Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta pubblica martedì 19 dicembre, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento:
13) SICUREZZA URBANA: IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI LORENZETTI SULLA SITUAZIONE DI PIAZZALE ROSSELLI
I furti subiti dalle attività commerciali di Porta Siena e le condizioni di piazzale Rosselli hanno costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata, nella seduta consiliare di ieri, 19 dicembre, da Simone Lorenzetti (Riformisti). Il consigliere ha affermato che “piazzale Rosselli attualmente non si presenta affatto come un luogo accogliente, bensì un punto di bivacco per persone senza impiego che abbandonano residui di cibo e spazzatura varia nelle panchine o sugli appoggi esistenti”, sostenendo che “è statisticamente dimostrato che i luoghi dove si verificano i furti sono quelli dove il degrado è più evidente”.
Dopo aver sottolineato che “i commercianti non possono agire autonomamente nella lotta ai furti e agli atti vandalici”, Lorenzetti ha chiesto all’Amministrazione comunale “se si intende attuare misure di controllo dell’intera zona, dotandola della presenza di due militari come in Piazza del Campo”.
Il sindaco Bruno Valentini ha sostenuto che “la presenza in pianta stabile di militari non può essere pianificata per l’area di piazzale Rosselli, in quanto l’operazione Strade Sicure, che in Toscana, oltre a Siena, interessa Firenze, Prato, Livorno e Pisa, ha scopi di antiterrorismo per luoghi di particolare significato simbolico, come Piazza del Duomo e Piazza del Campo, e non di vigilanza dell’ordine pubblico e della sicurezza urbana. Queste funzioni spettano, infatti, alle Forze dell’Ordine, con le quali a Siena vi è una buona collaborazione”. “Come ribadito anche recentemente dal prefetto – ha specificato – i dati sulla criminalità dimostrano che il fenomeno a Siena è minore percentualmente rispetto al resto d’Italia, con dati in diminuzione nell’ultimo anno, tranne che per le frodi informatiche. Sono informazioni importanti ma non rassicuranti, perché il nostro compito è quello di contribuire a migliorare la percezione della sicurezza della gente. Finché ci sarà anche un solo furto, nelle abitazioni o nei negozi, non potremo ritenerci soddisfatti”.
Sempre nel merito della sicurezza urbana, Valentini ha richiamato “le misure incisive che stiamo realizzando, per la prima volta a Siena, come il sistema di videosorveglianza, premiato anche recentemente dalla Regione Toscana a seguito di un bando al quale abbiamo partecipato. Dobbiamo vedere questo sistema all’interno di un lavoro di squadra tra le istituzioni preposte alla sicurezza urbana: Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, insieme all’Amministrazione comunale, attraverso la Polizia Municipale, e la collaborazione dei cittadini”. “Oltre all’estensione del sistema di videosorveglianza – ha proseguito – che ormai supera 100 telecamere, dobbiamo considerare le altre 350 circa installate da Siena Parcheggi in aree sensibili come i parcheggi coperti e all’aperto, i sottopassaggi, come quelli della stazione, e le scale mobili. Ritengo che proprio quest’attenta, diffusa e puntuale videosorveglianza sia un valido deterrente contro reati piccoli o grandi, anche se non può certo sostituirsi alla vigilanza attiva del territorio. Inoltre, c’è tutta una serie di azioni congiunte, interforze, in particolare nelle ore serali e notturne, con controlli mirati contro il consumo di alcolici, soprattutto nelle ore serali e da parte dei minorenni. Nell’area di Porta Siena, sono in atto progetti specifici di dialogo con i ragazzi più a rischio, senza limitarsi quindi alla mera repressione”.
Valentini ha fatto riferimento anche alla recente normativa che ha esteso il potere dei sindaci “e grazie alla quale ho emesso alcune ordinanze sulla movida, sull’intrattenimento musicale e sul consumo di alcolici. Provvedimenti, messi in atto dalla Polizia Municipale, che hanno migliorato la situazione: i dati indicano 61 notizie di reato, 20 richieste di allontanamento dal Questore e 8 segnalazioni dalla Prefettura per revoca benefici ai richiedenti asilo questuanti”. Il sindaco ha poi sottolineato che “Siena è un esempio in Toscana e in Italia sul contrasto alle vendite ambulanti: sono del tutto assenti fenomeni di ambulantato abusivo e, quando si affacciano, sono fortemente repressi. Non si ravvisano situazioni di venditori o questuanti agli incroci semafori, ivi compresa l’area della stazione. C’è una buona vigilanza estesa sul decoro urbano e ci sono interventi tempestivi contro gli abusivi sui quali invito i cittadini a fare ulteriori segnalazioni”. Per quanto riguarda la situazione del centro commerciale di Piazza Rosselli, il primo cittadino ha affermato di aver interloquito più volte con i commercianti “senza ravvisare situazioni di particolare problematicità”.
Lorenzetti ha replicato: “La risposta del sindaco è contraddittoria: se non si ravvedono particolari criticità, perché si aumenta il numero delle telecamere? Ricordo i recenti furti che hanno interessato vari esercizi commerciali di Porta Siena e ribadisco che è necessario esercitare un maggiore controllo: non possono essere sufficienti le ronde delle Forze dell’Ordine”. “Quanto alle misure antiterrorismo – ha concluso – ritengo che vadano pianificate proprio in prossimità di luoghi sensibili come le stazioni: ne sono dimostrazione gli attentati di Barcellona, Madrid e Londra”.
