Con questa motivazione Claudio Cullurà, responsabile territoriale per Arezzo e Siena, e Valentina Galesi, responsabile per la provincia di Grosseto, entrambi del sindacato autonomo Nursind, dichiarano lo stato di agitazione del personale infermieristico dell’Asl Toscana sud est. Il tavolo di conciliazione è stato convocato per domani, giovedì 14 marzo, in Prefettura ad Arezzo.
Alla base della decisione – spiega il Nursind – il nuovo rinvio da parte dell’Azienda sanitaria dell’incontro di chiarimento richiesto dal sindacato lo scorso 28 febbraio e fissato in prima battuta per lunedì 11 marzo. “In data 5 marzo – si legge nella lettera inviata dal Nursind al Prefetto – l’Azienda comunicava lo spostamento della trattativa al giorno 20, senza fornire alcuna spiegazione”.
“Da mesi siamo in attesa di dati specifici circa il piano occupazionale – dichiarano Cullurà e Galesi – per aprire un serio dibattito sulle gravi carenze di organico. Pretendiamo risposte circa il piano correttivo da mettere in atto per coprire le lunghe assenze dovute a malattie, permessi e maternità, ma anche di istituti normativi e contrattuali, che producono assenze nei vari settori, come ad esempio la legge 104/92”.
“Non accetteremo più risposte approssimative – attacca il Nursind – siamo pronti a mettere in atto tutte le azioni derivanti dallo stato di agitazione, fino allo sciopero”.