Così un intervento di Alfredo Camozzi di Sinistra per Sovicille.
“Alla meraviglia – prosegue Camozzi si aggiunge la scoperta delle ville, delle pievi, dei castelli, la frescura del fiume, la delizia delle passeggiate collinari. Fu questa la mia esperienza, quando mi trasferii qui ventun anni fa, e di tanti amici, turisti e no.
Basta poco per turbare questo equilibrio apparentemente perfetto.
Il turista che intende scoprire il territorio di Sovicille ha spesso l’amara sorpresa di trovare i luoghi d interesse chiusi o inaccessibili, percorsi nei boschi sbarrati o deviati o impraticabili, le strade comunali poco curate quando non sconnesse, centri importanti come Rosia o San Rocco senza piazze o quella di Sovicille ridotta ad un parcheggio permanente, “isole ecologiche” mal tenute e, di tanto in tanto, scarichi e rifiuti nei boschi.
Le sole proposte estive sono le feste e gli eventi serali… ma di quelli e quelle è pieno il “vicinato”, basta andare a Siena, a Colle, a Poggibonsi o anche più vicino per trovare spesso di meglio.
Per questo Sovicille, nonostante la bellezza ed importanza dei borghi medievali, nonostante la qualità dei servizi ricettivi e di ristorazione, resta un luogo di passaggio, in cui si viene perchè vicino a Siena o a Monteriggioni o a… San Galgano.
Apriamo una seria riflessione sul turismo con gli operatori del settore, cerchiamo di trovare insieme le soluzioni a questi nodi strutturali”.