12) ENZO DE RISI, CON UN’INTERROGAZIONE URGENTE, CHIEDE SPIEGAZIONI SUL DECORO URBANO E I CRITERI DI OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO
Enzo De Risi (Cittadini di Siena) ha presentato un’interrogazione urgente sul decoro urbano e i criteri di occupazione del suolo pubblico.
Il consigliere, rimarcando “la necessità della massima attenzione, anche da parte dei commercianti che, a fronte di proprie iniziative, devono avere indirizzi precisi ed oggettivi, nonché puntuali prescrizioni per esibizioni di prodotti, allestimenti e relativa occupazione di suolo pubblico”, ha chiesto “come mai il Comune abbia preso sorprendenti provvedimenti nei confronti di un esercizio commerciale che aveva abbellito, per il periodo festivo, con addobbi indubbiamente innovativi quanto simpatici, il proprio locale, e poi tolleri installazioni orribili e impattanti, forse contrari ai vari regolamenti comunali, in tanti spazi del centro e non solo per le feste, ma per tutto l’anno e in luoghi delicati come Piazza del Campo o similari”. “Revocando all’esercizio commerciale l’esposizione di orsi e renne” De Risi ha chiesto all’Amministrazione “se, in attesa di una completa revisione dei criteri di occupazione di suolo pubblico con il coinvolgimento della Soprintendenza, intenda tutelare il decoro del centro storico, fissando criteri coerenti e oggettivi, ma di facile applicazione, senza eccessiva burocrazia, idonei a favorire la libera iniziativa e non creare disparità di trattamento tra i cittadini”.
“Non condivido – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – il giudizio di degrado attribuito al nostro centro storico dal consigliere, che invece suscita ammirazione nei numerosi visitatori italiani e stranieri. Tranne limitati episodi di inciviltà e maleducazione, a Siena si registra una diffusa attenzione al decoro degli edifici privati e degli spazi pubblici. Ciò è dovuto all’attaccamento dei senesi alla propria città ma contribuisce anche una costante vigilanza sul patrimonio artistico e urbanistico, così come sull’edilizia privata e pubblica. Compito dell’Amministrazione è, infatti, preservare il bene comune, anche se ciò è possibile solo se l’intera popolazione collabora e vigila sui beni collettivi”.
“La tematica dell’occupazione del suolo pubblico – ha proseguito – è di particolare sensibilità perché da un lato vede in gioco l’estetica di un territorio e la salvaguardia di standard di eleganza, dall’altro deve tener conto del legittimo diritto del commerciante di creare la migliore attrattiva per la propria attività. Le leggi e i Regolamenti comunali dettano le modalità con cui salvaguardare il decoro specifico e generale”. Sono molte le variabili da valutare, ha fatto notare il primo cittadino. In primo luogo il Codice della strada e la necessità “di garantire una ragionevole convivenza tra installazioni e circolazione veicolare e di pedoni, soprattutto in un periodo di grande afflusso di persone come quello natalizio. Anche le luminarie devono rispettare le norme di sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica, mentre nel caso dell’installazione in via del Capitano la Polizia Municipale ha rilevato che le luci erano state stese al suolo, alla portata di chiunque. Non c’è stata, quindi, alcuna valutazione di merito sull’installazione, che personalmente trovavo carina e divertente, bensì la semplice mancanza di qualsiasi domanda o comunicazione preventiva, da trasmettere alla Sovrintendenza, attraverso gli uffici comunali, come ogni commerciante sa e fa, da sempre”. In sintesi: il problema non è stato posizionare i due orsi, “bensì l’arbitraria pretesa che non debbano essere richiesti pareri o autorizzazioni che anche il Comune deve richiedere, per piccole o grandi iniziative, persino per far arrivare una gara podistica in una piazza. La questione è una sola: non è stato richiesto il permesso al competente organismo, cioè la Soprintendenza, che ha il delicato compito di monitorare e tutelare il paesaggio ambientale ed architettonico, vieppiù importante nel centro storico di Siena, patrimonio mondiale Unesco. Non basta pagare il suolo pubblico per disporne in maniera discrezionale. Registro, purtroppo, che quando il Comune ha provato a riaprire un dialogo con l’esercente, che non ha subito alcuna sanzione, non c’è stato modo di concordare una soluzione per quello che in fondo è un piccolo problema, preferendo evidentemente la sola contrapposizione polemica, con contorno di strumentalizzazioni politiche “.
De Risi nel condividere il rispetto delle regole ha evidenziato che “l’interrogazione presentata era il pretesto per innescare un dialogo tra l’Amministrazione e i commercianti, perché questi non possono aspettare mesi ed anni per ottenere l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico”.
11) IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI SABATINI E TRAPASSI SULLA SITUAZIONE DELLE PISCINE COMUNALI
La gestione delle piscine comunali e la situazione determinatasi dai lavori in corso che stanno interessando l’impianto di piazza Amendola hanno costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi. La consigliera Sabatini, ricordando che la concessione è stata affidata tramite l’istituto del project financing alla UISP Siena, ha sostenuto che “a seguito dei lavori in corso alla piscina di piazza Amendola, il carico natatorio si è concentrato sull’impianto dell’Acquacalda, creando gravi problemi sull’utilizzo da parte di altre società sportive. Per questo, lo scorso 5 ottobre la Libertas Nuoto Siena ha inviato alla UISP, al sindaco e ai gruppi consiliari una lettera con richiesta di chiarimenti alla quale, secondo quanto riportato dalla stessa società, non è stata ancora data alcuna risposta”.
