“Il PEF del 2018 rivela, invece, un aumento di 453.860€ rispetto al 2017. Costi riconducibili ad un importante aggravio dei “CARC” – Costi di Accertamento, Riscossione, Contenzioso -, in aumento di circa 441.000€ rispetto all’anno precedente. Aumenta, quindi, di oltre 428.000€ la parte fissa della tariffa, quella riconducibile ai costi fissi di gestione”è.
La parte variabile della TARI, quella relativa alla reale quantità di spazzatura prodotta – prosegue la nota – vede un aumento di 25.746€, che conferma – se ce ne fosse bisogno – la totale incapacità dell’Amministrazione Valentini di attuare politiche efficaci per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti nel nostro Comune. Che, è bene ricordarlo, vede le quote di raccolta differenziata al 38%, in calo del 2,6% rispetto all’anno precedente, e ben al di sotto dei minimi richiesti dall’Unione Europea (65%).
Ci sono state poi segnalate situazioni al limite dell’assurdo, come la tariffa applicata alla Categoria “DG” – Garage/box/cantine che è quasi il doppio di quella “D” – Abitazione. Non riusciamo a capire la ratio di questa tariffazione: se infatti potrebbe in qualche modo apparire equa per un garage-box (anche se sembra poco utile colpire chi non utilizza il Centro Storico per parcheggiare), riteniamo del tutto incoerente tassare le cantine, spesso umide, buie e malsane con una tariffa che appare più adatta alle case di lusso.
Questa inefficienza nel processo di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani – conclude la nota – si traduce in maggiori costi per i cittadini. Costi che ovviamente vengono coperti dalle tasse pagate dai cittadini. Non ci facciamo ingannare dalle operazioni di “maquillage propagandistico” che il Comune di Siena sta attuando in questa fase pre-elettorale: i costi del servizio sono aumentati e scaricarli su altre fasce di contribuenza per dare il “contentino” alle famiglie, e quindi auto-lodarsi a mezzo stampa, lo troviamo decisamente patetico”.