutto l’anno o ora solare tutto l’anno) che il nostro Paese dovrà scegliere di adottare dal 2021.