Sabatini ha stigmatizzato che “una società come la Libertas Nuoto Siena, che conta 480 iscritti, abbia dovuto sospendere le proprie attività, tra le quali i corsi di acquafitness per donne in gravidanza, e i contratti di collaborazione con 22 istruttori di nuoto”. Dopo aver dichiarato che “a oggi non è ancora stato tentato e trovato da parte del Comune, ente proprietario, un accordo fra le parti che armonizzi le esigenze delle realtà sportive interessate al nuoto cittadino”, la consigliera ha sollecitato un intervento dell’Amministrazione per “trovare un accordo sostenibile tra le parti” e “la copia integrale degli atti ufficiali di gara attinenti al project financing, come richiesto nella lettera del 5 ottobre”; inoltre, ha chiesto al sindaco “se ritiene corretto che strutture comunali dedite ad attività sportive e ricreative vengano gestite in modo monopolistico per 20 anni” e “se considera normale che, in un momento di crisi occupazionale come questo, si possa accettare in modo passivo l’azzeramento di 22 contratti di collaborazione con giovani istruttori di nuoto per l’impossibilità di programmare i corsi”.
Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato che l’affidamento in oggetto è stato determinato ai sensi della disciplina della “finanza di progetto”, a seguito della presentazione di apposita proposta da parte del Comitato UISP come soggetto promotore: “Tale proposta è stata dichiarata di pubblico interesse dall’Amministrazione comunale e posta a base di specifica gara pubblica di rilevanza comunitaria, aperta a tutti gli interessati. La proposta prevedeva, oltre che un piano di gestione pluriennale delle piscine, con relativa manutenzione ordinaria, anche rilevanti interventi infrastrutturali per miglioramenti e messa in sicurezza degli impianti. Un’operazione complessiva, stimata in circa 1.235.000 euro, da realizzare a cura e spese del concessionario e sotto la supervisione dell’Amministrazione, che dovrebbe essere apprezzata da qualsiasi gruppo consiliare per gli indubbi benefici che comporta”.
Valentini ha spiegato che “il vantaggio per l’Amministrazione e per la comunità senese è del tutto evidente: una gestione di lungo periodo, capace di beneficiare di un’organizzazione stabile e di economie di scala, nonché di interventi strutturali realizzati a spese di privati e senza gravare sul bilancio Comunale. Un esempio al quale altri Comuni stanno guardando con interesse”. Il primo cittadino ha aggiunto che “l’Amministrazione è stata comunque particolarmente attenta anche a verificare e garantire la tutela di altre importanti realtà operanti nel territorio e nel settore: il contratto di concessione stipulato con la UISP prevede, infatti, la messa in disponibilità della piscina a favore di soggetti terzi che non abbiano partecipato alla gara per l’assegnazione del project , nonostante che non abbiano effettuato alcun investimento economico e senza assumere i notevoli rischi operativi ed economici che gravano sul soggetto realizzatore”. “Nel dettaglio – ha proseguito – la UISP è tenuta, ai sensi dei contenuti della convenzione sottoscritta, a garantire il massimo utilizzo e la massima fruibilità delle piscine comunali, conformemente ai criteri propri dell’uso pubblico. L’offerta tecnica rimessa dal concessionario prevede che, oltre alle attività promosse in quanto gestore dell’impianto, la UISP si impegni a concedere adeguati spazi acqua alle società sportive che già oggi utilizzano l’impianto, per metterle in condizione di sviluppare la propria attività, offrendo complessivamente una più ampia gamma di opportunità e una pluralità di offerta per la pratica del nuoto dei giovani”. Nel merito dell’attuale situazione di restrizione degli spazi, e quindi della limitata disponibilità degli stessi per soggetti terzi, il sindaco ha affermato che “ciò dipende dall’inutilizzabilità dell’impianto di piazza Amendola, dove sono in corso i lavori di messa a norma. Disagi che continueranno con gli investimenti, ancor più rilevanti, che interesseranno la piscina di piazza Amendola. E dureranno fino a quando le piscine disponibili non torneranno ad essere due. Bisogna anche tener presente che il ricorso presentato contro il project in questione ha rallentato e fatto posticipare i tempi dei lavori, andando a incidere sul regolare svolgimento dei corsi invernali”.
Il sindaco ha concluso: “L’Amministrazione sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione e sta lavorando assiduamente, confrontandosi con la UISP, affinché, in questa situazione di difficoltà, trovino tutela gli interessi di tutti i soggetti coinvolti: i lavoratori del settore, i cittadini iscritti a corsi di nuoto e le società sportive di fondamentale rilievo cittadino operanti da anni nel settore. L’obiettivo è che, a regime, vengano conciliate le posizioni del concessionario con quelle degli altri soggetti, nel rispetto degli obblighi contrattualmente assunti dal primo e nel perseguimento dell’interesse pubblico. Lo verificheremo all’inizio della prossima estate quando i lavori saranno conclusi in entrambi gli impianti natatori”.
Sabatini ha replicato che “il bando avrebbe dovuto conciliare le esigenze delle società senesi che organizzano attività natatorie, prevedendo spazi per tutte, mentre l’Amministrazione comunale ha mantenuto la sua titolarità soltanto sul controllo delle tariffe. Sospendere i contratti di collaborazione con 22 istruttori non è cosa da poco, in un momento come questo”. “Quanto all’interrogazione – ha concluso – il sindaco, come fa spesso, non ha risposto ai quesiti posti e rimanderemo ogni valutazione sulla riqualificazione delle piscine una volta che saranno terminati i lavori”.
