Specializzata in produzione e distribuzione di componenti nel settore della produzione dell’energia elettrica, dopo la fine della cassa integrazione, la proprietà non ha dato risposte alle istanze della Regione Toscana e dei sindacati lasciando di fatto i dipendenti oltre i cancelli sbarrati senza una spiegazione e una prospettiva occupazionale.
“E’ una situazione veramente complessa quella nella quale si trovano i lavoratori della Nuova Rocchi che, senza stipendio e senza lavoro, non riescono a interloquire con una proprietà che fino ad oggi non ha manifestato alcuna intenzione di affrontare questa delicata fase – ha dichiarato Mancuso. Ai lavoratori va tutta la mia solidarietà e sostegno affinché si possa al più presto trovare una soluzione concreta e rapida in termini di ammortizzatori sociali, almeno in un primo tempo, e di prospettiva a lungo termine per maestranze di grande professionalità che si possono mettere a disposizione di una nuova esperienza imprenditoriale, qualora si presentasse l’occasione di una ripresa delle attività”.
Ad oggi, sono 30, tra dipendenti e soci, i lavoratori della Nuova Rocchi che negli ultimi anni hanno realizzato cabine di trasformazione e sezionatori elettrici: le prime destinate a lottizzazioni, fotovoltaico, prevalentemente per committenti privati, i secondi rivolti alle linee di tensione per enti elettrici e ferrovie. “Stiamo parlando di un’azienda operante nel campo delle energie rinnovabili e di operai che meritano di trovare una soluzione all’attuale impasse nella quale sono stati messi – continua Mancuso. La manifattura italiana è un’eccellenza nel mondo e va tutelata con politiche industriali strutturali ma anche con il supporto delle istituzioni locali. Mi auguro che questa situazione si concluda quanto prima nel migliore dei modi. Troppi sono i lavoratori in cassa integrazione o addirittura licenziati a causa della crisi economica. In attesa che la questione si chiarisca, ribadisco la mia solidarietà a chi in poche ore è passato dalla speranza di poter tornare a lavoro, alla preoccupazione di dover pensare a come portare avanti la propria famiglia. Farò tutto ciò che potrò per dare un contributo alla risoluzione di questa vicenda”.