Grazie a un investimento di 70.000 euro, circa 3.000 utenze del territorio potranno contare su una risorsa ancora più di qualità e su una fornitura costante anche negli eventuali periodi di siccità tipici della stagione estiva, grazie all’introduzione del prelievo di acqua anche dall’invaso di Montedoglio.
“Il costante confronto con le Amministrazioni locali – ha dichiarato Paolo Nannini – ci consente di essere sempre recettivi alle esigenze dei cittadini in termini di approvvigionamento idrico. Il monitoraggio quotidiano della funzionalità degli impianti contribuisce ad assicurare alle nostre utenze una risorsa di qualità 365 giorni all’anno, grazie agli investimenti in moderne infrastrutture per tutto il territorio gestito”.
“Accogliamo molto positivamente la notizia – ha affermato Andrea Rossi, Sindaco di Montepulciano – che saranno messi in sicurezza il capoluogo e tutti i centri abitati del Comune con fornitura di acqua potabile garantita anche in caso di emergenza idrica, naturalmente il tutto compatibilmente con la regolare funzionalità dell’intera infrastruttura. Allo stesso tempo l’acqua migliora anche dal punto di vista del gusto, perché quella di ottima qualità, proveniente dall’invaso di Montedoglio, diventa preponderante rispetto all’approvvigionamento precedente ai lavori. Prosegue l’ottima collaborazione da sempre avuta con Nuove Acque che consente di offrire ai cittadini un servizio idrico migliore sotto ogni punto di vista”.
Nuove Acque ha completato le tre fasi di intervento previste in meno di un anno dall’avvio dei lavori iniziati lo scorso maggio.
La prima fase ha interessato il potabilizzatore La Macchia che è stato dotato di un nuovo gruppo di sollevamento per alimentare il serbatoio di Acquaviva. Contestualmente, è stato adeguato il sistema di potabilizzazione per il trattamento dell’acqua proveniente da Montedoglio. In questo modo, il serbatoio di Acquaviva – a servizio della frazione omonima e della Stazione di Montepulciano – è alimentato al 60% dal grande invaso tiberino e dalla sorgente Vivo e per il 40% dall’acqua dei pozzi, garantendo alla popolazione un’acqua qualitativamente migliore per gusto, durezza e composizione fisico – chimica.
Con la seconda fase dei lavori, realizzati nel corso dell’estate, i tecnici di Nuove Acque hanno eseguito alcune modifiche idrauliche al serbatoio di Acquaviva, dotato inoltre di un nuovo sistema di pompaggio per alimentare in parte il serbatoio di Gracciano. Con questo intervento, il serbatoio – al servizio dell’omonima frazione e di Nottola – è alimentato in gran parte da Acquaviva e Vivo e in parte (35%) dall’impianto di Tisinelle, garantendo anche per queste frazioni un miglioramento qualitativo dell’acqua erogata.
La terza fase ha riguardato l’ampliamento e modificato i collegamenti del serbatoio di Ascianello, al servizio della frazione dell’Abbadia di Montepulciano, per poter utilizzare l’acqua della sorgente del Vivo anche per l’approvvigionamento di questa zona.
“Con oggi terminano le prime fasi di ammodernamento dell’intero sistema di approvvigionamento idrico in questa parte del territorio della provincia di Siena” – ha concluso Nannini. “Non basta garantire acqua di qualità alla nostra utenza, se non si può assicurare la fornitura durante tutto l’anno, anche nei periodi estivi quando eventuali siccità e un maggiore consumo possono condizionare la portata delle sorgenti. Con oggi, l’obiettivo è raggiunto. In questa direzione va anche l’intervento in fase di completamento per l’attivazione del sistema di sollevamento di Valiano al fine di alimentarlo con l’acqua di qualità proveniente dall’invaso di Montedoglio e trattata nel potabilizzatore de La Macchia”.