10) LA GESTIONE DELLE PISCINE COMUNALI: IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI FALORNI
La gestione delle piscine comunali dell’Acquacalda e di piazza Amendola, affidata dall’Amministrazione tramite l’istituto del project financing alla UISP Siena, ha costituito il tema, nella seduta consiliare, dell’interrogazione illustrata da Marco Falorni (Impegno per Siena) e sottoscritta anche da Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa). Facendo riferimento ai lavori in corso all’impianto di piazza Amendola, Falorni ha rimarcato i disagi creatisi sulla piscina dell’Acquacalda e, in particolare, il fatto che la Libertas Nuoto Siena abbia dovuto sospendere le proprie attività, tra le quali i corsi di acquafitness per donne in gravidanza, e i contratti di collaborazione con 22 istruttori di nuoto.
Il consigliere ha affermato che, “pur essendo la regolarità di tale affidamento già stata oggetto di valutazione del TAR e non sia l’oggetto della presente interrogazione, è impressionante sapere che una società storica e benemerita come la Libertas Nuoto Siena abbia dovuto interrompere i corsi per un anno intero, con centinaia di utenti penalizzati e l’interruzione del contratto per 22 istruttori”. Falorni ha poi sottolineato che “non è ammissibile che un’attività di forte rilevanza sociale come il nuoto possa essere appaltata a una società sportiva che, di fatto, viene ad assumere un potere assoluto nei rapporti con le altre società, le quali, in quanto espressioni della comunità senese, devono convivere tutte nel segno del rispetto dei valori dello sport: amicizia, generosità, crescita e promozione umana per le persone”. Il consigliere ha quindi chiesto all’Amministrazione “se la situazione creatasi sia ritenuta normale e tollerabile per un Comune che voglia onorare i suoi compiti e se, piuttosto, non si debba affrontare e risolvere il non insormontabile problema”.
Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato che l’affidamento in oggetto è stato determinato ai sensi della disciplina della “finanza di progetto”, a seguito della presentazione di apposita proposta da parte del Comitato UISP come soggetto promotore: “Tale proposta è stata dichiarata di pubblico interesse dall’Amministrazione comunale e posta a base di specifica gara pubblica di rilevanza comunitaria, aperta a tutti gli interessati. La proposta prevedeva, oltre che un piano di gestione pluriennale delle piscine, con relativa manutenzione ordinaria, anche rilevanti interventi infrastrutturali per miglioramenti e messa in sicurezza degli impianti. Un’operazione complessiva, stimata in circa 1.235.000 euro, da realizzare a cura e spese del concessionario e sotto la supervisione dell’Amministrazione, che dovrebbe essere apprezzata da qualsiasi gruppo consiliare per gli indubbi benefici che comporta”.
Valentini ha spiegato che “il vantaggio per l’Amministrazione e per la comunità senese è del tutto evidente: una gestione di lungo periodo, capace di beneficiare di un’organizzazione stabile e di economie di scala, nonché di interventi strutturali realizzati a spese di privati e senza gravare sul bilancio comunale. Un esempio al quale altri Comuni stanno guardando con interesse”. Il primo cittadino ha aggiunto che “l’Amministrazione è stata comunque particolarmente attenta anche a verificare e garantire la tutela di altre importanti realtà operanti nel territorio e nel settore: il contratto di concessione stipulato con la UISP prevede, infatti, la messa in disponibilità della piscina a favore di soggetti terzi che non abbiano partecipato alla gara per l’assegnazione del project, nonostante che non abbiano effettuato alcun investimento economico e senza assumere i notevoli rischi operativi ed economici che gravano sul soggetto realizzatore”. “Nel dettaglio – ha proseguito – la UISP è tenuta, ai sensi dei contenuti della convenzione sottoscritta, a garantire il massimo utilizzo e la massima fruibilità delle piscine comunali, conformemente ai criteri propri dell’uso pubblico. L’offerta tecnica rimessa dal concessionario prevede che, oltre alle attività promosse in quanto gestore dell’impianto, la UISP si impegni a concedere adeguati spazi acqua alle società sportive che già oggi utilizzano l’impianto, per metterle in condizione di sviluppare la propria attività, offrendo complessivamente una più ampia gamma di opportunità e una pluralità di offerte per la pratica del nuoto dei giovani”.
Nel merito dell’attuale situazione di restrizione degli spazi, e quindi della limitata disponibilità degli stessi per soggetti terzi, il sindaco ha affermato che “ciò dipende dall’inutilizzabilità dell’impianto di piazza Amendola, dove sono in corso i lavori di messa a norma. Disagi che continueranno con gli investimenti, ancor più rilevanti, che interesseranno la piscina dell’Acquacalda, e dureranno fino a quando le piscine disponibili non torneranno a essere due. Bisogna anche tener presente che il ricorso presentato contro il project in questione ha rallentato e fatto posticipare i tempi dei lavori, andando a incidere sul regolare svolgimento dei corsi invernali”. Valentini ha concluso: “L’Amministrazione sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione e sta lavorando assiduamente, confrontandosi con la UISP, affinché, in questo momento di difficoltà, trovino tutela gli interessi di tutti i soggetti coinvolti: i lavoratori del settore, gli iscritti ai corsi di nuoto e le società sportive di fondamentale rilievo cittadino operanti da anni nel settore. L’obiettivo è che, a regime, vengano conciliate le posizioni del concessionario con quelle degli altri soggetti, nel rispetto degli obblighi contrattualmente assunti dal primo e nel perseguimento dell’interesse pubblico. Lo verificheremo all’inizio della prossima estate quando i lavori saranno conclusi in entrambi gli impianti natatori”.
