Così l’inizio di un comunicato di Elena Boldrini del Movimento 5 Stelle di Sovicille.
“Quest’ultimo è oggetto di un indagine da parte della Procura fiorentina – prosegue Boldrini -, che ha ipotizzato, corruzione e turbativa d’asta, e che ha portato, a provvedimenti seri, come gli arresti domiciliari per l’ormai ex Direttore Generale e avvisi di garanzia a vari dirigenti per arrivare, oggi al commissariamento del contratto, chiesto dall’Anac al Prefetto di Siena.
In un quadro come questo che ha avuto conseguenze tragiche soprattutto per le tasche dei cittadini, che, come ha dichiarato il Procuratore fiorentino, “hanno pagato in bolletta il prezzo di un sistema corrotto, inefficace e costosissimo”, la tanto sbandierata riduzione sulla Tari per il Comune di Sovicille per 60mila euro (che poi divisa per ogni abitante, altro non sarebbe che 5 euro circa a testa, giusto un panino e una bibita!) è insopportabile, considerando soprattutto che è il frutto di tagli ai servizi!!
Se fino allo scorso anno la Sei Toscana passava un tot di volte al mese a spazzare le strade e a svuotare i nostri cassonetti da quest’anno questi servizi saranno notevolmente ridotti, infatti sono stati previsti nel Piano dei Servizi del nostro Comune, ben 952 interventi in meno, di cui addirittura 142 in meno per la rimozione dei rifiuti abbandonati, quindi non si tratta di un risparmio a fronte di una migliore qualità del servizio ma esattamente il contrario!!!! In più pagheremo a Sei Toscana ben 12.500 euro all’anno per avere degli ispettori ambientali senza sapere nemmeno come funzionerà nel dettaglio di questo servizio, e quindi se potrà essere utile oppure solo un ulteriore incremento dei costi!
Dai dati in nostro possesso, vediamo bene come i costi fissi dell’attuale gestione dei rifiuti, sono sempre gli stessi e, a nostro avviso, non potranno diminuire finché non si deciderà di recedere dal contratto capestro che i nostri Sindaci hanno firmato con il gestore, Sei Toscana.
Noi lo avevamo proposto, presentando per ben due volte una mozione sullo scioglimento del contratto, ma che sono state sistematicamente bocciate.
Per avere servizi migliori a minor costo, sarebbe anche necessario riorganizzare in maniera diversa tutta la gestione, dalla raccolta fino allo smaltimento, che andrebbe fatta per piccoli ambiti territoriali omogenei (fino ad un massimo di 100 mila abitanti o 90.000 tonnellate di rifiuti) con affidamento a diversi gestori per mantenere l’efficienza e la concorrenzialità dei costi, proprio come indicato dalle linee guida ministeriali del Ministero dell’Ambiente e che né la Regione Toscana, né l’Ato Toscana Sud e quindi tutti i Sindaci delle tre Province coinvolte, hanno recepito come avrebbero dovuto!
Troviamo oggi – conclude la rappresentante del Movimento 5 Stelle -, molto scorretto da parte dei Sindaci, dare solo una parte di informazione ai cittadini, che, dopo aver pagato negli ultimi anni in tutta la provincia di Siena, aumenti sulla Tari fino al 22%, adesso vengono anche illusi che i risparmi siano frutto di una migliore gestione dei servizi!”