“Un articolo apparso nell’inserto “Affari & Finanza” del quotidiano la Repubblica, uscito questa settimana a firma di Andrea Greco, lancia un’ipotesi interessante sul futuro del Monte dei Paschi: una fusione con Poste Italiane. Quanto si afferma è una conferma di ciò che avevo lanciato qualche anno fa – afferma Pierluigi Piccini -, vedendo in questa operazione l’unica possibilità per dare una prospettiva di rinascita della banca senese. In questo modo si incontrerebbero due soggetti complementari, capaci di mettere insieme sinergie commerciali: da un lato una realtà che punta a fare banca e che ha una grande capacità patrimoniale, dall’altro una banca storica, che esprime competenze ma che ha bisogno di liquidità.
Questa sarebbe una soluzione ideale per il sistema Paese e per Siena. Tra l’altro, una fusione tra Monte dei Paschi e Poste Italiane consentirebbe di rispettare le indicazioni dell’Unione europea sulla natura privata delle banche. Prima o poi lo Stato dovrà uscire dall’azionariato nel Monte dei Paschi, mentre un eventuale “matrimonio” con Poste Italiane, sarebbe a tutti gli effetti con un soggetto privato, trattandosi di una società per azioni. Mi sono sempre battuto, come tutti i senesi sanno, per mantenere il rapporto di Siena con la Banca. Spero che, almeno da ora in avanti, vengano prese scelte logiche per restituire un futuro al Monte dei Paschi, e quindi a un pezzo importante della nostra comunità”.