Falorni si è dichiarato insoddisfatto: “Il sindaco ha richiamato impegni generici, salvo verifica sugli atti, ma non è stato chiaro su cosa intenda per “adeguati spazi” da mettere a disposizione alle altre società sportive, le quali, nel frattempo, hanno dovuto sospendere le proprie attività. Questo non è certo un buon risultato per Siena che ambisce al titolo di Città Europea dello Sport”. “I giusti presupposti per un affidamento di questo tipo – ha concluso – e gli accordi tra le parti andavano creati e raggiunti prima, perché un’Amministrazione comunale dovrebbe sempre esercitare una moral suasion nell’interesse di tutte le parti interessate”.
9) NELL’INTERROGAZIONE DI MASSIMILIANO BRUTTINI LA RICHIESTA, PER TAVERNE D’ARBIA, DI PASSAGGI PEDONALI RIALZATI
Massimiliano Bruttini (PD) ha richiamato l’attenzione del consesso sulla sicurezza degli attraversamenti pedonali nei centri abitati. Ricordando che nel bilancio dell’Ente è previsto uno specifico stanziamento ha chiesto “se è ipotizzabile la realizzazione di passaggi pedonali rialzati, che meglio garantiscono la sicurezza delle persone, in via Principale, via S. Isidoro e Strada delle Ropole a Taverne d’Arbia”. E, in caso affermativo “la loro precisa localizzazione e tempistica”.
“Nel quartiere di Taverne d’Arbia – ha risposto l’assessore alla mobilità Stefano Maggi -sono previsti importanti interventi di riqualificazione attesi dalla cittadinanza. Nonostante il periodo di difficoltà economica generale, sia per la nostra Amministrazione sia per l’intero Paese, stiamo provvedendo alla messa in sicurezza idraulica di Taverne grazie all’intervento della Regione e, in parte, con il finanziamento del Bando delle periferie. In corso, anche, vari lavori per restituire piena funzionalità agli impianti sportivi a servizio del quartiere. Con lo stesso bando delle periferie verrà realizzato un percorso ciclo/pedonale che unirà il quartiere da est a ovest, così da limitare pericolosità e criticità attualmente presenti sulla normale rete viaria. Ho dato mandato all’ufficio tecnico di progettare un passaggio pedonale rialzato su via Principale, perché essendo a senso unico i mezzi tendono a percorrerla ad alta velocità”.
Il consigliere Bruttini, nel ringraziare per la programmazione annunciata dall’assessore, ha chiesto che “l’Amministrazione tenga nella giusta considerazione e attenzione non solo il quartiere di Taverne, ma anche le altre zone periferiche, che risentano della lontananza dalla città e anche di un po’ di emarginazione”.
8) L’ASSESSORE TARQUINI ILLUSTRA LE MODALITÀ ORGANIZZATIVE DEL TRASPORTO SCOLASTICO COMUNALE
La risposta all’interrogazione presentata dai gruppi “L’Alternativa” e “Impegno per Siena”
Il servizio comunale di trasporto scolastico è stato oggetto di dibattito consiliare, nella seduta odierna, con l’interrogazione presentata da Andrea Corsi (L’Alternativa) e sottoscritta dal collega di gruppo Massimo Bianchini e da Marco Falorni (Impegno per Siena). Richiamando le segnalazioni di alcuni genitori e alcuni articoli della stampa locale in merito a varie criticità, “quali ritardi, mancanza di accompagnatori a bordo dei mezzi e di posti a sedere per i bambini”, Corsi ha chiesto “se l’Amministrazione è al corrente di tali problemi e cosa sia stato fatto per evitarne l’insorgenza e migliorare la qualità del servizio, al fine di garantire la sicurezza degli utenti e dei conducenti dei pulmini”.
L’assessore all’Istruzione, Tiziana Tarquini, ha innanzitutto riportato alcuni dati del servizio comunale di trasporto scolastico, “organizzato su 110 linee al giorno, ripartite tra le 24 linee per la Scuola dell’Infanzia, equamente divise tra la fascia mattutina e quella pomeridiana, e le 86 linee a servizio degli istituti primari e secondari di primo grado, per un’utenza complessiva di 1509 alunni”. L’assessore ha spiegato che “il servizio è garantito esclusivamente agli studenti residenti o domiciliati nel territorio comunale che abitino a più di un chilometro di distanza dal proprio plesso scolastico e gli autobus/scuolabus sono utilizzati solo ed esclusivamente da coloro che frequentano il plesso per il quale la linea è dedicata”. Per usufruire del servizio i genitori degli alunni devono presentare la richiesta con l’apposito modulo: “Tali domande – ha specificato – sono indispensabili per poter organizzare il servizio e permetterne l’utilizzo da parte degli utenti”.
Dal punto di vista normativo, Tarquini ha ricordato che il servizio di accompagnamento è obbligatorio e necessario per coloro che frequentano le scuole dell’Infanzia e per gli alunni diversamente abili, ma che il Comune di Siena si è comunque attivato, fin dagli anni passati, anche per gli istituti primari, con una spesa annua complessiva di 150mila euro: “Il servizio viene ricoperto, in parte, dai mezzi dell’autoparco e, prevalentemente, da quelli di Tiemme, con contratto valido fino al 31 dicembre 2018, per un importo annuo di circa 628mila euro. Le tariffe, che non sono state modificate, coprono circa 1/3 dell’importo totale del servizio”.
