Non c’è pericolo per il tipo di tubercolosi riscontrata in due bambini frequentanti le scuole della Valdelsa: così una risposta dell’Asl Toscana sud est al rappresentante del PIT di Poggibonsi, Mauro Mori. L’Asl spiega come non si tratti di ferme contaminanti della malattia, che è stata contratta dai due bambini, cugini uno frequentante l’asilo nido e l’altro la materna, in ambito familiare. I bambini sono attualmente in cura all’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze. La situazione è sotto controllo – aggiunge la Asl e non è preoccupante dal punto di vista epidemiologico. Un altro caso si era verificato nel 2018 in una scuola di Staggia Senese.
“Rimaniamo un po’ interdetti e sinceramente dispiaciuti di essere venuti a conoscenza di questi tre casi di tubercolosi registrati nelle scuole di Poggibonsi soltanto attraverso le telefonate di mamme preoccupate e dai social network, anziché da una comunicazione ufficiale del Comune di Poggibonsi spiega la Lega in una nota.
“Ci auguriamo che i bambini colpiti da questa seria malattia infettiva possano ristabilirsi presto e possano tornare a scuola e alla vita normale quanto prima. Abbiamo fiducia nelle istituzioni sanitarie che si stanno occupando di questi casi e vigileremo a livello regionale che tutto sia fatto nel massimo rispetto dei protocolli sanitari a garanzia della salute dei bambini, delle famiglie e degli insegnanti. Siamo però molto dispiaciuti nel constatare l’assenza di una corretta e tempestiva comunicazione di quanto sta accadendo da parte del sindaco verso la popolazione, pur preservando ovviamente la privacy dei soggetti coinvolti. Credo sia un diritto di tutti, nessuno escluso, quello di essere informati di fatti così rilevanti e credo oltretutto che sia una questione di etica istituzionale e di dovere morale da parte di chi rappresenta le istituzioni e tutta la cittadinanza. Soprattutto perchè una corretta comunicazione e la trasparenza nell’esecuzione del proprio ruolo istituzionale da Sindaco, avrebbe da un lato evitato di creare un eccessivo allarmismo tra le famiglie ed i cittadini che non conoscono a fondo la vicenda, e dall’altro avrebbe accresciuto la fiducia nelle istituzioni, che così invece rischia di venire meno.”
“Come già successo a fine 2018 con un caso di tubercolosi nella scuola media di Staggia Senese, in cui ci siamo attivati prontamente con l’USL – spiegano invece Mauro Mori, candidato sindaco del PIT (Partito Indipendentista Toscano) per Poggibonsi e Daniele Chigi, segretario amministrativo e presidente del Comitato per Bellavista e Staggia – e ricevemmo la risposta ufficiale dal portavoce dell’USL sul profilo della sicurezza, anche in questo caso, dove le scuole interessate sono il Picchio Verde e la Rodari con due casi di TBC, abbiamo preferito scrivere PEC per avere risposte ufficiali anziché scrivere sui social solo per fare becera notizia.
La risposta ufficiale da parte dell’USL è stata quindi la seguente:
Gentile sig. Mori,
in merito ai casi di tubercolosi riscontrati nelle scuole valdelsane, precisiamo che si è trattato di un bambino in un asilo nido che è risultato affetto dalla forma NON contaminante della malattia. Nella scuola è già stato completato lo screening a bambini e operatori e sono risultati tutti negativi.
Successivamente è stata riscontrata la solita forma NON contaminante in un cugino del primo bambino, che frequenta una scuola materna. Lo screening per bambini e operatori in questa seconda scuola è in corso dallo scorso martedì e al momento tutti risultano negativi.
È poi risultato che i due bambini avevano contratto l’infezione nell’ambito familiare, al cui interno è stata identificata la fonte primaria del contagio, un nonno, che è attualmente in cura.
Concludiamo che la situazione è sotto controllo e che non è preoccupante dal punto di vista epidemiologico.
Questo fatto dimostra che in molti danno aria alla bocca senza attivare il cervello ed informarsi, troviamo inutile che si debba parlare e creare allarmismo senza motivo e soprattutto senza informarsi.
Siamo dispiaciuti come al solito su come è stata gestita la comunicazione da parte del Comune, come ci hanno riportato alcune mamme che abbiamo incontrato ieri in una riunione ufficiosa, dove ci hanno esposto le loro preoccupazioni ad incominciare dal modo in cui hanno saputo della riunione richiesta dagli Istituti scolastici, con un biglietto dato ai bambini e 24 ore di attesa con sopra scritto urgente per malattia infettiva.
Invitiamo quindi a non prendere in considerazione chi purtroppo continua a parlare senza informarsi ma solo per becera fame di visibilità.”