quel Pierferdinando Casini che, ai tempi della “Siena da bere”, convolò a nozze nel Palazzo Pubblico con la figlia di un membro del CdA guidato da Mussari (Azzurra Caltagirone)”. Così un intervento di L’Alternativa, Uniti per Siena, Impegno per Siena e Città nostra.
“A chi sono da imputare le “scelte scellerate ed imprudenti che hanno depauperato Banca MPS e colpito i risparmiatori”, citate dall’attuale Primo Cittadino?
Come fa Valentini, allora Sindaco di Monteriggioni e dirigente del PD, ad affermare che “la comunità senese non può e non intende chiamarsi fuori”, riferendosi soprattutto alla classe dirigente di maggioranza, “dalla responsabilità morale delle scelte compiute”? Come è possibile che ciò avvenga se siamo ancora guidati dal Partito Democratico?
Come fa, il Sindaco, ad invocare giustizia contro gli “intoccabili”, quando sa bene che la Commissione, ora che siamo a fine legislatura, non porterà a nulla di nuovo?
In realtà Valentini sta tentando il solito giochino: cercare, goffamente, di rifarsi la verginità, prendendo in giro i cittadini e nascondendosi dietro un paravento.
Il declino che sta vivendo la nostra Città ha un unico colpevole: la centralità di quel “Sistema Siena” che ha provocato una continua confusione ed una sovrapposizione fra partiti (o meglio: “Partito”) e istituzioni.
A nostro giudizio occorre ridare finalmente centralità ai cittadini e all’istituzione comunale, primo atto concreto per restituire ai senesi la possibilità di ottenere una nuova consapevolezza civica, che cambi il rapporto tra cittadini e amministratori.
Siena, a nostro giudizio, deve finalmente voltare pagina e mandare in pensione i vertici di quella Sinistra che hanno contribuito alla rovina della nostra città ed in particolare quelli del PD, ovvero il Partito che, tramite i suoi uomini, guidava Banca e Fondazione all’epoca delle scelte scellerate che hanno dilapidato un patrimonio enorme che apparteneva ai senesi”.