Pensi di conoscere la tua città, i suoi problemi, la sua storia, anche quella recente che ti ha portato a scendere in campo e in prima linea, i tuoi concittadini, le cose che mancano e che vanno migliorate, i vari rapporti delicati e da rimpostare”. Così un intervento di Letizia Pini della lista Siena DOC a sostegno del candidato David Chiti.
“Eppure, c’è sempre qualcosa di più. Purtroppo oltre le varie problematiche, riportate sistematicamente e strumentalmente un po’ a tutti i candidati sindaci, come è anche giusto che sia, con la speranza che qualcuno ti prometta di più e che poi davvero faccia, ecco che quasi in silenzio, in disparte, con timore e riverenza … delle voci si alzano dal coro. E non sono voci di gioia. Ma un accorato appello di denuncia a che la ‘scuola’ torni ad essere un luogo di inclusione ed educazione civica. Poco o nulla se ne è parlato. La Scuola, quella con la ‘S’ maiuscola, non ‘la buona scuola’… e basta: quella vera che prepara alla vita, non a scaldare i banchi e a sfangare l’anno. All’epoca del life-long learning, degli strumenti innovativi, dei Diritti e del proclama all’inclusione, per qualunque cosa debba essere applicata, ancora si sente di genitori lasciati soli a lottare contro l’incompetenza, i pregiudizi, la superficialità, il bullismo non riconosciuto. Non tutti, si intende, ma ancora troppi sì. Cosa c’entra una Candidata al Consiglio Comunale o un Candidato a Sindaco con questi problemi sbattuti in faccia e sui giornali con iniziative di prevenzione, belle parole e pochi fatti, tanti progetti e ancora tanto da fare sul serio? Molto. Perché un Comune, pur rimanendo nello spettro delle proprie competenze, può e deve farsi garante in rete di supportare famiglie, ragazzi e scuola a che tutti trovino dignitosamente il loro spazio. Ancora oggi purtroppo nelle nostra città si riscontrano situazioni di solitudine e smarrimento create proprio dalla Scuola, l’ambiente che dovrebbe tutelare e proteggere maggiormente, non se ne vogliano i Dirigenti o i Docenti ‘buoni e bravi’- che ce ne sono per carità!-, ma le testimonianze raccolte non danno una bella immagine di quella rete che il territorio dovrebbe garantire tra tutti gli attori preposti. Il ragazzo al centro, la persona, la sua crescita, quella della famiglia e delle professionalità in atto: un insegnamento che aiuterebbe la società tutta a crescere persone eticamente preparate verso il prossimo, verso il diverso, verso chi è più debole, chi avrebbe tanto da dare ma necessita di strumenti adatti, per una società migliore. Abbiamo buone leggi, specie per la scuola, che vengono in aiuto ad addetti ai lavori per affrontare varie problematiche. Ma stranamente rimangono a volte solo parole sancite senza orizzonti del fare. I BES, Bisogni Educativi Speciali, sono svariati ma si può intervenire in modo energico per aiutare il ragazzo e la situazione. Se la legge viene rispettata, se la scuola si adopera, se la stessa richiede i giusti aiuti anche delle altre istituzioni per venire in contro a progettualità a favore degli interventi da fare, tutti ne hanno un beneficio: non è così complicato.. basta avviare un processo di best practice. Senza entrare nei meriti o demeriti di chi e cosa, un’ Amministrazione per il cittadino deve potere essere in grado di aiutare le varie autonomie scolastiche a realizzare progetti ad hoc per i ragazzi, aiutando, così facendo, l’Amministrazione stessa a rispondere alle varie problematiche che la sua cittadinanza pone. Essere vicino ai concittadini, aiutare le famiglie e le strutture pubbliche anche non di diretta dipendenza dell’Amministrazione, vuol dire essere vicini alla città e pronti a fare un cambio di passo, dove il rispetto di tutti e le potenzialità di tutti vengano incentivate, tutelate e promosse. Proprio oggi si leggono affermazioni non certo condivisibili, un tornare indietro di tanti anni, rinnegare conquiste sociali già affermate, ma ancora prima rimanendo nel quotidiano e nel nostro piccolo, riuscire a dare quelle risposte che sono già lì, che solo una società preparata e delle istituzioni pronte e sensibili sono in grado di dare, semplicemente applicando leggi che già esistono. ‘Con me nessuno indietro’ ripete risoluto il Candidato a Sindaco David Chiti della cui lista con onore faccio parte, e io stessa mi adopererò perché l’impossibile diventi possibile, e che una semplificazione e aggiornamento in itinere possa far diventare la nostra città all’avanguardia in tutti i settori perché è più semplice di quanto si possa pensare: rispettando le autonomie, la trasparenza, la meritocrazia agevolando e incentivando i nostri ragazzi a credere in se stessi, nelle istituzioni, nella scuola, negli adulti, per diventare grandi assieme, per loro per noi per il nostro futuro. Più nessuno indietro!”
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mercoledì, 27 Marzo 2024