pubblicato oggi da Siena Free.
“Ricordiamo che da oltre 3 anni il Movimento 5 Stelle delle tre province coinvolte in Ato Toscana Sud (Arezzo, Siena e Grosseto), in tutte le sedi istituzionali e non, ha chiesto a gran voce, tra le altre proposte, di recedere dal contratto sottoscritto da Ato (e cioè da tutti questi Sindaci che oggi si stracciano le vesti) con Sei Toscana. Nessuno di loro, quando ne avevano la possibilità, ha mai voluto prendersi la responsabilità di cambiare e di accettare le nostre proposte per affrontare una nuova gestione del sistema rifiuti!
Inoltre ritengo che il Sindaco Gugliotti e i suoi illustri colleghi non possono, oggi, all’improvviso “cascare dal pero” e fare finta di non sapere chi amministra Sei Toscana e com’e’ composta la compagine societaria di Sienambiente.
Chi ha nominato l’attuale Amministratore delegato di Sei Toscana, guarda caso, ex Sindaco di Pontassieve, del PD appunto? E chi è Marco Mairaghi? Un condannato dalla Corte dei Conti, ecco quì le informazioni: http://www.ilgiornale.it/…/condannato-sindaco-nel-paese-mat…
E chi c’è dietro Sienambiente?? C’è la società privata STA, che al suo interno ha come socie le 3 più grandi cooperative toscane gestite dal PD, Cooplat, Unieco ed Ecolat, oltre a Banca Etruria e la cooperativa Castelnuovese, oggi in fallimento!
Per cosa si stracciano le vesti oggi questi signori? Perché non hanno preso provvedimenti concreti per cambiare questo sistema di gestione dei rifiuti, dichiarato presumibilmente fallimentare e in odore di corruzione, dall’Antritrust, dall’Anticorruzione (ANAC) e dalla Magistratura? Era ovvio che questo sistema, così organizzato e gestito, non avrebbe potuto funzionare, tutti loro lo sapevano, il Movimento 5 Stelle li aveva ampiamente avvisati, informati e stimolati a cambiare sistema e non hanno fatto nulla per evitare le pesanti ricadute negative che ci sono state e ci saranno sulle tasche dei cittadini e sull’ambiente.
Quindi, a che pro oggi aprono bocca e gli danno fiato? Salvo poi nei vari consigli comunali, continuare ad affidare a Sei Toscana anche la gestione della riscossione della Tari, decidendo quindi di affidargli altri soldi, soldi pubblici, soldi nostri e che per Sovicille si tratta di oltre 70 mila euro!
“Concludendo – afferma la consigliera Boldrini – da cittadini e da rappresentanti di una forza politica che ha scoperto e denunciato la vergognosa matassa che ruota dietro al sistema di gestione dei rifiuti nella Toscana del Sud e che anche ha più volte proposto nuove soluzioni, concrete e fattibili, ORA vogliamo vedere i fatti e non altre chiacchiere!”