l’associazione “Su per Colle” smentisce nettamente che sia avvenuta una qualsiasi violazione al regolamento del consiglio stesso.” Così una nota dell’associazione Su per Colle.
“Come si può leggere nel testo, infatti, l’articolo 47, comma 3, stabilisce che nel caso sia trascorsa un’ora da quella fissata per la convocazione e, eseguito l’appello, non sia presente il numero di consiglieri necessario per validamente deliberare, il presidente ne prende atto e dichiara deserta la seduta. Nel caso del consiglio in questione, però, al momento dell’appello erano presenti 12 membri del consiglio su 17, ed il segretario comunale ha dichiarato verificato il numero legale alle ore 16.38, come chiunque può appurare dalla registrazione video regolarmente eseguita. Solo in seguito, prima della discussione del punto 4 all’ordine del giorno, dopo la deliberazione dei primi tre punti, la consigliera Bucalossi ha chiesto la sospensione del consiglio a causa del ritardo di alcuni consiglieri della maggioranza, poiché questa, in quel momento, non poteva garantire da sola il numero legale. Accolta la sospensione, regolare ai sensi dell’articolo 47, comma 4 del medesimo testo, e dopo l’arrivo dei consiglieri di maggioranza necessari per il raggiungimento del numero legale da parte della sola Su per Colle, i consiglieri di opposizione del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno abbandonato ugualmente l’aula, rimanendo all’esterno per quasi un’ora prima di rientrare.
Da questo, pur ammettendo la mancanza dovuta al ritardo di alcuni consiglieri, si può a nostro parere desumere come l’opposizione abbia fatto di tutto per rimandare una discussione su temi delicati e importanti come il bilancio comunale, cercando in ogni modo di incolpare di questo la maggioranza e utilizzando anche sistemi estremamente teatrali, trai quali spiccano le tentate dimissioni “temporanee” del presidente del consiglio comunale, facilmente visibili nel medesimo video sopra citato, in totale contrasto con il regolamento del consiglio comunale che all’articolo 9 comma 3 individua tra i doveri del Presidente del Consiglio Comunale quello di “provvedere, ispirandosi a criteri di imparzialità, al proficuo funzionamento dell’assemblea”. Pur potendo comprendere le esigenze dovute alla campagna elettorale delle forze di opposizione, vorremmo invitare il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle ad evitare di accusare altri di scarso rispetto per le istituzioni, quando l’atteggiamento da loro tenuto appare in totale contrasto con quanto da loro stessi dichiarato.”