“E’ il terzo anno consecutivo- ha detto oggi il Presidente della Provincia Fabrizio Nepi – che ci troviamo ad approvare il bilancio di previsione così tardi. E’ assurdo e ingiusto. E se oggi siamo riusciti ad approvare il bilancio è solo grazie a misure straordinarie concesse dal Governo con il D.L. 50/2017 e ad alcune azioni messe in atto da questo Ente, come la chiusura dell’accordo con il Ministero dell’Interno per i canoni pregressi di Prefettura e Questura, la previsione dell’alienazione dell’ala prefettizia del Palazzo del Governo, la concessione della ex sede di Piazza Amendola all’università per stranieri, la vendita dell’edificio della Questura ad Invimit.
A tutto ciò, per fortuna, si aggiunge una previsione di maggiore riscossione dell’Imposta Provinciale di Trascrizione di € 1.000.000 rispetto al 2016.
Tutto ciò testimonia tuttavia un’elevata precarietà ed aleatorietà dell’equilibrio finanziario, comune a tutte le Province d’Italia, che occorrerà rimuovere da parte del Governo e del Parlamento per consentire ad un’istituzione così importante come la Provincia, il cui mantenimento in vita è stato ribadito con il referendum del 4 dicembre 2016, di essere pienamente efficiente.
Infatti, nonostante la chiusura del bilancio, siamo ben lontani dall’assicurare ai cittadini un adeguato livello di manutenzione delle scuole e delle strade di competenza provinciale, in primis a causa dell’elevatissimo prelievo forzoso a cui questa Provincia è sottoposta. Si pensi, infatti, che su un bilancio di competenza pura di € 35.296.452,25, ben € 18.213.605,09 (il 51,60%!!) sono destinati ad essere trasferiti allo Stato come prelievi forzosi. Non c’è, quindi, margine per alcuna scelta discrezionale in merito alle spese, che sono tutte destinate a stipendi, utenze, interessi passivi, imposte ed altre spese obbligatorie.
Abbiamo in programma qualche lavoro pubblico importante e avremo a destinazione circa un Milione di Euro da spendere in piccoli interventi da distribuire su tutta la Provincia, ma di certo insufficienti per garantire la sicurezza di 1500 km di strade.
Adesso attendiamo gli esiti della finanziaria 2018 discussa in Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, che ci dirà se il nostroi calvario proseguirà o se potremo vivere come un normale Ente”.
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sabato, 23 Settembre 2023