Nel merito della lettera dei genitori degli utenti della linea verde, l’assessore ha sostenuto che “ha ottenuto una pronta risposta, al pari di qualsiasi altra segnalazione, dall’ufficio comunale preposto”, mentre, sulle criticità rilevate dall’articolo richiamato nell’interrogazione, ha sottolineato quattro aspetti: “All’inizio dell’anno si sono verificati episodi di affollamento su alcune linee, poiché alcune famiglie non avevano ancora presentato la necessaria richiesta di trasporto, rendendo di fatto inattendibile la quantificazione degli alunni. Tale problematica è stata risolta in 3 giorni pur avendo a disposizione, come da comunicazione ai genitori, 15 giorni di tempo per organizzare il servizio”. “Relativamente ai ritardi – ha proseguito – non vi è alcun scuolabus che faccia due percorsi, ritardando il trasporto degli studenti. Piuttosto, è possibile il verificarsi di ritardi dovuti al traffico o a particolari imprevisti: dall’inizio dell’anno ci risultano essere avvenuti solo due episodi di questo tipo”.
Nel merito della vigilanza sugli autobus, “secondo quanto previsto dalla normativa, sono garantiti gli accompagnatori sugli scuolabus della scuola dell’Infanzia e in presenza di studenti diversamente abili, mentre, per quanto riguarda la Primaria, gli accompagnatori turnano su tutte le linee in modo da monitorare l’intero sistema. In caso di particolari segnalazioni, si provvede a intensificare il turno sulla linea oggetto di osservazione sono stati aumentati i turni delle linee verde e arancione del bus blu pomeridiano”.
“Quanto agli eventuali episodi di bullismo – ha aggiunto – i genitori vengono richiamati e invitati a relazionarsi con il proprio figlio, in modo da mantenere un comportamento corretto e rispettoso dell’altro”. Tarquini ha concluso informando “di aver verificato personalmente, senza alcun preavviso, il percorso mattutino della linea verde sulla tratta Isola d’Arbia-scuola primaria Duprè, senza riscontrare criticità”.
Corsi ha ringraziato l’assessore per “il quadro di dettaglio sui numeri del servizio e sull’impegno economico del Comune che, però, risulta insufficiente. Una migliore Amministrazione dovrebbe garantire la presenza degli accompagnatori anche sui mezzi che trasportano i bambini delle scuole primarie: ritengo che questa sia una mancanza sulla quale è necessario intervenire”. “Il problema della sicurezza sui mezzi – ha concluso – è molto sentito dai conducenti poiché sono capitati spesso episodi spiacevoli: invito l’Amministrazione a smettere di dire che tutto va bene e a intervenire sui problemi che interessano la città”.
7) TARIFFA ORARIA PER LE PISCINE COMUNALI. APPROVATA LA MOZIONE PRESENTATA DA PIETRO STADERINI
E’ stata accolta la mozione presentata oggi da Pietro Staderini (Sena Civitas) tesa a inserire, tra le tariffe vigenti per l’ingresso alle piscine comunali, anche una tariffa oraria, così da facilitare coloro che volessero utilizzare le strutture solo per alcune ore e, quindi, ad un costo proporzionale.
Come ha infatti evidenziato “nelle due piscine comunali dell’Acquacalda e di piazza Amendola, oltre ai corsi organizzati, la possibilità, anche se limitata, di svolgere nuoto libero. Le tariffe, però, prevedono solo l’ingresso ridotto, over 65, la frequentazione settimanale, mensile, bimestrale, trimestrale, oltre a carnet da 10 o 20 ingressi”.
6) APPROVATA LA MOZIONE PRESENTATA DA PIETRO STADERINI SULL’ISOLA ECOLOGICA IN VIALE MAMELI
E’ passata la mozione presentata oggi da Pietro Staderini (Sena Civitas) che, lamentando l’insufficienza dell’isola ecologica presente in viale Mameli nei pressi del supermercato Conad, aveva chiesto di studiare un nuovo sistema di raccolta in coerenza con le attuali normative igieniche, e valutandone la sostenibilità insieme al negozio.
Come hainfatti illustrato il consigliere “i cassonnetti presenti dovendo servire il supermercato di quartiere lì presente, così come gli abitanti della zona, risultano insufficienti, sempre stracolmi e con fuoriuscita di rifiuti, generando una situazione antigienica e indecorosa”.
5) VALENTINA CARLONI NEL CDA DELLA SIENA PARCHEGGI
Come comunicato dal sindaco Bruno Valentini, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, Valentina Carloni è stata nominata nel CDA della Siena Parcheggi. “Una scelta – ha evidenziato – effettuata in base alle competenze professionali della Carloni acquisite ed espletate in varie realtà imprenditoriali del nostro territorio”.
4) IL TEMA DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELL’INTERROGAZIONE DI ERNESTO CAMPANINI, A PARTIRE DALL’ACCESSO A PALAZZO PATRIZI
L’assessore Ferretti: “Nel 2017 interventi complessivi per circa 664mila euro”
Adeguare l’ingresso di Palazzo Patrizi per garantire l’accesso a ogni tipologia di invalidità. Nella seduta consiliare odierna, Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM), con un’interrogazione, ha evidenziato come a Palazzo Patrizi siano ubicati alcuni uffici comunali aperti al pubblico e una sala conferenze nella quale si svolgono spesso incontri e dibattiti.
