che, non sospettando cosa gli sarebbe accaduto, aveva aperto ai due sconosciuti che avevano accampato la scusa di promuovere un conveniente contratto per la fornitura di energia elettrica.
Una volta entrati nell’alloggio dell’anziano che abita da solo, i due malfattori erano passati alle vie di fatto agendo con violenza; l’uomo aveva reagito ma era stato immobilizzato a terra, mentre uno dei due delinquenti gli aveva anche applicato con forza uno strofinaccio sulla bocca per impedirgli di urlare e chiamare il soccorso dei vicini. In pochi istanti l’altro rapinatore aveva avuto il modo di scorrazzare all’interno dell’appartamento e sottrarre una collezione di venti orologi che l’anziano teneva in casa.
Dopo che gli aggressori si erano allontanati, finalmente l’uomo aveva avuto modo di dare l’allarme, e i Carabinieri di Sovicille immediatamente intervenuti sul posto, avevano scoperto che prima di colpire in quella casa i due rapinatori avevano provato ad avere accesso in altre abitazioni della zona nella quale vivono diversi anziani.
Tra l’altro una persona li aveva osservati da una finestra con molta attenzione, sospettando che i due avessero in serbo qualcosa di negativo ed era stato poi in grado di descriverli ai Carabinieri e a riconoscerne uno in sede di individuazione fotografica.
Uno dei due è stato poi identificato su un album fotografico anche dalla vittima della rapina, che l’aveva potuto osservare da vicino in quei momenti cruenti e indimenticabili dell’atto criminoso.
Sono seguiti poi i riscontri sui tabulati telefonici e altre tecnologie informatiche che hanno consentito ai militari dell’Arma di giungere a una conclusione investigativa che è stata prodotta alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena.
L’uomo denunciato per rapina è un albanese di 28 anni residente a Siena, già più volte denunciato per reati contro il patrimonio e la persona, a cui è stato notificato ieri dai Carabinieri di Sovicille, per conto della Procura di Siena che procede nei suoi confronti, un avviso di conclusione indagini e un avviso di garanzia, molto probabilmente propedeutici al rinvio a giudizio. Ora si ricerca il secondo soggetto sul conto del quale i riscontri non sono ancora inconfutabili.