“Luoghi che creano difficoltà di accesso alle persone disabili – ha specificato – e per i quali era prevista un’operazione di abbattimento delle barriere architettoniche, tramite il ricorso a un montascale, per il superamento della prima rampa di scale e a un piccolo ascensore per raggiungere gli altri piani”. Campanini ha sostenuto che “poiché i montascale non sono idonei a far salire una sedia a rotelle a motore, che supera il peso massimo trasportabile, i disabili non possono accedere nel Palazzo, né per recarsi negli uffici né per partecipare a conferenze o incontri”.
Richiamando lo stanziamento annuale di circa 200mila euro nel capitolo del bilancio comunale dedicato alle opere per l’abbattimento delle barriere architettoniche, Campanini ha chiesto l’elenco degli interventi realizzati nell’anno in corso e “di prevedere, nel 2018, l’adeguamento dell’ingresso a Palazzo Patrizi per tutti gli invalidi che usano una sedia a rotelle, manuale e a motore, con un intervento, tecnicamente possibile, visto che la struttura dell’ascensore poggia a piano terra dell’edificio”.
Nella risposta, l’assessore al Sociale, Anna Ferretti, ha ricordato che l’intervento di abbattimento delle barriere a Palazzo Patrizi, tramite l’installazione di un ascensore e di un montascale, è stato effettuato oltre 20 anni fa.
Riportando i contenuti di una nota del Servizio Urbanistica, è poi entrata nel merito della soluzione tecnica: “La scelta di non far raggiungere il piano terra all’ascensore è legato al fatto che, per realizzare il fine corsa necessario a far arrivare l’elevatore a tale livello, avrebbe dovuto essere demolita un’intera volta a mattoni del Palazzo, che è notificato dalla Soprintendenza come immobile storico artistico”. “Pertanto – ha aggiunto – a seguito di sopralluoghi assieme ai funzionari tecnici della Soprintendenza, fu deciso di preservare la storicità dell’immobile senza alcuna demolizione: né della volta né degli scalini dove inserire il vano corsa dell’ascensore. Fu inoltre deciso di far partire l’ascensore dal piano rialzato, inserendo un montascale a norma per carrozzine non elettriche, allo scopo di superare un breve rampa di scale. L’impianto attuale è frutto di un intervento ormai datato nel tempo”.
L’assessore ha affermato che anche l’Amministrazione aveva riscontrato alcune criticità relative all’impianto “ma, dato che le schede del Piano di abbattimento delle barriere architettoniche per gli edifici e gli spazi pubblici nel centro città sono alla conclusione, volevamo attendere il termine di tale iter per valutare e definire le priorità, insieme al Laboratorio per l’accessibilità e all’Osservatorio delle barriere architettoniche, allo scopo di intervenire in modo sistematico”. Tra le varie ipotesi tecniche, Ferretti ha affermato che “se la soluzione di accessibilità di Palazzo Patrizi non dovesse essere prioritaria rispetto ad altre più urgenti, e comunque in attesa dei lavori, intanto potremmo dotare la sala di una carrozzina non motorizzata, e quindi più leggera e trasportabile, per consentire a tutti l’uso del montascale”.
L’assessora ha poi elencato i principali interventi di abbattimento delle barriere architettoniche, con i relativi importi, realizzati nel 2017 con i residui degli anni precedenti e grazie a finanziamenti regionali e ministeriali: la manutenzione dell’ascensore del sottopassaggio de La Lizza (8.482 euro), il controsoffitto della scuola San Bernardino per l’abbattimento acustico (circa 6.000 euro), la fornitura Loges in alcune parti della città per non vedenti e ipovedenti (3.640 euro), la rampa di accesso all’asilo Monumento (20mila euro del Comune e 20mila euro della Regione Toscana), i lavori di miglioramento delle fermate del trasporto pubblico locale su entrambi i sensi dell’asse piazza del Sale-Policlinico (100mila euro del Comune e altrettanti della Regione Toscana) e quelli di adeguamento dei semafori per ipovedenti in zona Camollia-Antiporto (45mila euro del Comune e 30mila euro del Ministero), il miglioramento del percorso pedonale di via Fiorentina, nel tratto da palazzo Diavoli alle Terrazze (100mila euro del Comune e altrettanti dalla Regione Toscana).
Infine, ha informato sugli interventi di segnaletica dedicata (circa 1.400 euro) e di manutenzione dei manufatti di pertinenza stradale, sempre ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche, nelle vie Simone Martini, Duccio di Buoninsegna e Lippo Vanni (per 110mila euro, di cui il 50% da contributo regionale), e sulle opere di miglioramento per la sicurezza pedonale nelle vie Custoza, Vestri e Avignone (oltre 35mila euro) in fase di assegnazione all’impresa aggiudicataria.
“Nel complesso – ha concluso l’assessore – si tratta di interventi complessivi per circa 664mila euro, dei quali 339mila dal bilancio comunale e per 275mila provenienti dalla Regione e 30mila dal Ministero. Mi auguro che il prossimo anno si continui con questo impegno e ringrazio gli uffici che si sono impegnati molto nel portare avanti i lavori: Siena è una città con una conformazione difficile, ma si può lavorare per rendere più accessibile sia le sue strade che i suoi edifici pubblici”.
Ernesto Campanini si è dichiarato “parzialmente soddisfatto perché l’assessora pur rispondendo dettagliatamente a tutti i suoi quesiti non ha ancora eliminato il problema presente a Palazzo Patrizi visto che ad oggi non è stata trovata una soluzione come richiesta da tempo da diversi disabili”.
3) IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI STADERINI SULL’INCENDIO SVILUPPATOSI SULLA TORRE DEL MANGIA
Durante l’odierna seduta consiliare Pietro Staderini (Sena Civitas) ha chiesto informazioni sull’incendio sviluppatosi sulla Torre del Mangia nella notte dello scorso 16 agosto.
Il consigliere, oltre a voleR conoscere “i fatti realmente accaduti sulla sommità del monumento e i danni materiali ed economici stimati”, ha chiesto di sapere le misure del Piano antincendio previsto sulla Torre del Mangia e quale tipo di lavoro è stato effettuato per il tavolato andato a fuoco: quando è stato realizzato, con quale materiale, se ignifugo e a quale costo”.
“Sulle cause dell’incendio – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – è ancora in corso l’indagine della Procura della Repubblica. I danni accertati consistono nella distruzione della pavimentazione presente nella quota più alta della Torre (in parte bruciata e in parte rimossa durante la bonifica eseguita dai Vigili del Fuoco), e nel guasto delle apparecchiature elettroniche presenti a quel livello”. Valentini, ha illustrato quanto previsto dettagliatamente dal Piano antincendio per la Torre, comprese le procedure contemplate per soccorrere eventuali feriti o persone in difficoltà, testate attraverso esercitazioni svolte in collaborazione con i Vigili del Fuoco. Il sindaco ha informato il consesso che i lavori di ristrutturazione, eseguiti tra la fine del 2016 e l’inizio del corrente anno, si sono concretizzati nella realizzazione di nuove pavimentazioni galleggianti a quota 70 e a quota 87 metri, così come nella parte sottostante il campanone. Interventi, per un costo complessivo di circa 40mila euro, e copertura assicurativa, regolarmente autorizzati dalla Soprintendenza. La possibilità di utilizzare materiali con finitura completa di trattamento ignifugo, anche se non prevista dalla normativa, fu scartata perché le pavimentazioni venivano collocate all’aperto e sottoposte alla continua usura causata dal calpestio dei visitatori”.
Nel dichiararsi “abbastanza soddisfatto”, Pietro Staderini ha ribadito “la necessità di un Piano antincendio” annunciando la sua richiesta di accesso agli atti per conoscerlo, ed ha ribadito che “sarebbe stato meglio l’utilizzo di materiale ignifugo anche se sottoposto a frequente manutenzione”.
2) LA RISPOSTA DEL SINDACO VALENTINI ALL’INTERROGAZIONE DI STADERINI SULL’EX CAMPINO DI S. PROSPERO
“La manutenzione della città – per Pietro Staderini (Sena Civitas) – presenta ampi margini di miglioramento e non avendo assistito a nessun lavoro in tal senso”, ha chiesto, vista l’attuale situazione della pavimentazione del parcheggio nell’ex Campino di S. Prospero “quando l’Amministrazione interverrà per sistemare le piastrelle in gran parte dissestate e disconnesse. Un intervento non più rimandabile visto il frequente passaggio di auto e mezzi pesanti che ne aumenta costantemente il degrado”.
“La Siena Parcheggi – ha informato il sindaco Bruno Valentini – ha già approvato il progetto di fattibilità per i lavori di riqualificazione dell’area a parcheggio, compresa la pavimentazione, ed a breve lo trasmetterà al Comune per l’avvio delle procedure necessarie che, una volte completate, permetteranno di indire la gara per l’affidamento dell’intervento”.
Il progetto consentirà un miglior dimensionamento della porzione di impianto adibito a terminal autobus permettendo così di distinguere i diversi tipi di traffico carrabile e pedonale in condizioni di sicurezza e funzionalità. L’attuale pavimentazione sarà sostituita con adeguato materiale con colori e caratteristiche idonee in funzione della sosta breve per autobus, limitata al carico e scarico turisti, realizzando un’area di sosta con 12 banchine e un giusto spazio per l’attesa all’ingresso, così da evitare incolonnamenti.
“Considerata l’area su cui insiste l’impianto – ha proseguito Valentini – la progettazione intende rispettare il valore storico-monumentale della Fortezza, prevedendo di allontanare gli autobus dal muro con una organizzazione a 60 gradi rispetto l’asse stradale. Anche le aree pedonali, destinate al raduno dei gruppi turistici e al loro transito saranno correttamente dimensionate e con dei servizi igienici all’interno del Bastione “La Madonna”. Il grande ambiente dove saranno collocati lascerà a vista la copertura a volte e i paramenti murari saranno risanati dall’umidità e dalle efflorescenze e risistemato il lucernario esistente. I servizi igienici saranno sei e provvisti di una nuova pensilina, così da offrire riparo e, al contempo, segnalare visivamente la loro presenza, oltre ad ospitare una dettagliata segnaletica con informazioni turistiche”.
Staderini si è dichiarato soddisfatto della risposta, ed ha auspicato una veloce tempistica per la realizzazione e che la struttura rimanga gratuita e senza la riduzione dei posti auto.
1) IL CONSIGLIO COMUNALE OSSERVA UN MINUTO DI SILENZIO IN RICORDO DI GIANCARLO BARTOLINI
Prima dell’inizio dei lavori il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Giancarlo Bartolini, recentemente scomparso.
Bartolini era stato consigliere comunale per il PD dal 2001 al 2006 e nel Gruppo misto dal 2006 al 2011.
Il presidente del Consiglio comunale, a nome di tutto il consesso, ha espresso “sentite condoglianze al figlio David, alla consorte Paola e alla famiglia tutta”.